True stories 1 - La prima volta

Ho 54 anni e la mia prima volta, quando ho scoperto che mi piace fare sesso con maschi e femmine, è stata più di 40 anni addietro.
Avevo 14 anni e l'ormone mi girava a mille. Nello stabile in cui vivevo le uniche occasioni di incontro con miei coetanei erano limitate ad un unico ragazzino, Lorenzo, della mia stessa età che abitava un piano più sotto del mio e con il quale spesso ci incontravamo in cortile per giocare con le biciclette o chiacchierare di cazzate.
Un giorno stanchi dal girare come trottole sulle bici ci sedemmo in un angolo del cortile e mentre ci raccontavamo ciò che ci accadeva a scuola mi accorsi che dalla sua cintole sporgeva un qualcosa che somigliava ad un piccolo giornale patinato.
Gli chiesi cosa fosse e mi disse che era una rivista che gli aveva regalato un suo compagno di scuola. Si trattava di "Caballero" una rivista porno molto in voga in quegli anni e di formato quasi tascabile.
Iniziammo a sfogliarla insieme e ci godevamo ogni singola foto fino a consumarla con gli occhi.
Mi resi subito conto che mi eccitavano in egual misura sia le immagini di amplessi etero che gay. Dopo le prime dieci pagine avevamo i piselli di marmo che soffrivano dentro gli slip.
Fu lui a prendere l'iniziativa; si abbasso la zip e spostò lo slip facendo uscir fuori il suo bellissimo pisello duro e già con tanto di umori che gocciolavano dal prepuzio. Incoraggiato da questa sua iniziativa, lo imitai.
Anche il mio pisello, pur essendo più piccolo del suo, era molto duro e gocciolava.
La sensazione di star li con lui con i nostri sessi in bella vista ci eccitava e continuammo a sfogliare la rivista carezzandoci i rispettivi piselli finché non arrivammo ad un servizio dedicato a due magnifici gay che si amavano in un amplesso, apparentemente, senza fine.
Ero eccitatissimo e li capii che avevo voglia di prendere in mano il pisello di Lorenzo; di carezzarlo, di baciarlo, di fare tutto ciò che facevano i due uomini in foto.
Ero paonazzo in viso e anche Lorenzo non era da meno quando presosi di coraggio e con una erezione da impazzire mi propose di imitare i due protagonisti del servizio fotografico.
Lo guardai dritto negli occhi, quasi in trance, e senza dire nulla gli carezzai il cazzo. Prima in maniera impacciata e poi, presa confidenza con quel membro non mio, feci ciò che di solito facevo col mio.
Fu una lentissima sega. Lo scappellavo e lo richiudevo per poi esporlo nuovamente alla mia vista estasiata.
Ero incantato nel vedere e stringere in mano quel pisello. Anche Lorenzo era in estasi e riservò al mio cazzo le stesse cure che io stavo dedicando al suo.
Fu magnifico quando di li a poco esplodemmo in una irrefrenabile eiaculazione che si sparse sul terreno davanti a noi per diverse decine di centimetri e sulle nostre rispettive mani.
Eravamo spaventati, imbarazzati e al contempo felici di questo nostro primo "rompere il ghiaccio".
Anche le pagine di Caballero rimasero colpite dai nostri schizzi e per non rovinarle ci affrettammo a ripulirle con le mani. A quel punto, perso ogni controllo, mi portai un dito alla bocca per sentire il "sapore" di Lorenzo.
Che meraviglia!