Prime Esperienze
Un ditalino per il muratore


17.03.2022 |
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"Lui poteva solo cercare di nascondere il suo desiderio di me dai colleghi ed invece la mia mente più perversa immaginava di poter attrarre anche loro e che..."
Erano le 16 di un pomeriggio qualsiasi e davanti a casa c’era sempre lo stesso ponteggio che ormai era diventato il panorama fisso che ogni giorno ero obbligata a vedere aprendo la finestra della camera da letto.Ma da un po’ di tempo a questa parte, tutte le mattine il mio sguardo si incrociava con quello di un muratore che faceva su e giù per l’impalcatura.
Devo ammettere che era proprio carino e con un fisico come piace a me.
Nonostante fosse in tenuta lavorativa, le sue spalle ed il suo petto erano ben visibili e anche il suo bel sedere mi ha fatto sognare non poco.
Ho spalancato la finestra come per invitarlo a guardare e a lui non è sfuggito questo particolare, infatti mi sentivo i suoi occhi addosso e più mi guardava e più mi eccitavo.
Sapevo di averlo in pugno e sapevo che con il pensiero lo avevo fatto mio, allora ho iniziato a stuzzicarlo sedendomi sul letto.
Avevo della lingerie di seta quella mattina molto molto corta e sotto uno striminzito perizoma che non lasciava nulla all’immaginazione e con la malizia che mi contraddistingue ho iniziato un gioco di seduzione in cui ero io a dirigere tutto e lui poteva solo esserne in balia, perché per niente al mondo si sarebbe mai perso lo spettacolo.
Ero sul letto e ho iniziato lentamente a muovere il mio corpo cercando di stare al passo con una musica che avevo messo di sottofondo e man mano il mio corpo continuava a contorcersi sempre di piu.
Le mie mani impertinenti accarezzavano il mio seno fino a scendere sulla mia patata, dove piu ingorda che mai mi implorava di mettermi prima un dito e poi due.
Ed io gemevo forte con la voce per farmi sentire da lui e notavo compiaciuta che la patta dei suoi pantaloni si gonfiava sempre piu.
Non mi scollava più gli occhi di dosso e più mi guardava e più godevo. Quel ditalino dedicato a lui mi stava facendo bagnare come non mai perché mi immaginavo che anche lui tirasse fuori il suo cazzo per venire a possedermi li all’istante.
Lui poteva solo cercare di nascondere il suo desiderio di me dai colleghi ed invece la mia mente più perversa immaginava di poter attrarre anche loro e che tutti si potessero toccare ed essere il loro oggetto del desiderio. Invece ognuno di loro pensava per se e di non essere beccato dagli altri e la cosa mi faceva eccitare ancora di più.
Era fantastico sapere di aver imprionato le loro menti, e più porca mai, mostro loro un violento orgasmo ed urlando dal piacere immaginavo un bel bukkake con tutti quei cazzi.
Che pomeriggio fantastico è stato bello scoprire il mio lato esibizionista.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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