Gay & Bisex
A volte i sogni gay si avverano
di esyl
30.03.2021 |
1.237 |
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"Mi fa: "Ti va una birra, un caffè?" Gli dico "Si, va bene la birra, grazie" Beviamo le birre mentre io lo guardo con desiderio, lui..."
L'altra notte ho fatto un sogno molto eccitante. Incontravo un omone alto 1,90 robusto, con barba e baffi, sulla 50ina che mi prendeva con sè e mi faceva provare il suo magnifico uccello di 25 cm, largo 6. Lui me lo faceva leccare e pompare lentamente poi, quando era bello duro, mi sollevava, mi portava nel letto e qui mi scopava dolcemente, facendomi sentire femmina e finendo per riempirmi il culetto del suo sperma. Mi sono svegliato tutto bagnato senza neppure essermi toccato e lì per lì ho pensato che fosse solo un bel sogno. Poi ripensandoci, mi sono ricordato di quella volta - circa tre mesi prima - che conobbi un tipo simile nel boschetto vicino al torrente dove sono solito andare per cercare avventure. Quella volta faceva caldo, me ne stavo nudo disteso sulla stuoia ad aspettare qualche bel maschione, quando arrivò lui. Mi alzai in piedi e lui, ancora vestito, mi abbracciò e cominciò a leccarmi il collo e le orecchie. Con le mani mi palpava le chiappette e io già mi stavo sciogliendo. Tirò fuori dalla patta un uccello notevole che cominciai a segare mentre lui continuava a leccarmi il collo e i capezzoli. All'improvviso però sentimmo delle voci - era un gruppo di ragazzi - e decidemmo di nasconderci fra i cespugli. Visto che però non si allontanavano capimmo che dovevamo lasciare perdere e così anch'io mi rivestii e presi la strada del ritorno. Ricordo solo che gli chiesi di rivederlo ma lui disse solo che abitava in una cascina a 2 km sulla provinciale, vicino a una chiesetta. Un po' poco per riuscire a trovarlo ma quel sogno ha risvegliato in me la voglia di rivederlo così ho deciso di fare un tentativo. Presa la macchina sono andato sulla provinciale ma lì per li non riuscivo a distinguere una cascina dall'altra. Poi rallentando, ho notato una chiesetta in fondo a una strada sterrata: ho posteggiato l'auto in uno spiazzo e ho proseguito a piedi. In effetti c'era una cascina ma sembrava disabitata: nè cani, nè animali e niente persone. Poi, girando sul retro vedo un orto e in fondo un tizio che sta zappando. Allora mi avvicino, lui mi vede e fa: "Chi sei? Cosa vuoi, cosa ci fai qui?" Faccio ancora dei passi e ora ci vediamo in faccia. Il mio stupore è grande nel vedere che è proprio lui l'omone dei miei sogni! Lui mi guarda e fa: "Ci conosciamo?" Allora io col cuore che batte gli dico: "Si! Ti ricordi di me qualche mese fa nel boschetto sul torrente?" Lui mi squadra, sorride, e risponde: "Ah, si cazzo, ci avevano interrotto sul più bello!". Allora molla la zappa e mi fa: "Vieni, tanto sono solo, entriamo in casa". La casa è semplice e parecchio disordinata, si capisce che non ci abita una donna. Mi fa: "Ti va una birra, un caffè?" Gli dico "Si, va bene la birra, grazie" Beviamo le birre mentre io lo guardo con desiderio, lui capisce e fa: "Caldo eh oggi? Perchè non ti togli qualcosa? Io intanto vado a farmi una doccia." Non aspettavo altro. Mentre lui si lava io mi tolgo tutto e rimango solo con le mutandine.
