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La cabina dello stabilimento


di NewNovellino
07.03.2021    |    17.052    |    10 9.2
"Con lui stavolta c’è un suo amico Nicolò, coetaneo come noi, un po’ più robustello, occhi chiari, rasato, gambe possenti e mani grosse, infatti stanno un..."
Finalmente arrivano le vacanze e quest’anno scegliamo una location diversa. Il mare è bellissimo anche perché si infrange sugli scogli dello stabilimento incastonato nelle rocce. Abbiamo anche una bella cabina personale e spaziosa dove si può cambiare tutta la famiglia, un po’ buia ma con 2 panchine fatte in pietra e una bella doccia.
Stiamo una bella settimana e mentre la famiglia si sposta per nuove vacanze io mi concedo ancora 2 giorni di relax da solo con la scusa del lavoro che incombe.
Ormai ho fatto un po’ di amicizie anche solo di vista, una di queste un giorno si avvicina verso di me e mi saluta presentandosi.
“Ciao sono Filippo, ci siamo incrociati da queste parti”.
“Si” rispondo.
“Sei rimasto da solo mi sembra” continua.
“Eh, si mi rilasso ancora due giorni per poi ripartire con il lavoro”
Ci mettiamo a fare un po’ di chiacchiere, siamo coetanei con le differenza che lui vive da queste parti, anche se per ora è rimasto anche lui da solo con la famiglia in vacanza da altre parti. Bel ragazzo sul 1.80 capelli corti, fisico scolpito grazie a tutte le nuotate che si fa quasi tutte le mattine, ovviamente abbronzatissimo vista la stagione.
“Ho visto che hai la cabina, potrei appoggiarmi a te per non lasciare tutto in giro sopratutto per quando mi faccio qualche lunga nuotata” mi chiede.
“Sì certo, nessun problema” gli rispondi allungandogli la chiave.
Ci facciamo qualche nuotata poi mi rilasso fino al tardo pomeriggio, poi tra qualche risata e racconti si fanno le 18 e decido di andare a cambiarmi per poi ritornare in albergo. Lo saluto e gli do l’arrivederci ma inizia anche a ritirare le sue cose per poi venire a cambiarsi.
Io intanto inizio a farmi la doccia e mentre canticchio e mi sciacquo dal sale sento entrare anche lui.
“Eccomi, volevo farmi una doccia anch’io se non ti crea problemi” dice sorridendo iniziando a togliersi il costume.
“Figurati” gli rispondo mentre esco dalla doccia alla ricerca del l’asciugamano.
Intanto lui entra e si lava parlando verso di me di più e del meno. Si, tra maschi in doccia si parla sempre, poi come sempre mi metto la crema dopo sole.
“Se vuoi te la metto io” dice ridendo
Io la prendo come una battuta e ci rido sopra.
Ma poi si avvicina e si prende un po’ di crema, se la spalma su le mani. Faccio un leggero passo di fianco e lui sorridendo se la spalma addosso.
“Certo che hai un fisicone” gli dico.
“Eh si,grazie al mare, sono molto fortunato ad abitare qui” continua. “Buona questa crema, poi fa bene alla pelle sopratutto sui fisici depilati come i nostri”.
“Hai ragione, mi piace la pelle così, mi faccio anche le palle” gli dico quasi facendogliele vedere.
“Si anch’io, pulito è meglio, lo trovo anche più sexy, piace a tutti. Tu hai delle gambe robuste ed un sedere da atleta, hai fatto qualche sport?”
“Si, un po’ di tutto, calcio, sci ma poco nuoto infatti mi mancano i pettorali e gli addominali” rispondo.
Sembra una chiacchierata normale finché non sto per vestirmi ma vengo ostacolato dalla mano di Filippo che prima si allunga per poggiare la crema sulla panca e poi indietreggiando mi sfiora le parti intime con le dita. Sul momento non capisco se volutamente o no, ma rimango un po’ di stucco e senza fiato. Segue un silenzio tombale, ma la mia non reazione incoraggia il mio amico ad osare di più e avvicinandosi mi sfiora con le dita la pancia, l’ombelico fino alla punta del pene.
