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Tutto cominciò.... la decisione


di marco121g_72
19.09.2023    |    161    |    2 8.0
"Franco era docile, si faceva guidare con totale sottomissione, alzando gli occhi mentre succhiava per vedere il mio godimento..."
"Non ti toccare e non provare a venire o te lo taglio, frocetta, HAI CAPITO !! Ora basta perdere tempo , insaponami per bene e prendimi il cazzo in bocca, tutto e subito"….…. … Lo ingoiai subito, cominciai a succhiarlo, insalivarlo tutto mentre con le mani gli insaponavo i glutei, le cosce. Mentre gli toccavo il culo, notavo che inarcava un po' la schiena, quasi a direzionarmi le dita dentro il suo buchetto… “Allora frocetta, ora mi giro e tu mi lecchi per bene il buco del culo, voglio sentire la tua lingua che si infila dentroe voglio sentire le tue mani bene ancorate ai miei polpacci”
Si girò e si piegò meglio, si allargò leggermente le gambe dandomi una visuale del suo buchetto proprio davanti la faccia. Inizia a leccare, inizia a spingere la lingua dentro per quello che potevo (era la mia prima volta in tutto…). Franco, nel frattempo, vedevo che si masturbava, lo vedevo giocare con quel cazzo che, ad ogni mio sguardo, sembrava sempre più duro e lungo.
Ad un certo punto si rimette dritto, si gira e mi guarda dall’alto. “Sei proprio una frocetta ubbidiente, ora il tuo padrone ti premierà”. Mi tira su e, incredibilmente, si inginocchia davanti a me. Comincia un pompino incredibile, fatto con maestria inaudita: lento, profondo. Il mio cazzetto era durissimo, era il mio primo pompino da attivo. Comincio ad ansimare, a prendergli la testa per dettare io il ritmo del pompino. Franco era docile, si faceva guidare con totale sottomissione, alzando gli occhi mentre succhiava per vedere il mio godimento. Ad un tratto si ferma, mi guarda e mi dice: “Ascoltami Marco, mi piaci, ma devi capire una cosa, io sono un tipo autoritario, mi piace sottomettere le mie donne. Tu, ormai, devi considerarti donna, ora ti farò fare un ulteriore passo verso quella che sarà la tua seconda vita. Se mi prometti che mi darai tutta te stessa (parlava già al femminile) e che sarai una schiava ubbidiente, ti farò godere oltre la tua immaginazione, ma devi essere convinta del tuo nuovo ruolo”.
Mentre mi parlava, mi segava e leccava il cazzetto, ci giocava con il pollice sul buchetto, mi strizzava le palle provocandomi dei brividi incredibili… scosse elettriche attraversavano interamente il mio corpo, dalla testa ai piedi.
Guardai Franco, inginocchiato, con il mio cazzetto in bocca mentre il suo svettava imperioso. Ero completamente ipnotizzato da quell’uomo. Riprese a succhiarmelo, lentamente … “Franco, padrone se continua così non riuscirò a trattenermi per molto” Appena smetteva, lo imploravo di continuare… questo giochetto andò avanti fino al momento in cui capì che non riuscivo più a trattenermi. Gli afferrai la testa e glielo spinsi tutto in bocca eruttando una quantità di sperma incredibile, non contai il numero degli schizzi, ma furono almeno 6, 7.
Capito l’accaduto, tentai di tirarlo fuori per paura di una reazione di Franco; invece rimasi esterrefatto nel vederlo alzarsi e ficcarmi la lingua in bocca facendoci scambiare tutto il mio sperma che aveva ancora dentro. “Allora Marco, cosa vuoi fare ?” mi chiese a bruciapelo, facendomi sentire il suo cazzone che strusciava sul mio. “Dai Marco, non costringermi a prenderti con la forza, , accetta la tua predisposizione ad essere donna. Non sapevi fare nulla ed invece guarda a dove siamo arrivati. “ Mentre parlava , il suo cazzo era sempre più duro, ,o sentivo pulsare, me lo mise in mano, mi cominciò a leccare l’orecchio… strofinando sempre di più il suo membro sul mio corpo.
Alla fine, preso completamente da quella situazione surreale gli dissi: “Sì, Franco, voglio essere la tua donna, fai di me quello che vuoi, fammi godere nei modi più assurdi, ma ti prego, non farmi male, sarò devota, ubbidiente e porca come vorrai tu.”
Proferite queste parole che mai mi sarei immaginato di poter pronunciare, mi cominciai a girare, ci sistemammo meglio dentro l’enorme doccia , gli misi un po' di sapone sul cazzo, me lo misi un po' nel buchetto e mi iniziai a piegare. “Sono sua, padrone, sono la sua frocetta!!!”
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