Gay & Bisex
Galeotto fu il bus - parte 2


23.09.2024 |
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"Riprende a limonarmi, accompagnandomi verso il letto..."
Ecco la continuazione della mia storia con Yves in Grecia.Dopo la cena fatta al ristorante, Yves mi invita nel suo appartamento.
Con la scusa di farmi ammirare il panorama dalla sua terrazza, si piazza dietro di me, proprio come sul bus. Mi stringe a sé. Sento la sua lingua percorrermi collo e lobi delle orecchie e le sue dita giocare con i miei capezzoli duri dall’eccitazione. Un immenso piacere mi pervade. Non faccio in tempo a girarmi che la sua bocca è già sulla mia. Iniziamo a limonare. Non so per quanto tempo ci siamo baciati e toccati. Tutto molto bello ed intenso.
Mi stacco dalla sua bocca. Lo bacio sul collo, vado sui suoi capezzoli inturgiditi dall’eccitazione. Con la punta della lingua scendo lungo il suo petto. Mi metto in ginocchio davanti a lui e piano piano gli apro i pantaloni. Veste uno slippino blu notte in tessuto leggero e semitrasparente che valorizza appieno la forma del suo cazzo eccitato e bagnato sulla punta. Lo percorro più volte con la punta della lingua sopra le sue mutandine. Piano piano gli abbasso gli slippini e mi trovo davanti un cazzo da favola: liscio, profumato e con un glande bello grosso. Lo accarezzo con le mani. Con la punta della lingua percorro più volte il suo glande e poi comincio a succhiarlo con passione. Lo sento gemere. Io continuo usando lingua, bocca, saliva e dita. Gli accarezzo per bene le palle belle rotonde e gonfie.
Mi fa alzare. Riprende a limonarmi, accompagnandomi verso il letto. Mi spoglia. Mi mette a 69 ed inizia a giocare con lingua e bocca con il mio cazzo mentre io continuo con il suo. Ci accarezziamo e tocchiamo a vicenda.
Mi gira ed inizia a giocare con le mie natiche. Alterna massaggi decisi a leggere sculacciate. Il mio solco viene percorso dalle sue dita che prima in modo leggero e poi più marcato giocano con il mio sfintere. Sento una bellissima sensazione di caldo e bagnato sul mio buchino: sono la sua lingua e la sua saliva che stanno inumidendo per bene la mia ficanale. Con le dita me la dilata e lentamente le spinge dentro di me.
Sento che è venuto il momento di un rapporto completo. Infatti mi sussurra che mi vuole scopare. Mi mette supino. Allargo per bene le gambe per accogliere al meglio il suo fallo. Appoggio i piedi al suo petto. Mentre che con la lingua mi lecca la punta dei piedi, sento il suo cazzo che si appoggia sul mio buchino e si fa strada lentamente dentro di me mentre il mio sfintere si dilata avvolgendosi attorno al suo bellissimo membro. Ora è dentro tutto di me. Gemo dal piacere. Mi alzo leggermente per cercare la sua bocca. Yves si abbassa e riprende a baciarmi. Lo sento doppiamente: in culo e in bocca. L’amplesso continua per un tempo infinito, cambiando più volte posizioni: pecorina, missionario, cucchiaio …
Anche se ci desideriamo tanto e Yves si dimostra molto resistente, ogni tanto ci fermiamo per riprendere fiato e forza, buttandoci sul letto ed accarezzandoci a vicenda. Ma la voglia reciproca prende sempre il sopravvento e continuiamo con nuova foga i nostri giochi omosessuali, lui da attivo, io da passivo.
Riprendiamo il 69: la sua bocca sul mio cazzo mi eccita incredibilmente ma anche io non sono da meno. Ad un certo punto mi sento bocca e faccia inondate da una incredibile quantità di sborra calda e profumata. La cosa mi eccita al punto che vengo anch’io su Yves che, velocemente, si alza ed inizia a baciarmi. Le nostre bocche si mescolano di sborra e saliva. Una bellissima sensazione di gusti e profumi maschili che ci riempie bocca e naso. Siamo appagati, ma anche stanchi. Mi metto accanto a lui che mi invita a passare la notte nel suo appartamento.
Il nuovo giorno lo iniziamo assieme sotto la doccia tra baci ed abbracci e qualche cosa in più. Dopo la spiaggia rientriamo in bus con lui in piedi dietro di me e il suo cazzo appoggiato tra le mie natiche vogliose di lui. Visto che per Yves è l’ultima sera in Grecia, facciamo il bis della sera precedente con ancora più foga e passione.
Mi lascia il suo recapito telefonico con la preghiera di non lasciargli messaggi compromettenti, visto che convive con una compagna. Mantengo la promessa ed ogni tanto ci scriviamo per farci i saluti e chiedere come stiamo. Mi piacerebbe tanto rivederlo. Chissà?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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