Gay & Bisex
L'orgia all'autogrill
di Giusp18
15.03.2023 |
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"Completo elegante, mocassini e cravatta..."
Marco, un giovane 22enne, doveva partire da Napoli per andare ad una fiera a Roma, ma come suo solito il ritardo gli ha fece perdere il treno, l'ultimo della giornata, erano le 19. Decise quindi di mettersi in auto e partire per Roma. Marco era un ragazzo, con un fisico equilibrato, la giuste dose di muscoli e di pancetta. Aveva un fisico quindi, normale. Era alto all'incirca 1,78, occhi verdi, capelli ricci castani, mani grandi, e anche un bel numero di piede. Per questa fiera si era ben vestito. Completo elegante, mocassini e cravatta. Un uomo d'affari insomma. Per quella occasione aveva deciso di indossare anche una biancheria nuova. Prima di partire aveva pensato che se mai ci sarebbe stata l'opportunità di toglierla, almeno voleva farci bella figura. Barba di giuste sfumature, pochi peli sul corpo, zero sul cazzo e sul culo. Era pronto a tutto! Ritornando al viaggio, ovviamente dopo un po' decise di fermarsi a fare pipì, e a mangiare qualcosa perché non aveva cenato. Si ferma ad un autogrill a caso, parcheggia e scende. Va verso il bagno, e urta per sbaglio un uomo, sulla 40intina, bello e ben vestito, molto simile al suo stile. Non gli da molto peso prende e si dirige in bagno. Tutti i servizi erano pieni, dovette quindi farla all'orinatoio. Si slaccia la zip, e incomincia a pisciare. Entra un uomo, lui inizialmente non vede chi è, e neanche a farlo apposta si posiziona a pisciare vicino a lui. Marco capi che era un segno ben evidente, che quest'uomo ci stesse provando. Pure perché gli orinatoi erano tutti vuoti. Si gira un secondo e riconosce che era l'uomo che aveva urtato. Questo si abbassa la zip, e caccia un cazzone dai pantaloni, lungo già da moscio, all'incirca 18/20 cm. Marco se ne innamorò subito, e non fece in tempo a nasconderlo che il suo cazzo di medie dimensioni si indurì velocemente. L'uomo di fianco se ne accorse, lo rimise dentro e se ne andò nell'unico bagno che si era liberato, rimanendo la porta socchiusa. Marco allora decise di seguirlo. Appena entrò l'uomo chiuse la porta, si abbassò la zip e ricacciò il suo bestione che nel frattempo era diventato marmo. Un pisellone di prima categoria pronto a schizzare. Marco lo prese in mano e incominciò a segarlo, l'uomo gli mise le mani sui fianchi e incominciò a baciarlo. Baci passionali. Marco si eccitò talmente tanto da velocizzare l'andamento della sega e farlo arrivare talmente veloce da non riuscire a bere niente. Si rivestirono ed uscirono fuori a fumare una sigaretta. L'uomo, che di nome faceva Simone, gli disse se gli andava un altro giro, però nella sua macchina. Marco accettò. Andarono verso l'auto e intravide nella stessa altri quattro uomini,chiese quindi a Simone cosa aveva intenzione di fare. Simone gli rispose, qualsiasi cosa, ormai non puoi tirarti indietro. I 4 uomini era tutti come Simone, e per lo più attivi. Quando Marco e Simone sono arrivati vicino la macchina. Simone disse che il divertimento stava per iniziare. Marco cercò qualche scusa per evitare di fare un'orgia li in mezzo, con la paura di essere visti. Uno degli uomini, Matteo gli disse di stare tranquillo, l'altro gli mise una mano sul culo, ed esclamò che la troia aveva un bel culetto. Marco divenne tutto rosso alla parola troia, decise che doveva finirla qui. Voleva andarsene. I 4 però lo preserò e lo inginocchiarono. Matteo disse ora succhi cagna, che dobbiamo svuotarci. Marco non potette opporre resistenza e si ritrovò circondato da quattro cazzoni, uno più duro, grande e bello dell'altro. Capì che quello che stava per succedere gli sarebbe piaciuto. Allora prese il primo cazzo e incominciò a succhiarlo e proseguì con gli altri. Dopo 10 minuti tra un cazzo e l'altro, era completamente sfinito, la sua bocca era stanchissima. Ma la cosa per lui era molto eccitante, pensare che quattro tori, in abiti eleganti si stavano divertendo con lui, non glielo faceva mai abbassare. Dopo un po lo alzarono, e gli dissero che si sarebbero spostati in un posto più comodo e sicuro. Dietro all'autogrill c'era una stradina, nascosta che portava in una via secondaria di una città, dove abitavano i 4. Andarono a casa di Giovanni, e incominciò lì il vero divertimento. In camera da letto, uno di loro era sdraiati, Marco doveva succhiarlo, altri due erano dietro e a turno lo scopavano, l'ultimo, che poi era Simone, aveva deciso di giocare con il suo cazzo, incominciadolo a segare con i piedi. Marco non capiva più niente. Ma quello che stava succedendo gli stava piacendo. I due che lo stavano scopando erano selvaggi, dei veri tori. Uno di loro lo prese per i capelli, e incominciò ad aumentare il ritmo. Il buco del culo di Marco era in fiamme. Ma allo stesso tempo anche la bocca, stava spompinando quei cazzi da un'ora. Il sentirsi urlare, troia, cagna, puttanella gli piaceva molto. L'essere al centro di 4 tori, gli stava piacendo. Dopo 5 minuti si alzarono tutti. Marco è disteso sul pavimento. I 4 incominciano a giocare con il suo corpo, con i loro piedi. Piedi enormi, che Marco stava dignitosamente leccando. A turno ognuno di loro si faceva leccare il buco del culo. Dopo 5 minuti Matteo glielo mise nel culo, e dopo un po' anche Simone. Stava avendo una doppia penetrazione e gli stava piacendo molto. Giovanni e Lorenzo si alternavano con la bocca. Ad un certo punto, Marco venne inondato sia nel culo, sia in bocca, lungo la schiena e sul petto. Aveva il loro latte caldo su tutto il corpo, sia dentro che fuori. Era diventato il loro sborrinatoio. Lui stava godendo, aveva un cazzo di pietra. Dopo mezz'ora venne accompagnato all'autogrill e una volta da solo nella sua macchina si sparò un segone mai fatto prima. La sua sborra inondò tutto il volante. Infine cacciò la lingua e se la leccò.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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