firenze, parte 1

Era da un pò di mesi che non sentivo più Luigi. So che doveva trasferirsi a Firenze per lavoro. Mi aveva promesso che mi avrebbe chiamato. Ma niente! Finché una sera squilla il telefono: è lui! Per scusarsi, mi invita a lì per il week end. Mi avverte però ch non può ospitarmi; per il momento abita da parenti. Mi assicura che comunque un posto per me c'è presso Gianni un suo amico. Due sabati dopo parto contento di rivedere lui e Firenze. Ad attendermi alla stazione ci sono lui e Gianni. Pranziamo tutti e tre in una trattoria del centro. Gianni, oltre che essere simpatico, è anche carino! Terminato l'allegro pranzo, Luigi ci lascia soli perché deve correre per un appuntamento di lavoro dell'ultimo minuto. Rimango solo con gianni. Da come ci parliamo e ci guardiamo, sento che ci piacciamo a vicenda. Le nostre mani, le nostre gambe, i nostri sguardi si sfiorano più volte. "Avrai voglia di riposarti un attimo. Vieni che ti porto nel mio appartamento che sarà pure il tuo per questo week end", mi propone Gianni. Accetto con piacere la sua proposta anche perché sento la voglia di stare solo con lui. So comunque che il desiderio è reciproco! L'appartamento di Gianni è molto carino. Chiedo di fare una doccia. "Ma certo, tranquillo, fa come se fossi a casa tua! Entra pure in bagno che ti porto un paio di asciugamani", mi risponde guardandomi con un sorriso. Mi tolgo maglietta e pantaloni. Rimango solo con uno string nero, sexy e trasparente che evidenzia le forme delle mie natiche. Poi faccio finta di sistemarmi allo specchio. Lo sento arrivare. Sono già tutto eccitato dall'idea di farmi trovare così da lui. Apre la porta e subito si avvicina a me. "Mmh, ma che bel culo che hai" mi sussurra alle orecchie mentre le sue mani si prendono subito cura delle mie natiche stringendole e massaggiandole. Giocando con l'elastico del mio string, me lo sfila. Ora sono tutto nudo. In pochi secondi è nudo anche lui. Mi spinge dentro la doccia. L'acqua si mescola alle nostre lingue che si attorcigliano come un mulino l'una nell'altra. Come è focoso Gianni. La sua bocca aspira la mia lingua. Mi piace come bacia. Come prende la mia lingua. Sento le sue mani calde e vogliose su tutto il mio corpo. Prima sulle spalle, poi giù sulla schiena e poi più giù a cercare le mie natiche. Le mie mani accarezzano i suoi bei pettorali e poi, piano piano, scendono a cercare il suo cazzo. Lo sento tutto bello duro. Lo massaggio dolcemente. Con la punta delle dita cerco le sue palle. Le sento tutte gonfie e piene. Ora voglio vedere il suo cazzo : passo la lingua tra i suoi capezzoli e poi scendo piano piano. Prima la pancia, poi l'ombelico e poi, finalmente, il suo cazzo. Ecco, ora sono in ginocchio davanti a lui. Come ce l'ha bello e ben fatto. Comincio a leccarlo dolcemente con la punta della mia lingua. Prima l'asta, poi le palle. Ripeto più volte il tutto. Poi ritorno sulla sua cappella. Faccio passare la punta della lingua sul suo glande. Apro la bocca e ci faccio entrare il suo cazzo. Mmh che bello sentirlo in bocca. Che bello sentire le mie labbra che cingono il suo cazzo. La sua pelle che aderisce alla mia lingua. Che bello sentire il gusto di cazzo in bocca. Un gusto tutto e solo di maschio voglioso. Lo sento gemere. Mentre lo spompino, una mano accarezza i coglioni e l'altra tocca il suo bel culo muscoloso. "ora è il tuo turno". . .