Non c'è tre senza il quarto

Il miglior sesso della mia vita. Bull74 mi aveva fatto godere con il suo cazzo grosso e saporito, sentivo ancora il suo sperma sulla lingua e le sue stantuffate nel mio buchetto, ero felice come un bambino al parco giochi.
Siamo rimasti a goderci il momento, Io, Alexis e Bull74, così come eravamo, nudi e spossati, stravaccati sul sedile posteriore, a goderci il fresco arrivare dai finestrini socchiusi.
Gilles, ancora alla guida della Espace, che continuava a scarrozzarci nella sera.
"Allora questa birra?". Era stato proprio Gilles a rompere il silenzio, e la nostra risposta fu un "ok" quasi all'unisono. Il mio pensiero: che avevo ancora voglia di cazzi.
Rivestirsi fu veloce, slip, bermuda, t-shirt e sandali.
Il furgone sul ciglio della strada, di fronte alle dune della spiaggia selvaggia, prometteva grandi prelibatezze e bibite freschissime, "ferma qui!" fa Bull74 a Gilles. Parcheggiamo e scendiamo tutti. Bull74 si fa avanti e compra qualche birretta che si fa consegnare in un sacchetto.
"Dai andiamo, seguitemi che conosco un posticino che fa proprio al caso nostro, possiamo metterci comodi a sorseggiare la birra in riva al mare".
Ci inoltriamo nella fitta vegetazione delle dune ed alla fine sbuchiamo in una piccola spiaggetta appartata, un angoletto di paradiso racchiuso tra le rocce e lo spettacolo del mare e della luna.
I due francesi, in festa per la serata ed il bel posto, si spogliano rimanendo in slip, un venticello ancora caldo accarezzava la pelle. Io e Matteo (questo era il vero nome di Bull74) ci guardiamo, sorridiamo e facciamo lo stesso. Vai con le birre! Il primo sorso è una goduria, fa sentire subito il suo effetto, il benessere è totale, brindiamo "al cazzo!", il clima è rilassato. Matteo mi si avvicina e con il suo fare travolgente, il suo viso a pochi centimetri dal mio, il suo sorriso da figlio di puttana, mi prende con un braccio e mi avvicina a lui.
I nostri corpi (quasi) nudi si toccano e anche le nostre labbra, rimaniamo così per un po' ad assaporarci, le nostre lingue nella bocca dell'altro.
I nostri cazzi cominciano a farsi sentire e le mie mani vanno subito lì, tirarli fuori è facilissimo, lo slip non fa alcuna resistenza. Ci gioco, tenendoli insieme e segandoli, ma la voglia di succhiare quel fantastico mattarello è troppo forte.
Mi inginocchio con la mia bocca all'altezza delle sue palle e le assaggio, affamato di maschio, le succhio come delle palline di gelato. Il bastone è teso, lucido, grosso che mi riempie la bocca, la sua cappella è il frutto più buono. Me lo lavoro con avidità.
I due francesi, in disparte, erano anche loro intenti a pomiciare e segarsi. Matteo li chiama ad unirsi a noi, ed io non disdegno l'idea di avere a disposizione altri cazzi.
Così rimango in ginocchio ad aspettare che si aggiungano al mio banchetto, uno a destra ed uno a sinistra di Matteo, i cazzi sono tre e quello di Gilles che non avevo ancora visto è un bel tarello, più corto degli altri ma ben più largo, devo assaggiarlo, così il suo cappellone mi riempie subito la bocca.
Cerco di accontentare tutti, un po' per uno li succhio e li sego, entrambe le mani occupate e la bocca piena di cazzo. Provo ad infilarmene due insieme in bocca e succhio le due cappelle che sembrano delle grosse ciliegie mature.
Matteo si allontana dal gruppo e capisco che vuole passare a metodi più pesanti, fruga nelle tasche dei suoi vestiti e tira fuori un preservativo, lo osservo con la coda dell'occhio mentre lo indossa, ed io continuo a succhiare i due cazzi francesi, guai a chi me li sfila dalla bocca.
Quando arriva Matteo, senza doverci dire nulla, ci adagiamo sulla sabbia, i due francesi si inginocchiano ed io mi metto a quattro zampe ad aspettare il suo cazzone.
Le sue dita insalivate si infilano facilmente nel mio culo, ancora un po' aperto della precedente scopata, quando la lubrificazione è sufficiente, è il momento di infilarlo. Il mio culo si allarga un po' alla volta, fino all'ennesimo tentativo in cui entra tutto, rimango per un attimo senza fiato in estasi.
Io, con due cazzi in bocca ed uno in culo, in riva al mare, al chiaro di luna.
Mi muovo in avanti e in dietro per accogliere alternativamente il cazzo in culo e quello in bocca.
I tre cazzoni che mi stanno scopando cominciano a far sentire, con i loro versi, che si avvicina il momento di massimo piacere, così io intensifico il mio impegno che viene presto premiato con una doppia sborrata dei due francesi, tutto sul viso ed in bocca, mentre Matteo sta scopando il mio culo come fosse una fica bagnata.
Mi cavalca spingendo il suo arnese tutto nel culo, lo tira fuori per osservare il mio buco che pulsa di piacere, e lo infila di nuovo tutto dentro, il gioco si ripete fino a che non decide di concludere. Mi scopa violentemente rincorrendo il suo orgasmo.
Quando è il momento, esce dal culo, si sfila il preservativo e mi regala la sua sborra, tutta in bocca, fino all'ultima goccia.
La luna ci osserva, sdraiati nudi sulla spiaggia, io prendo fiato, soddisfatto dell'inaspettata serata, gioco con il mio cazzo in tiro, ancora eccitato e con il colpo in canna, i ragazzi a turno mi aiutano succhiandomelo.
Matteo si fa spazio e si posiziona in pole position, vuole essere lui a farmi venire. Si dedica al mio piacere succhiandomi, leccandomi ed ingoiandomi. Le sue dita provano a stimolarmi dall'interno, il suo massaggio prostatico e la sua bocca calda e carnosa mi portano ad un livello di piacere mai provato.
La mia sborrata è tutta per lui, nella sua bocca si riversa il mio sperma caldo a fiotti, la sua espressione è di profondo godimento, ingoia la mia crema e mi pulisce, contento di aver contraccambiato le mie attenzioni.
Chiudo gli occhi e mi godo questo momento unico, la vita è adesso.