“Forse ci siamo fraintesi” provo a dire un po’ preoccupato.
“No, non credo, basta che ti rilassi e farò tutto io, bisogna lasciarsi andare certe volte” dice continuando a sfiorarmi il pene. “E poi guarda che qualcuno si sta risvegliando” continua indicandomi il pene.
In effetti il cazzo si sta indurendo sempre di più e ora lo prende bene in mano e mi sta segando. Nn sapevo potesse succedere con un uomo, sembra piacevole e quando Filippo mette un po’ di crema ed inizia a massaggiarlo è ancora più eccitante, tant’è che appena è duro mi fa sedere e lui davanti a me continua a masturbarmi finché non inizia anche a leccarmi le palle poi sale sul pene fino alla capocchia che prende dolcemente in bocca. Mi sto eccitando di più e lui lo succhia proprio bene e lo fa diventare durissimo.
“Ti va se me lo butti dentro” chiede eccitato mentre mi guarda e lo smanetta.
“Forse è un po’ troppo” rispondo e provo ad alzarmi.
“Tranquillo, capisco, fatelo succhiare ancora un po’, tanto si vede che ti piace” mi tranquillizza lui. In effetti lo succhia proprio bene, mi massaggia le palle e dopo qualche minuto sento che e sto per venire.
“Forse è meglio se mi sposto, credo di venire” gli dico eccitato al massimo.
“Vieni, mi piace sentirla”.
Passano altri secondi ed esplodo venendogli in bocca e sulle labbra. Lui lecca tutto e se lo gusta, poi si alza e gli vedo il cazzo bello duro.
“Non riesci a farlo anch’io” gli dico un po’ quasi spiaciuto.
“Non fa niente, farò da solo, almeno che nn vuoi mettere la mano, un po’ me lo dovresti” dice lui.
Mi siedo sulla panchina e provo a prenderlo, prima con le dita, poi glielo prendo tutto in mano. Lui, furbo ci butta un po’ di crema e il tutto scorre meglio, si, lo sego e quel cazzo sembra affascinante. Lui si rilassa e si fa segare finché dopo qualche minuto mi sprona ad essere più energico, lo faccio finché non vedo schizzare il suo sperma. Ci facciamo qualche risata, ci rivestiamo e andiamo salutandoci e dandoci appuntamento in spiaggia domani.
All’indomani ci incontriamo di nuovo, ci salutiamo facciamo colazione e ci godiamo il giorno al mare. Con lui stavolta c’è un suo amico Nicolò, coetaneo come noi, un po’ più robustello, occhi chiari, rasato, gambe possenti e mani grosse, infatti stanno un po’ di più insieme ma non mi spiace, anzi spero di non finire come il giorno prima, o forse no...non so, ma sul tardo pomeriggio vorrei farmi una passeggiata quindi decido di andare a cambiarmi. Cerco i ragazzi per salutarli ed invitarli ad un caffè ma non li trovo ed entro decido nello spogliatoio un po’ sovrapensiero senza accorgermene che loro sono presi in momenti un po’ intimi.
“Scusate, non volevo” dico imbarazzato mentre vedo che Nico ha in mano il cazzo già duro di Filippo.
“Vieni vieni entra, divertiti con noi” dice Filippo chiudendo la porta e dando un giro di chiave.
“Beh, non so, io non posso fare molto” dico balbettando.
“In realtà mi sei un po’ in debito per ieri” continua Filippo e racconta al suo amico cos’era successo il giorno prima.
Mi prende la mano e la mette sul suo cazzo e riprendo da dove ero rimasto ieri, seduti uno affianco all’altro.
“Oggi devi fare qualcosa per me, sei in debito da ieri” dice Filippo mettendomi la mano dietro la testa.
Provo a resistere sia alla tentazione che alla sua mano che con forza vuole accompagnarmi a servirlo ancor di più. Capendo la mia esitazione si alza di scatto e mi pianta il cazzo in faccia, quasi incazzato, me lo strofina sulle guance e poi sulle labbra.
