Gay & Bisex
La stalla 2
di valerio72
20.06.2011 |
36.930 |
4
"Nell'entrare mi ha visto come son messo "madonna che bel culetto, sei proprio una cagnetta in calore"; s'inginocchia dietro e mi da 5 o 6 leccate..."
Che ossessione: volevo tornare alla stalla, fantasticavo sopratutto nel dormiveglia su quell'uomo e sul suo cazzo, immaginando di fargli l'effetto che anche solo l'odore della cavalle facevano allo stallone. Spesso però non sognavo del pompino fatto, ma bensi di essere "montato" da lui, in particolare una notte sognai di scappare da lui, nudo in un bosco, inseguito dal suo cazzo sguainato, cadere supino e, invece di rialzarmi, aspettarlo rialzando un pò il culo e aprendomi le chiappe.
"dai dammello" mormoravo nel sogno.
Timidezza e vergogna m'impedivano di tornarci solo,infatti come al solito con gli amici quasi giornalmente un salto al recinto dei cavalli lo facevamo sempre, lo intravidi diverse volte e mi sembrò che ostentasse il suo pacco. un giorno lo vidi tornare da una cavalcata e sceso vicino a noi, evidenziare, causa il pantalone elastico, un'erezione; ero ipnotizzato, se mi avesse detto di entrare in stalla e spompinarlo lo avrei fatto. Quella notte sognai di montare a cavallo insieme a lui,nudi tutti e due,sentire crescere il suo cazzo appoggiato al mio culo,lo sento ora sotto duro, mi piego in avanti ed entra tutto, una lunga cavalcata finita a limonare nell'erba e la mia bocca piena della sua sborra. Devo tornarci, prima che i sogni mi consumino, mi sveglio a volte sborrato e sudato. Il mattino del giorno che deciso, tornerò da solo, sono da un artigiano del paese a far riparare la bicicletta, arriva un cicloamatore con la bici da corsa scassata, è caduto per un buco non molto lontano, deve sostituire la ruota storta ed è dolorante per delle escoriazioni, ci sono cotone e disinfettante ma bisogna che qualcuno lo aiuti; "dai ragazzo aiutami qui dietro che non c'arrivo". Solo ora mi accorgo che sotto il pantaloncino è alquanto dotato, a il retro coscia graffiato dall'asfalto, anche da dietro vedo sotto il gonfio delle palle, arrivo a sfiorarle col dorso della mano, forse lo tocco più del dovuto. "fammi vedere dovè il bagno, mi dò una sciaquata". Nel bagno gli accendo la luce, mi giro per uscire e vedo che cè là duro verso l'alto, lo si vede disegnato sotto la stoffa "ehh nò aiutami ancora"; mi prende la mano e l'appoggia sul pacco, lo stringo, forse è quel che voglio anch'io. sul piccolo lavandino, calato il pantaloncino tira fuori il cazzo "lavamelo dai, ho capito che ti piace, guarda come lo hai fatto diventare duro". dal dispenser prendo del sapone liquido,sono fianco a lui, lo lavo e lo sego, è grosso e nodoso per le venature gonfie,che bel cazzo se potessi averlo nel mio letto, stò pensando voglioso.
"mmhh..che brava infermiera (al femminile!) che ho trovato"; lo insapono fino alla cappellona scoperta, le sue mani forti mi toccano i glutei, poi la destra entra decisa a palparmi,la toglie solo per spingere la mia testa a chinarsi verso quel bastone voglioso,poi torna a cercare il mio culo ora aperto dalla posizione a 90 gradi, gioca col mio buchino come io con la lingua sulla cappella, poi mi spinge il cazzo in bocca e il dito nel culo. "che bel culo che hai,se fossimo soli te lo aprirei io, dai troietta che ti riempio"; detto e fatto, sborra subito, era troppo eccitato! mi schizza in bocca poi esce,colando sul bianco del lavandino, lui si sciaqua io esco prendo la bici e scappo. Ora la mia intenzione di tornare alla stalla è rafforzata, so di piacere ai maschi.
Il pomeriggio allo steccato non lo vedo, gironzolo fino ad infilarmi nel capannone dove sono i box dei cavalli,sento nitrire, forse cavalle in calore, ma sembra arrivi dal fondo dove c'è lo stallone; lui comunque non si vede, che delusione, tanti sogni e poi...
Sono al box dello stallone, anche lui oggi sembra meno voglioso, io invece entrerei volentieri a toccarlo, solo a vedere i testicoli enormi e neri mi cedono le gambe, sento persone parlare, è lui ma non è solo, non possono vedermi, lui s'avvicina e mi sussurra: - aspettami nel box.
Ormai il più è fatto, nel buio del box mi denudo, voglio che capisca la voglia che ho,mi accuccio a terra su un plaid, appeso c'è il frustino,solo ora vedo che il manico in cuoio intrecciato finisce con una pallina, lo lecco immaginando sia il suo cazzo mmhh, lo insalivo bene, poi da accucciato come sono lo metto nel buchino, mi sego il cazzetto duro col frustino nel culo, accidenti ma lui non arriva! scruto dalla tenda e mi sembra di sentirli salutarsi. Penso che ora arrivi, nel richiudere lo spiraglio ho intravisto un cavalletto portaselle, mi ci metto sopra a pecora, mi vergogno a parlarci ma voglio che sappia che ci stò a far tutto. Nell'entrare mi ha visto come son messo "madonna che bel culetto, sei proprio una cagnetta in calore"; s'inginocchia dietro e mi da 5 o 6 leccate poi mi sputa sul buchino, lo sento spogliarsi, tremo ma lo voglio dentro, invece mi entra in bocca: "succhia bella". mi dà uno sculaccione e poi inizia un ditalino umido di saliva mentre mi scopa in bocca, è grosso ed entra a fatica,respiro col naso, lui spinge a volte mi arriva in gola e cosi facendo il bastone luccica di bava. Lo toglie. "ora se lo vuoi nel culo devi dirmelo, voglio sentire la tua voce"; è dietro di mè, sento il coso duro che mi tocca una coscia che ho divaricate,prendo fiato "sii daii dammello" - "ehh nò, devi dire che vuoi il mio cazzo tutto nel culo".
che stronzo, mi fa soffrire. lo sento appoggiare la cappella sul buchino, quasi gli vado incontro ma si ritrae. Che voglia!
"si, voglio il tuo grosso cazzo tutto nel mio culo, montami, sono una cavalla in calore... ahh, pianoo, ohh che male". ce l'ho nel culo!vorrei farlo smettere, fà un male boia e lui è violento, ma quando sento il suo inguine sulle chiappe: sò che il più è fatto, mi rilasso e mi piace, ohh se mi piace. "dai montami,devi darmelo tutti i giorni, sii che bello"; sento ora gli spruzzi della sborra nel mio culo, caldi, profondi, ancora mi scopa. il mio pisellino è inerme, ho il culo bagnato come una figa. Si ritrae col pisellone ancora gocciolante, vorrei essere servizievole e leccarglielo, invece mi abbraccia, vuole limonare, lingua in bocca, penso di amarlo...
ho il buco rilassato, lo sento largo, esce miele,lui ancora lo palpa e lo penetra, lo vorrei ancora dentro. Ecco, ora sarebbe pronto a ricevere il cazzo dello STALLONE.
CIAO da [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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