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Sono tuo figlio


di Membro VIP di Annunci69.it Giun
09.10.2024    |    1.470    |    1 8.4
"Sentii il suo corpo tendersi e prepararsi per il culmine, e io stesso ero pronto a raggiungere il piacere insieme a lui: “Sto per venire”, mi ripetevi, e..."
Mi chiamo Andrea, sono figlio unico e ho 25 anni.
Sono alto 1,79 e peso 69 kg. Il mio fisico è scolpito e depilato, grazie al tempo che trascorro in palestra.
Mi piace molto curare il mio corpo e cerco di mantenermi in forma attraverso l’esercizio fisico e una dieta equilibrata.
Ho anche scoperto che il mio corpo è molto apprezzato dagli altri e questo mi fa sentire bene.
Per esempio, quando vado al mare o in piscina, mi piace indossare costumi molto aderenti che mostrano tutta la mia muscolatura.
Mi sto concentrando sugli squat per rafforzare i miei glutei.
Sono davvero fiero del mio sedere sodo e cerco di mostrarlo al meglio.
Quando vado in giro per la città indosso spesso capi molto aderenti, delineando le mie forme.
Da quando ho scoperto il mio orientamento sessuale, ho realizzato di essere attratto dai ragazzi, ma soprattutto da uno in particolare, mio padre.
Fin da allora, ho provato un desiderio crescente per lui e un giorno ho capito che volevo assaporare il seme con cui mi aveva concepito.
Mio padre lavora in un’industria di riciclaggio plastica e ha 55 anni. Ha degli occhi verdi penetranti e una barba corta sul viso, oltre a labbra carnose che mi piacerebbe mordere e baciare.
È alto 1,78 e ha un po’ di pancetta, le sue braccia sono muscolose e potenti, con vene sporgenti che sembrano pulsare sotto la pelle.
Il suo bicipite è particolarmente sviluppato, con una curva pronunciata che accentua la sua forza.
Il suo avambraccio è coperto da un fitto pelo scuro che da un tocco di virilità al suo aspetto già mascolino.
Tuttavia, ciò che amo di più in lui è il suo petto vigoroso, che mi fa sentire strani sensazioni ogni volta che lo guardo.
Mio padre si sveglia molto presto la mattina e rientra a casa alle 17:00 del pomeriggio, quindi trascorro la maggior parte del tempo da solo, pensando e sognando di poter essere con lui.
Quando sento la porta di casa chiudersi la mattina e so che lui è uscito per andare al lavoro, la prima cosa che faccio è cercare la sua biancheria sporca per annusarla e sentire il suo odore.
Prendo i suoi boxer e li porto in camera mia, dove li annuso e li lecco, immaginando il sapore del suo membro.
Sussurro fra me e me:
“Papà, quando mi piace il tuo sapore!”
Immaginavo che il suo grosso glande esplorasse la bocca, fino ad ogni centimetro della sua asta.
Sentivo la sua voce nella mente mentre mi diceva:
“Come mai felice il tuo papà , con questo sei stato procreato”.
Io ero completamente perso nella mia fantasia e non riuscivo a smettere di pensare a lui.
Era una sensazione incredibile immaginare di avere il suo membro in bocca, di sentire il suo respiro affannoso e di percepire il suo piacere. La mia fantasia era così reale che mi faceva venire voglia di farlo davvero.
Abbasso i pantaloni stretti ed esco fuori il mio sesso eccitato , masturbandomi senza sosta.
Ogni volta che pensavo a mio padre, il mio corpo reagiva con un’intensità che non riuscivo più a controllare.
La mia mente era piena di immagini di lui, e io non riuscivo a smettere di desiderarlo.
Il mio cuore batteva forte al solo pensiero.
Finalmente sono le 17:00, mio padre arrivava da lavoro e sentivo il rumore della macchina che si parcheggiava sotto casa, poi udivo la porta d’entrata aprirsi e il suo saluto:
“Ciao amore”.
Il calore nel mio corpo aumentava, volevo che mi possedesse, in quel preciso istante.
Mi arrabbiavo molto se ritardava, e gli chiedevo sempre il motivo del ritardo.
Ero molto geloso e pensavo che, se dovesse tradire mia madre, l’unica persona con cui doveva farlo ero io.
Lui si preparava per fare il bagno, prendendo solo gli slip e i calzini.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo, dalla bozza attraverso gli slip.
Il mio istinto era di toccarlo, accarezzarlo, ma reprimevo i miei impulsi e frenavo il mio desiderio al quanto impossibile.
Il mio corpo era teso per la frustrazione, le seghe fatte durante la mattina non erano state sufficienti per calmare le mie smanie.
Mio padre mi chiedeva spesso cosa avessi, ma io rispondevo sempre:
“Niente”.
Anche se in realtà avrei voluto avvicinarmi a lui e…
La mia voglia era diventata prepotente, sentivo che stavo per esplodere. Volevo che mi vedesse, che mi sentisse, che mi possedesse.
Ma come potevo dirglielo?
Ero suo figlio, e lui mio padre.
Il tabù era troppo forte da superare. O no?
Poi sento la porta del bagno chiudersi e mi inginocchio dietro la porta per guardare dal buco della serratura.
Mio padre inizia a togliersi la maglia sporca da lavoro e il suo petto lanoso è ancora sudato.
Si spoglia lentamente, il suo corpo è così bello e io sono così elettrizzato.
Mi chiedo cosa succederebbe se si accorgesse di me che lo sto guardando?
L’acqua scorreva sul suo busto e i suoi muscoli si contraevano.
Il movimento rilassato delle sue mani sulla sua pelle ruvida.
Dopo prende il sapone ,creando una schiuma densa che copre i suoi peli.
