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Sono tuo figlio … capitolo secondo la doccia


di Membro VIP di Annunci69.it Giun
13.10.2024    |    796    |    6 9.0
"Con un tocco esperto, si avventuravano verso le mie natiche, esplorando ogni angolo con una dolcezza che contrastava con la virilità che emanava..."
Sono Andrea, ho 25 anni, avevo sempre provato sentimenti che ritenevo anomali, in una famiglia normale.
Recentemente, ho fatto l’amore con mio padre per la prima volta.
Molti mi dicevano che è comune, da adolescenti, provare attrazione per i propri genitori, poiché sono le persone con cui ci confidiamo e a cui facciamo riferimento.
“Che sapore ha il primo bacio?”,
“Come bisogna comportarsi al primo appuntamento?”
“Cosa succede durante la prima volta?”
sono quelle risposte che cerchi, senza pensarci troppo.
Queste curiosità sono state per me un tabù, qualcosa che non potevo dire ad alta voce . Non potevo parlarne a mio padre, non potevo dirgli che é la persona che amavo, la persona più importante per me, la persona che ero andato a cercare.
Lo avevo capito, sin da ragazzino, che i miei sentimenti erano diversi, che i miei occhi lo vedevano in modo diverso.
Avevo paura, paura della sua reazione.
Non era timidezza , era terrore, uno sbaglio che dovevo sopportare, un errore.
Così , ogni giorno, mi ripetevo:
“domani sarà un nuovo giorno, devo solo aspettare”.
Non riuscivo a parlare con nessuno della mia vita, mi sentivo un ragazzo solo , senza un appoggio, nessuno che mi potesse capire. Sono stato costretto ad affrontare la realtà e ad accettare che il desiderio per mio padre non era solo una fantasia.
Era tutto scritto nei nostri occhi, nei nostri sguardi.
Erano giorni, mesi, anni, che ho aspettato.
E finalmente era successo, la sera prima avevamo fatto l’amore.
Era il momento della giornata che aspettavo con ansia, le 17:00, quando tornava a casa dal lavoro.
Sapevo che era il momento in cui avremmo potuto finalmente essere insieme e condividere i nostri sentimenti.
Tornò, con il suo sorriso, con quella risata, con quelle fossette che gli illuminavano tutto il viso.
Lo guardai, non aveva ancora fatto in tempo a togliere la giacca, ed io, mi fermai.
Sembrava che il tempo si fosse interrotto, lo fissavo.
l nostri occhi si incontrarono.
La mia attenzione cadde sul torso muscoloso e forte, con una linea di peli scuri che scende dal pomo d’Adamo fino all’ombelico, che fuoriusciva dalla camicia di lavoro.
Il suo petto è largo e robusto, con due capezzoli grandi e sensibili.
I fianchi sono stretti e muscolosi, con una curva elegante che si unisce alle cosce forti.
Il suo sguardo si posò sul mio corpo snello e grazioso, e mi disse:
“ Figlio mio, sei così bello!”,
Ed io arrossii.
Ci sentivamo irresistibilmente attratti l’uno dall’altro, non potemmo fare a meno di avvicinarci.
Le sue braccia possenti e setolose erano in vista, arrotolate dalle maniche della camicia e la mia eccitazione aumentava.
Il mio cuore batteva forte mentre pensavo a cosa sarebbe successo ora che eravamo soli, ora che eravamo insieme.
Le nostre labbra si sfioravano timidamente, ma subito l'impulso di incontrarsi l'uno all'altro diventa incontenibile .
Un bacio che parte timido, ma cresce rapidamente.
Le lingue che si cercavano con desiderio, i respiri che si facevano più affannati.
Le mani si muovevano con urgenza, accarezzando i volti, il collo, si raggiungevano sempre di più.
Ogni bacio è un'esplorazione, un gioco di passione che diventava sempre più profondo, come se il mondo intorno a noi scompariva.
II calore dei nostri corpi si fondeva,il desiderio si accendeva e ogni gesto, ogni movimento, sembrava raccontare una storia di intensa
connessione.
Il suo profumo è un mix esplosivo di note speziate e mascolino, che ti avvolgeva e ti trasportava in un universo di sensazioni prestanti e indimenticabili.
Poi mi chiese se era pronto per la doccia ed io annuì con entusiasmo.
Il momento è carico di intensità mentre i vestiti iniziavano a scivolare via, uno dopo l'altro.
La camicia si staccava dalla sua pelle, lasciando trasparire il respiro che si fa più profondo.
I pantaloni cadevano con una leggerezza che segue il movimento del corpo, lasciando che la pelle nuda risplendeva alla luce soffusa della stanza.
