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Gay & Bisex

Tutto Cominciò... un nuovo percorso ha inizio


di marco121g_72
30.09.2023    |    182    |    0 6.0
"“Franco, scusami, ma ho trovato queste…… “non finii la frase perché mi ritrovai davanti ad una scena fantastica: C’erano Tano, Franco ed un signore in..."
…“Amore mio, puoi fare quello che vuoi, sono tua !!”
Ecco dove eravamo rimasti: io, Marco, 18 anni, mi ritrovavo nudo, in ginocchio, con il culo sfondato da Franco, un uomo di 55 anni che, vincendo una sfida al biliardo, mi ha fatto diventare la sua troia, la sua donna, la sua “frocetta”.
“Brava, la mia donna, così ti voglio, ubbidiente e pronta a rendere felice i tuo padrone. Ora toccati, masturbati mentre il tuo uomo ti fa una doccia particolare, apri la bocca, cerca di ingoiare e di godere”.
Finite queste parole, Franco cominciò a pisciarmi addosso, prima centrò la bocca aperta, poi mi cosparse del suo liquido caldo, giallognolo… Mi fece mettere più dritto per meglio pisciarmi sul cazzo mentre mi masturbavo. Mi si avvicinava a pochi centimetri dalla faccia, dalla bocca e, tappandomi il naso, me lo infilò dentro per gli ultimi schizzi.
“Marco, sei stupenda, ingoia, ora lecca, pulisci il cazzo del tuo padrone…. Aspetta non sborrare adesso”
Allungò la mano e prese il bicchiere dove , di solito, si mettono gli spazzolini e me lo diede. “Ecco, frocetta, sborra lì dentro … sborra, avanti…. “
Schizzi densi fioccarono dal mio cazzetto con miei urli liberatori “Ecco padrone, ecco la sua frocetta che godeeee!!”
Franco prese il bicchiere, lo poggiò sul lavandino, mi fece alzare, mi guardò e mi disse: “Ora, lavati bene, che voglio offrirti il pranzo”.
Uscito dalla doccia, con il culetto dolorante, non feci in tempo di cercare le mie mutande che Franco mi bloccò con la mano e mi disse: “Per prima cosa, frocetta, tieni questa crema, mettitela nel culetto, avrai sicuramente dei dolori, dei fastidi, abbiamo appena iniziato, ma non voglio che tu abbia troppi problemi dopo. Altra cosa, da ora in poi metterai solo queste mutandine..”, mi lanciò un sacchetto dove c’erano un quindicina di tanga di vari colori
“Ma, padrone, dovrei indossare queste ?” Una mano possente mi afferrò il cazzetto e l’altra mi strinse violentemente un capezzolo; “Non hai capito, frocetta ? Sì, da ora in poi dovrai mettere solo queste, tanto sono più che sufficienti per coprire quel clitoride che hai e mettono in evidenza il tuo culetto, così faremo arrapare un po' di persone….non sei contento ? Vedrai, sarai un buttanella desiderata da molti ed io sarò felice di assistere a tutti i tuoi rapporti, così nessuno potrà mai farti male”
Rassegnato, cosparsi il buchetto di crema e misi il perizoma ed i pantaloncini della tuta. Uscimmo ed andammo in un bar lì vicino. Seduti ad un tavolo, cominciammo a parlare mentre mangiavamo un panino e bevevamo una birra. La giornata era calda, ma non particolarmente afosa. Fra battute varie, quattro risate (incredibile che io mi trovavo a ridere con chi mi aveva aperto il culo e non solo), si fecero le 15.
“Dai Marco, andiamo, abbiamo ancora un po' di cose da fare” e dicendomi così ci alzammo, ma, appena ci avvicinammo al bancone per prendere il caffè, mi ritrovai la mano di Franco che mi abbassava leggermente il pantaloncino della tuta, facendo intravedere (abbastanza bene, direi) il filo del tanga che portavo. Ad un tratto, si udì una voce provenire da un tavolo dove c’erano dei signori che giocavano a carte:
“Ciao Franco, che ci fai in una tana da vecchi rincoglioniti e porci come questa ?”
Franco sorrise : “Ciao Tano, nulla, sono venuto qui con questo ragazzo per sistemare il garage, ricordi ?”
“Erano mesi che lo dicevi, finalmente ti sei messo a sistemare. Dai vieni, siediti con noi per qualche minuto, così ci racconti cosa hai fatto… cavolo, saranno settimane che non ti vediamo”
Franco mi spinse in avanti “Va bene Tano, ma solo pochi minuti, ho parecchie cose da far fare a questo ragazzo”
Seduto attorno al tavolo, mi fece mettere in piedi, vicino a lui: “Non ti muovere, stai fermo qualunque cosa faccia, hai capito frocetta, altrimenti ti lascio nuda qua dentro e loro non saranno tanto gentili con te e, con la fame di sesso che hanno, rischieresti di trovartene più di uno infilato su per il culo”
Ebbi un fremito, nel sentire quelle parole bisbigliate all’orecchio.. quindi decisi di rimanere lì fermo, accanto a Franco che, una volta seduto, cominciò a raccontare un po' di cose che aveva fatto.
