12. Galeotta fu la chat

Una domenica pomeriggio invernale.
Aspetto Marisa per una cenetta insieme e poi… tutt’e due ci siamo dette al telefono che ci saremmo gustate un bel dessert di sesso reciproco. Con Marisa è così: dolcemente esplicita!

Nell’attesa curioso un po’ sul sito e mi metto a chattare con un ragazzo di 27 anni. Sono molto stupita da me stessa, è poco più di un ragazzo, potrebbe essere mio figlio! Ma non so cosa mi ha preso, mi racconta di quando da piccolo giocava al dottore con la sorellina, mi eccita l’idea di me bambina che gioco con loro (io non ho mai giocato al dottore da piccola). A un certo punto mi manda la foto delle mutandine della sorella ventiquattrenne: sono bagnate! E mi dice che la sorella si bagna spesso e lui si masturba con le sue mutandine… non so bene come, ma questa storia mi eccita moltissimo, vorrei toccarmi, sento che sono bagnatissima, ma non riesco a staccare le dita dalla tastiera per chattare con questo ragazzo.
Non appena chiudo con la chat mi masturberò di sicuro!

Suonano al citofono, vado a rispondere: è Marisa in anticipo di almeno un’ora rispetto al nostro appuntamento. Chiudo bruscamente la chat e corro in bagno a cambiare le mutandine fradicie e le butto nella cesta della biancheria.
Marisa entra, mi bacia frettolosamente sulle guance e si precipita in bagno:
- Scusami, ma non ce la faccio più - mi grida buttando il cappotto sul divano e correndo diverso il bagno.
Io sono un po’ frastornata dall’eccitazione bruscamente interrotta e mi distendo sul divano, forse un po’ scomposta.
Marisa esce dal bagno con in mano le mie mutandine che evidentemente sporgevano dal cesto della biancheria e portandosele alla faccia mi sorride:
- E queste? Come mai sono così bagnate? Cosa stavi facendo porcellina?
Arrossisco immediatamente e - come una bambina sorpresa con le mani nella marmellata - farfuglio qualche scusa…
- Ero in chat con uno…
- Doveva essere una gran bella chat - commenta maliziosa.
- Ti spiego… - e le racconto brevemente cioè che era avvenuto e quindi il motivo delle mutandine fradicie.
Ora ti finisco io - mi dice e inginocchiandosi davanti a me mi solleva la gonna e mi sfila rapidamente le mutandine.
Non riesco a dire nulla e chiudo gli occhi pregustandomi ciò che sta per avvenire.
Marisa mi sfiora le grandi labbra con la lingua, così leggera che quasi non la sento. Poi, dopo un tempo infinito, me le allarga ma senza toccarle, agendo sui lati esterni delle grandi labbra, poi soffia delicatamente e io rabbrividisco.
Finalmente prima mi bacia e poi mi lecca e partendo dal basso arriva molto lentamente al clitoride e lì affonda aprendo la bocca, leccando e succhiando.
- Che buon sapore che hai Lilli!
L’orgasmo arriva rapidamente, è intenso, prolungato, sconvolgente.

Marisa si avvicina al mio volto e mi da in bacio sulle labbra e io - incredibilmente - apro la bocca e cerco con la lingua di entrare nella sua bocca. Marisa reagisce immediatamente intrecciando la sua lingua con la mia. È un bacio passionale, lungo, infinito.
- Lilli! - mi dice infine - che regalo meraviglioso mi hai fatto! In tanti anni che facciamo sesso insieme non mi avevi mai baciato con la lingua. So che non lo fai con nessuno.
- Volevo sentire il mio sapore nella tua bocca. Sei stata così… così… generosa! Non trovo un’altra parola… ma ora stenditi che tocca a me.
- Grazie per quello che mi dici - risponde Marisa - ma non se parla proprio ora. Tu ti godi il tuo post orgasmo, se ti va chiacchieriamo, oppure stiamo zitte, come preferisci tu. E rimandiamo a dopo cena la nostra serata di sesso. Ti voglio in forma, non stremata come sei ora - conclude ridendo.

Ecco perché Marisa è insostituibile. Grazie Marisa.

(Dicembre 2024)