La sua corporatura sembra ancora più bella sotto la luce della doccia.
Il suo pene è circonciso , lungo e largo, con una testa rossa e carnoso.
La base è circondata da peli pubici, che lo rendono ancora più perfetto, sembra creato per dar piacere.
Esce dalla doccia e si avvicina allo specchio per asciugarsi il fisico coperto da un fitto pelo scuro che accentua la sua mascolinità.
Il pelo sul suo torace ancora umido, forma una linea precisa che va dal collo fino all’ombelico.
La sua muscolatura è un vero capolavoro, un richiamo per me.
Speravo tanto in una sua erezione!
Era una serata come tante altre, sedevamo sul divano dopo cena, mio padre guardava la televisione mentre io giocavo col mio cellulare. Tuttavia, la mia attenzione era rivolta verso di lui, e non riuscivo a fare a meno di fissarlo tra le cosce.
Quella sera mio padre si addormentò, probabilmente stanco dopo una giornata lavorativa impegnativa.
Mentre lui dormiva, mi avvicinai e iniziai a spogliarmi.
Tolto la maglia, la mia mano destra accarezzò il suo petto lanuto, sentendo il battito del suo cuore.
Poi, scivolai negli slip e li abbassai lentamente, lasciandolo completamente nudo.
Con cautela, iniziai a baciargli e leccargli i piedi, sentendo il suo corpo rilassato sotto di me.
Poi, mi spostai verso l’alto e raggiunsi i suoi testicoli e il suo pene, cominciando a baciarlo e leccarlo con intensità.
Sentii il suo pene crescere di dimensioni e diventare più rigido, il che mi eccitò ancora di più.
Mio padre si svegliò e mi guardò negli occhi, ma non disse nulla.
I nostri sguardi si incrociarono e io capii che lui voleva continuare.
Mi posi la sua mano sulla testa e cominciammo a baciarci appassionatamente.
Il nostro bacio divenne sempre più intenso e famelico, le nostre lingue si unirono e le nostre salive si mescolarono.
Sentii il suo corpo tremare di piacere e io stesso ero completamente perso nella nostra intimità.
La sua forma eretta era irresistibile, per le mie papille gustative.
Il sapore del suo membro é salato, leggermente dolce.
È un gusto unico e intenso di uomo.
Lui prese il controllo e mi spinse leggermente indietro, poi mi mise in ginocchio e mi guardò con un’espressione di avidità.
Prese la sua verga e lo guidò verso la mia bocca, e io lo accolsi con piacere.
Sentii il suo corpo vibrare di piacere mentre spingeva dentro le mie labbra.
Il suo respiro era sincronizzato con il mio, e il nostro cuore batteva all’unisono.
Volevo che quel momento non finisse mai.
Sentii il suo corpo tendersi e prepararsi per il culmine, e io stesso ero pronto a raggiungere il piacere insieme a lui:
“Sto per venire”,
mi ripetevi, e bevvi tutto, fino all’ultimo, fino alla fine del sublime orgasmo.
Spremendo con la mano, leccai le ultime gocce per non perdermi niente di quel succo che mi aveva procreato.
Poi mi abbandonai con la testa sulla sua coscia muscolosa accanto al tuo grosso membro.
Quell’abbondante orgasmo non aveva però saziato le nostre voglie, anzi forse erano aumentate.
Entrammo in bagno e io mi misi in ginocchio davanti a lui , davanti al wc.
Il suo pene era ancora a riposo, lo tenni mentre urinava .
La sua pioggia dorata mi colò sulla fronte e sul viso, ma la bevvi fino a riempirmi la gola.
Gli scrollai il membro sulla mia bocca per raccogliere le ultime gocce.
Mi ordinó di pulirlo con la lingua, ed io ubbidì. Nel giro di pochi minuti, la sua asta era già pronta.
Ci abbracciammo e ci traferimmo nella camera da letto.
Eravamo sdraiati, e mi fece girare a pancia in giù.
Le sue mani mi accarezzavano il collo e scivolavano lungo la schiena, fino a raggiungere il mio fondoschiena.
Il sui pollice destro premette contro la mia entrata , facendomi sentire un brivido di eccitazione.
La sua mano sinistra si posò sulla mia coscia destra, mentre la sua bocca si avvicinò al mio orecchio e con voce calda e sensuale gli sussurrai :“Papà, non pensarci troppo, fammi tuo”.
Il suo glande premeva contro le mie natiche, pronto a farsi strada in me.
La sua voce ansante e libidinosa mi incitava a lasciarmi andare e a godere del momento.
Il suo corpo si mosse lentamente, fino a che non mi penetró completamente.
Il suo movimento era incalzante , instancabile, mi possedeva con tutta la sua forza.
Il momento in cui mi detto: “Oh si, figlio mio, è quello che voglio” è stato come un punto di non ritorno per entrambi.
Il suo organo si muoveva dentro di me con una passione e un’intensità che mi hanno fatto sentire completamente suo.
Il mio corpo tremava di piacere, sentivo ogni muscolo contrarsi e rilassarsi al tempo stesso. La sua presa sulla mia vita era salda.
Il nostro amore era al culmine, non c’era più nulla che potesse essere più perfetto di quel momento.
Dopo un lungo e vigoroso momento di bramosia , sentii il suo corpo raggiungere il culmine del piacere.
Un’ondata di sensazioni mi attraversò tutta la pelle.
Poi mi accoccolai sotto la sua ascella ,con la testa sul suo torace, con l’odore pungente del sudore, restando abbracciati.
Quel momento aveva rafforzato il nostro amore padre e figlio.
In tanti non possono capire , ma è un amore che ci fa stare bene.

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