Mentre parlava, però, la sua mano, dal basso, sfruttando la presenza del tavolo a coprire le sue azioni, iniziò a tirarmi il pantaloncino in giù. Per un istante ebbi l’istinto di muovermi, ma, subito, la mano poderosa di Franco, mi strinse la gamba e mi lanciò uno sguardo che non aveva bisogno di spiegazioni.
Rimasi fermo, impietrito, mentre lui, tranquillamente, mi abbassava il pantaloncino mettendo in bella mostra il filo laterale colorato del tanga.
Subito Tano, il suo amico d’infanzia, si accorse di questa operazione e, ad alta voce disse: “vedo, amico mio, che sei sempre circondato da tipi interessanti, ci vuoi presentare meglio questo tuo ragazzo di fatica ??”
“Si, scusami Tano, vi presento Marco, è venuto perché ha perso una scommessa ed ora mi sta dando una mano a sistemare uno dei miei garage. Te li ricordi, vero Tano?”
“Altroché se me li ricordo, ci siamo fatte certe scopate in quel posto….. “
“Ecco, appunto, vedi Tano ricordati che il lupo perde il pelo….Comunque, adesso ti debbo lasciare, ho ancora tante cose da far fare a Marco, la giornata , per lui, è appena iniziata. Ci vediamo presto”
“Si Franco, ci vediamo presto. Complimenti per questa nuova acquisizione, sono sicuro che ti darà tante soddisfazioni”
Non capì benissimo il senso di quella frase, ma, mentre stavano uscendo dal bar, Franco mi calò ancora di più il pantaloncino, lasciandomi, praticamente, con il perizoma in totale bella vista, fra i fischi dei presenti che, evidentemente, avevano apprezzato.
Usciti dal bar, mi risistemò alla meno peggio. “Su Marco, sculetta un po', dai, non ti senti qualche occhio puntato contro ?”
Completamente annullato da quello che era successo, cominciai ad ancheggiare leggermente, inconsapevolmente….. mi stavo comportando da donna.
Arrivati al magazzino, Franco mi fece togliere tutto, tranne il perizoma e mi disse di andare in garage per sistemare alcune scatole che erano rimaste sotto, posizionandole sopra sul soppalco. Io, praticamente nudo, mi muovevo con naturalezza in mezzo a quelle costruzioni basse (i garage da sistemare erano 4, 1 per ogni appartamento). Finite di sistemare le scatole sul soppalco, mi accorsi che, nascoste, c’erano delle scatole di plastica con dei fiocchetti colorati attaccati. Non sapendo la loro collocazione, ritornai con una di queste scatole in magazzino per chiedere a Franco.
“Franco, scusami, ma ho trovato queste…… “non finii la frase perché mi ritrovai davanti ad una scena fantastica: C’erano Tano, Franco ed un signore in mezzo, messo a pecora, completamente nudo con in bocca il cazzone di Franco e, dietro, c’era Tano che schiaffeggiandogli le chiappe in maniera fragorosa, se lo stava inculando di gusto.
“Dai buttanella, dai Rosy, prenditi questo cazzo nel culo.. dai…. Stringi questo buchetto di merda e mungimi bene il cazzo.. dai..... su…. “ Tano imprecava dietro, mentre Franco, vedendomi disse: “Ciao Frocetta, hai visto chi è venuto a trovarci, Tano non ha resistito alla visione del tuo culetto ed ha portato la sua Rosy (Rosario, ma tutti la chiamavano Rosy), Hai visto che bella sorpresa….. ahh…. Piano Rosy, succhia piano…. Avrai tempo di bere… ma ora devi fare piano”
Tano, nel frattempo, si girò verso di me e, con uno sguardo molto torbido mi disse: “Vedi Marco, io e Franco abbiamo sempre diviso tutto, e tu non farai eccezione…. Ora vieni qui e mettiti sotto Rosy, a 69. Dai, che abbiamo almeno un paio di ore prima che debba tornare a casa da mia moglie… ed ho i coglioni molto pieni….. e non solo quelli…. DAI…. MUOVITI, FROCETTA… VIENI SUBITO QUI SOTTO E PRENDI IL CAZZO DI ROSY IN BOCCA….”
Mi posizionai subito sotto Rosy, prendendogli il cazzo (ovviamente più grosso del mio) in bocca. “Forza buttanelle, vogliamo divertirci , quindi datevi da fare” furono le parole di Franco che pompava Rosy nella bocca. Io da sotto, succhiando il cazzo di Rosy, mi gustavo la scena del cazzo di Tano che si scopava il culo della sua “donna”.
Rosy, avendo la bocca occupata da cazzo di Franco, cominciò a segare il mio cazzetto… lentamente, giocando con il pollice sul buchetto e stringendomelo….. Sensazione molto piacevole tanto è vero che mi diventò subito duro….. fra le risate dei due “padroni” che si gustavano i buchi che stavano riempendo.
Quel giorno, sarebbe stato il primo di un lungo percorso che mi avrebbe cambiato la vita per sempre….
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