Poi sento la doccia che si chiude e i suoi passi fuori dalla stanza da bagno. Mi chiama. "Ehi, vieni di qua, staremo meglio!" Io avanzo in casa nella semi oscurità, arrivo nella camera e vedo questo omone tutto nudo peloso che si sta asciugando i capelli. Si gira e mi mostra il suo uccello amcora pendente ma già molto lungo. "Vieni qua" mi dice". Mi metto di fronte a lui, mi prende unl braccino e fa: "Sei proprio esile, eh? Tutto liscio, sembri proprio una femminuccia". Lui è più di 1,90 e peserà sui 110 kg. Io sono la sua metà. Mi abbassa le mutandine, le annusa e le butta sul letto. Poi mi abbraccia a sè e mi palpa dappertutto. Mi lecca le orecchie e il collo, poi mi mette la lingua in bocca. Oddio, non capisco più nulla. Sento il suo uccello gonfiarsi sul mio pancino. Lo prendo con una mano e lo meno mentre le limonate continuano. Ora mi lecca i capezzoli,mmm, sono caldissimo dalla voglia. Poi mi fa inginocchiare sul tappetino e mi mette il suo bel cazzone davanti al viso. Comincio a leccare la cappella, poi l'asta, ma lui subito me lo imbocca e vuole che pompo. E' veramente grosso e devo spalancare veramente la bocca per spompinarlo. Lui guida la pompata tenendomi la testa ma lo fa lentamente, come per abituare la mia bocca al suo uccello. Diventa sempre più duro e sempre più lungo. Me lo infila fino in gola e non posso fare a meno di sbavare e tossire. Lui non si arrabbia, me lo strofina sul viso e poi di nuovo in gola. Sbavo come una cagna, ho la saliva che mi cola sul petto. All'improvviso si stacca. Mi solleva di peso e mi porta davanti al grande specchio della camera. Mi vedo riflessa in braccio a questo omone peloso e mi sento tutta sua. Mi appoggia al letto a pecora e mi fa divaricare bene le coscette. Capisco che vuole incularmi. Gli dico: "Amore, non avresti un po' di cremina, sai tu ce l'hai davvero grosso" Senza dire niente sento che apre un cassetto del comodino e tira fuori un tubetto. Mi spalma sta cremina nell'ano, e intanto mi penetra con le sue ditone. Mmmm, ho una voglia matta ma anche un po' di paura. Ora sento che mi appoggia la cappella sul buchetto...ohh com'è caldo...Dopo due o tre inforcate dolci improvvisamente da un colpo deciso e sento il suo cazzone entrarmi in culo. E' entrato per metà e ora mi stantuffa su e giù davvero bene. Il ritmo aumenta e le mie chiappette ballano sotto i forti colpi dello stallone. Mi sta sfondando ma ormai non posso fermarlo. Sto gemendo come una vacca in calore e lui continua a incularmi con una forza bestiale. Poi ad un tratto si ferma, lo estrae e mi dice "Girati puttanella!"
Mi fa mettere supina a cosce larghe sul letto. Ora me lo inforca dal davanti e vedo così il suo cazzone entrarmi nel culetto. Ora riprende a fottermi più forte di prima: il suo cazzo si è aperto la via e ora me lo butta tutto dentro. I suoi colpi mi sconquassano l'intestino, io sobbalzo e urlo ma lui contiunua sempre più forte. Siamo sudati fradici ma lui non si ferma. Dopo 10 minuti di scopata penso che stia per venire, invece no: si ferma, estrae l'uccello dal mio culo e mi fa: "Ho bisogno di bere".
Si scola una bottiglia d'acqua che tiene sul comodino poi si mette sul letto con la schiena alla spalliera, le gambe divaricate e mi dice: "Vieni qua". Mi avvicino a lui e ricomincio a pomparlo, gli lecco anche le grosse palle e poi di nuovo lo spompino fino a qundo il cazzone è di nuovo durissimo: A questo punto mi fa cenno di venirgli sopra con il viso rivolto verso di lui. Allargo le coscette e mi siedo sulla sua asta rigida che mi penetra nuovamente, vado su e giù, poi lui mi prende per i fianchi, mi tira a se e riprende a stantuffarmi nel culo, mentre le nostre bocche si slinguano freneticamente. Stamo ansimando di brutto, sento il suo uccellone caldo che si muove dentro di me mentre lui con le mani mi tiene le chiappette larghe per affondarlo fino in fondo. Sono in trance, non capisco più nulla, lui continua a scoparmi forte poi ... ecco... lo sento mugolare... siii mi sta sborrando in culoooo!!! Ancora pochi colpi e lo stallone si arresta. Io rimango disteso sopra di lui a godermi ancora un po' il calore del suo cazzone dentro di me. Dopo 10 minuti me lo sfila di dentro ma rimango ancora abbracciato con la testa sul suo petto villoso. Sento la sborra che cola dal culetto. E'stato bellissimo... lo amo troppo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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