Ogni indumento abbandonato sul pavimento sembrava raccontare una storia di desiderio, creando un disordine che è al contempo sensuale e naturale.
Le scarpe erano gettate in un angolo, i vestiti sparsi qua e là, mentre la stanza diventava testimone di un'intimità che cresceva, momento dopo momento.
I nostri corpi nudi si riflettevano nel vetro della doccia.
Il fisico di mio padre, segnato dal tempo e dal lavoro, era come una mappa della sua vita.
La pelle, abbronzata e ruvida per le lunghe ore trascorse all’aperto, era segnata da linee profonde, testimonianza di anni di fatica e impegno.
I suoi muscoli, anche se temprati dal lavoro, portavano la morbidezza di un uomo che aveva vissuto ogni gesto con passione.
La peluria, folta e scura, ricopriva il suo torace e le braccia in un disegno naturale che seguiva le linee del corpo, dall’addome al petto, creando una continuità che sembrava legare ogni parte di lui.
Ogni ciocca di pelo, robusta e spessa, cresceva con una certa forza, come se fosse parte del suo essere, e la sua pelle, resa dura dal tempo, fino a ne accentuava la presenza che circonda il suo pene lungo e grosso, con una forma armoniosa e una testa rossa e sensibile.
Il mio corpo, snello e delicato al tatto, è avvolto da una pelle liscia e morbida, che reagiva ogni volta che mi stava di fianco, con una sensibilità che non riuscivo a nascondere.
La sua presenza sembrava invitarmi a lasciarmi andare, a sentire ogni sfumatura di contatto.
Ogni movimento, ogni gemito, provocava una risposta profonda, come un richiamo che si faceva sentire in ogni fibra del mio essere.
Le mie natiche, rotonde e vellutate, sono divise da un solco sottile e delicato, che ne esalta la forma e aggiunge una seduzione intensa.
Il mio sfintere anale era umido e caldo ,al suo strusciare.
La doccia scorreva come un delicato velo d'acqua calda, avvolgendo i nostri corpi in una cascata di vapore e intimità.
L'aria era densa di vapore e rifornita di un profumo fresco, mentre il suono dell'acqua che scivolava sul pavimento creava una melodia sensuale.
La mia lingua si muoveva senza freni dietro il suo lobo, mentre l'acqua scintillava sulla pelle, rendendola ancora più invitante.
Mentre l’intimità cresceva tra di noi, i suoi gemiti si facevano sempre più palpabili.
Le mie dita affondavano nei suoi capelli folti e neri, mentre i miei palmi scivolavano dolcemente sulle sue spalle, percorrendo la sua schiena bagnata.
Sentivo la sua muscolatura tesa sotto le mie dita, un richiamo irresistibile che mi spingeva a scoprire ogni angolo del suo corpo nudo.
La consistenza dei suoi peli sul petto, ora bagnati e lucidi.
Mi ero soffermato sui suoi capezzoli, le mie labbra si posavano delicatamente su di essi, mentre l’acqua scorreva incessantemente attorno a noi, sentivo la reazione del suo corpo sotto il mio tocco; i capezzoli si indurivano.
Ogni morsa, ogni lieve pressione, suscitava in lui gemiti che si facevano sempre più intensi
Mi stavo concentrando sulla zona erogena, scendevo sempre più giù con la lingua, fino a inginocchiarmi , raggiungevo il suo membro duro, che era già pronto per me.
Lui mi ordinava di toccarlo ed io ubbidivo, prendendolo tra le mani incominciavo a masturbarlo con movimenti lenti e delicati, cercavo di dargli il massimo piacere.
Il suo organo lungo e circonciso, con la cappella larga, sembrava pronto a scoppiare da un momento all’altro.
L'acqua scivolava via le nostre incertezze, lasciando solo il calore e il desiderio.
Lui era in estasi mentre lo masturbavo, il suo corpo si muoveva ritmicamente con i miei movimenti e la sua voce era rauca di piacere.
Sotto il getto dell’acqua calda , giocavo con i suoi testicoli , dopo salivo su ricevendo il suo pene lentamente, assaporavo la sua consistenza.
Inarcava il collo, lasciando che l’acqua scorresse tra i suoi capelli, il viso e le labbra, accarezzava il suo corpo.
Toccai con le labbra la sua cappella e la succhiavo delicatamente, facevo attenzione a non essere troppo rude.
Poi, con la lingua, facevo dei movimenti circolari sulla sua superficie, stimolavo i nervi intensificavo il suo piacere.
Mossi la testa su e giù, lo prendevo e poi lo tiravo fuori, creavo un movimento oscillante.
