Gay & Bisex
Le mie prime esperienze nei cinema porno
di esyl
31.05.2024 |
305 |
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"Mi vergognavo molto ma la cosa mi piaceva e lo lasciai proseguire..."
Sono entrato la prima volta in un cine porno quando avevo 18 anni perchè essendo piccolo ed esile temevo che senza documento non mi avrebbero fatto entrare. Entrai nella sala buia con una certa apprensione e mi sedetti nelle file di centro. Stavano proiettando un film intitolato "Bagnate d'amore". Non ricordo i nomi dei protagonisti, ma ricordo che c'erano delle superfighe che si facevano scopare da dei maschi ben dotati. Dopo varie scene di chiavate, rimasi sconvolto quando vidi la scena di uno che s'inculava a pecora una biondona e poi le sborrava sulle chiappe. Lei si portava una mano sul culo, raccoglieva lo sperma e se lo leccava avidamente. Non resistetti oltre e mi sborrai nelle mutande. Mi infilai un fazzoletto dentro e me ne uscii vergognandomi un po'. Tornai al cinema la sera successiva, stavolta con fazzoletti di carta dentro le mutande e mi godetti un altro film dove c'era una tettona che si faceva chiavare in fica e in culo da due maschioni. Mentre ero lì tutto imbarazzato che guardavo, si sedette accanto a me un tizio sulla 60ina. Era estate e avevo dei calzoncini corti. Lui cominciò a toccarmi le coscette, poi vedendo che lo lasciavo fare m'infilò la mano sotto la maglietta e mi accarezzò i capezzoli. Mi vergognavo molto ma la cosa mi piaceva e lo lasciai proseguire. Lui allora mi sbottonò i calzoncini e lentamente mi infilò la mano calda negli slip. Mi tirò fuori il cazzetto già duro e prese a menarmelo mentre nel film i due maschioni sborravano in bocca alla pornostar tettona. Inutile dire che sborrai anch'io, e per fortuna il vecchio diresse lo spruzzo sul pavimento. Subito dopo lui si alzò e spari. Mi era piaciuto molto essere sedotto, ma era stato un uomo a farlo e mi vergognavo un po'.
La terza sera invece andai deciso al cinema per ripetere quell'esperienza. Mi sedetti al solito posto, ma era buio e non ero riconoscibile. Poi improvvisamente, nell'intervallo del film, accesero le luci e io rimasi immobile sentendomi gli sguardi di tutti addosso. Tornato il buio e ripreso il film si avvicinò di nuovo il vecchio dell'altro giorno. Mi pose la mano calda sulla gamba ma poi mi sussurrò all'orecchio: "Vieni con me nei gabinetti". Lui si alzò e io, col cuore che mi batteva, decisi di seguirlo. Aprì la porta di un cesso e mi fece segno di entrare. Una volta dentro mi abbracciò teneramente, baciandomi sul collo, mentre con le mani mi palpava il culetto. Poi si staccò e mi disse "Guarda". Si abbassò pantaloni e mutande e mi mostrò il suo uccello. Era più grosso del mio (non ci voleva molto...) e lui se lo menava davanti a me. Mi prese la manina, la mise sopra il suo cazzo caldo e me lo fece segare. Poi vedendo che ubbidivo docilmente mi disse: "Ti va di prendermelo in bocca? E' buono, sai?"
Io ero imbarazzato ma anche eccitato, e poi dopo aver visto tutte quelle pompinare dei film ero curioso di provare. Così misi della carta igienica sul pavimento e m'inginocchiai davanti al suo cazzo duro. Presi a leccarlo, poi lui me lo infilò in bocca dicendomi "Pompa!" Cominciai a pompare lentamente - per fortuna era pulito - e poi più veloce mentre lui mi sollecitava dicendomi "Succhia, così...dai, succhialo forte" e io mentre lo facevo pensavo a quelle troie dei film e mi eccitavo. Quando riuscii a prenderglielo tutto in bocca lui cominciò a mugolare e dopo poco mi schizzò in bocca senza ritegno. Io mi scostai subito ma alcune gocce mi entrarono in bocca e altre finirono sulla maglietta. Poi lui si pulì e dopo essersi ricomposto uscì dal cesso. Io aspettai alcuni minuti (per non far capire, pensavo, agli eventuali esterni che eravamo in due) ma appena uscito dal cesso mi ritrovai invece cinque uomini maturi che facevano finta di pisciare e che sorridevano guardando la mia maglietta macchiata di sperma. Rosso come un peperone uscii dal cinema e tornai a casa, sperando che mia mamma non notasse quelle macchie. (fine 1a parte)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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