“Dai, prendilo, prima che te lo fichi in bocca con la forza” alza la voce e con la mano schiaccia la mia faccia sul suo pene.
Provo a dirgli che vorrei uscire, ma appena apro la bocca mi trovo il suo cazzo già che sguazza tra le mie fauci. Provo a divincolarmi ma ormai è tardi, mi tiene con tutti e due le mani ed il cazzo è entrato quasi tutto.
“Allora devo obbligarti” esclama Filippo.
Faccio un cenno con la testa in segno di approvazione, prendo il cazzo ed inizio a leccarlo in lungo, poi la capocchia e pian piano a spompinarlo. Poi Filippo si mette seduto ed io mi metto in ginocchio davanti a lui ricambiandoli il favore. Intanto Nico si mette anche lui sulla panchina e mi prende la mano e la appoggia sul suo pene. Filippo si rilassa mentre la mia bocca gli riscalda il cazzo nel frattempo nell’altra mano il cazzo di Nico si sta indurendo sempre di più.
“Dai prova anche l’altro non possiamo lasciarlo a secco” dice Filippo.
Mi sposto di qualche centimetro ed inizio a succhiare anche il cazzo di Nico. Avevo notato le sue mani ma non pensavo che potessi notare un cazzo così grosso tra le mie labbra. Sego uno e spompino l’altro ed ora anche il mio cazzo è duro, di venire i 2 non si parla nemmeno.
Intanto Filippo mi fa alzare e piano piano mi toglie il costume e accarezzandomi il culo lo schiaffeggia.
“Ah che bel culetto, chissà se sarà caldo”
“Shhhh, non dire niente, so ottenere ciò che voglio” continua con un sorriso indiavolato.
Mi butta di nuovo per terra a quattro zampe davanti a Nico e mentre mi occupo di lui, Filippo mi lecca il buco del culo, facendomi provare una bella sensazione eccitante, poi mi stimola il buchetto prima con un dito poi con due. Non nego il piacere, anzi lo condivido e mi rilasso, più mi stimola più mi eccito finché mi appoggia il cazzo sull’ano e con la crema quasi mi massaggia il buco, poi facendomi sussultare mi infila la capocchia dentro, delicato e dolce. Più si muove più lo fa entrare e più mi fa godere, non pensavo di farlo anche così. Finalmente lo sento tutto dentro e deciso e con forza inizia a scoparmi a suo modo, con le penetrazioni che affondano, che sfondano il culo. Poi dopo vari minuti, stancandosi lascia il posto a Nico che con il suo cazzo mi sfonda ancora di più, aprendomi il buco per bene.
Seguono minuti in cui provo un piacere diverso, godo, mi diverto e appena anche Nico si stanca, colui che comanda mi aspetta seduto sulla panchina, mi fa mettere sopra, rivolgendogli la schiena e si fa scopare da me...e sembra anche che goda. Mi muovo sopra di lui con cattiveria e lo scopo con il culo, lui appena vede che provo a comandare inizia a spingere da sotto con potenza con Nico invece che mi prende il cazzo in bocca e me lo succhia. Eccitato, goduto e sfondato come mai prima, sborro addosso a Nico che lecca tutto lo sperma schizzato.
Io ormai ho finito ma i due stronzi ancora mi vogliono scopare, quindi mi rimettono per terra e se lo fanno succhiare un po’ stando in piedi, uno affianco all’altro per averlo bello duro x gli ultimi colpi che non esitano ad arrivare. Nico e sdraiato e se lo trastulla aspettando il suo turno per venire ed io inizio a succhiarglielo, mentre Filippo mi mette a pecora e mettendosi sopra di me, mi sfonda con potenza fino a quando non lo sento schizzare e innondare il mio culo con la sua sperma caldo spalmandomi le ultime gocce sulle chiappe. Manca solo Nico che godendo del mio pompino, viene dopo pochi secondi riempiendomi la bocca di sborra.
Svuotati e felici ci ripuliamo e usciamo a farci ancora qualche nuotata. Peccato non aver avuto qualche giorno in più di vacanza...
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