La mia lingua si muoveva anche lateralmente, stimolavo la parte inferiore del suo sesso.
Facevo dei movimenti delicati, finivo con un ritmo intensificavo.
Quando il piacere raggiungeva il culmine, sentivo i suoi denti digrignare, quasi involontariamente come se ogni sensazione fosse così intensa che non poteva essere contenuta.
I suoi occhi si chiudevano, e il suo respiro diventava profondo e affannoso, accentuando l'atmosfera carica di tensione.
Le nostre labbra si cercavano in un mix di scoperte: il gusto salato della pelle, il profumo di sapone e il suono inebriante delle gocce d'acqua che si infrangevano sui nostri corpi.
Avvolti dalla schiuma e dall'intimità.
La doccia diventava il nostro rifugio segreto, un luogo dove ci perdevamo l'uno nell'altro.
Le sue dita si muovevano lungo la mia schiena, tracciava percorsi di sensazione che mi facevano vibrare.
Con un tocco esperto, si avventuravano verso le mie natiche, esplorando ogni angolo con una dolcezza che contrastava con la virilità che emanava.
Tra le gambe si accumulava il calore e l’umidità abbandonante.
Le sue dita erano abili , e ogni volta che li avevo inumidite, spingeva sempre più forte, e la mia voce andava al suo ritmo.
Due dita l’indice e il medio, li muoveva in cerchio.
Non si fermava , finché non avevo raggiunto l’orgasmo, non mancava molto , andava su e giù un movimento costante, pronto, sicuro, finché non lo accontentavo , avvicinava la sua bocca e bevve tutto il mio liquido anale.
I nostri respiri erano in perfetta sincronia, un ritmo regolare che si mescolava al suono dell’acqua che scorreva.
Ogni respiro sembrava un’eco di quello dell’altro.
Mi girava di schiena, la pelle lucida di acqua e vapore.
Voleva possedermi, e l'atmosfera carica di desiderio rendeva tutto palpabile.
Il suo corpo era perfetto, i muscoli definiti brillavano alla luce calda della doccia.
Con dolcezza, mi prendeva per i fianchi e mi aiutava inarcare la schiena, esponendo il mio corpo alla sua vista.
Poi, con le mie mani, allargava le mie natiche, li preparava per un momento che aspettavo.
Entrava lentamente in me , gli facevo sentire la mia stretta e il mio calore che lo avvolgevano.
Mi stava possedendo, il suo sguardo penetrante e affamato di desiderio.
Ogni movimento era deciso e carico di intensità, mentre si avvicinava sempre di più, creando un'atmosfera di pura elettricità fra di noi.
L'acqua scorreva tra i suoi muscoli, esaltando la sua presenza dominante, mentre i suoi occhi non lasciavano spazio a esitazioni.
Sentivo la sua forza, ma anche una tenerezza palpabile nel modo in cui mi toccava.
Le sue mani esploravano delicatamente la mia schiena, mentre i suoi sorrisi mi avvolgevano come un abbraccio.
In quel momento, ero completamente suo.
Il suo corpo accelerava il ritmo e si muoveva dentro di me con maggiore intensità, sentivo la nostra passione crescere sempre di più.
Mi perdevo nei suoi movimenti, le mani salde sui fianchi mentre spingeva con intensità.
Le sue mani mi tenevano stretto, ancorandomi mentre tutto attorno a noi svaniva. L’intensità del momento cresceva, e sentivo il calore che si accumulava, diventando sempre più travolgente.
Raggiungeva l’orgasmo, tutto il suo seme era custodito dentro di me, fino all’ultima goccia.
Lo raccoglieva con le dita, lo passava tra le mie labbra, mi faceva sentire il suo sapore,fu un'esplosione di sensazioni, un'estasi che travolgeva il mio corpo intero.
Era come se ogni fibra di me aveva risposto a quella connessione profonda, catturando tutto il piacere in un istante magnifico e intenso.
Mi abbandonavo completamente a quel momento, mi lasciavo trasportare nella corrente di pura gioia.
Con il corpo ancora bagnato e il cuore che batteva forte, ci scambiavamo uno sguardo di complicità.
Avevamo condiviso qualcosa di unico e indimenticabile, un'esperienza che avrebbe per sempre legato le nostre anime.
Le nostre bocche non smettevano di baciarsi, mentre restavo abbracciato e avvolto nel calore del suo petto.
Ogni bacio era una promessa silenziosa, un'affermazione di connessione che andava oltre le parole.
Sentivo il suo cuore battere, un ritmo rassicurante che si mescolava al mio, mentre ci abbandonavamo a quel momento di intimità
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