Gay & Bisex
Io, Marco e l'altro
di gio56
04.06.2021 |
1.994 |
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"Era da un paio di settimane che per impegni diversi non riuscivamo ad incontrarci, ma con Marco ci capitava spesso di chattare nella solita chat che ci aveva..."
Era da un paio di settimane che per impegni diversi non riuscivamo ad incontrarci, ma con Marco ci capitava spesso di chattare nella solita chat che ci aveva fatto conoscere.- Weee, bello, sempre qua ti trovo, ma stai beccando qualcuno almeno?
- Macché, mi risponde, qui ci sono tanti stronzi bidonisti, e poi vogliono tutti il cazzo… mi sa che tu sei stato una vera botta di culo trovarti qua…
Con Marco si chattava qualche minuto, mi scriveva dei suoi desideri, io dei miei, qualche porcata e poi lo lasciavo per tornare al lavoro, visto che spesso entravo in chat per cazzeggiare e staccare qualche minuto.
Ad un certo punto mi dice: “ricordi che l’ultima volta ti avevo detto che avevo avuto un’idea al riguardo che voglio assolutamente il tuo bel cazzo mi svergini dietro?”
- Ah, si certo, ma non mi hai più detto nulla, lo sai che lo farò volentieri, anche se preferisco goderti in bocca, solo che voglio farlo al sicuro, tra quattro mura ed un bagno, altrimenti non mi sento a mio agio.
- Certo Giovanni, vale anche per me stare in una situazione tranquilla, almeno in questa esperienza che desidero tanto… ti posso chiamare?
- Se lo fai adesso, sono solo, possiamo parlare qualche minuto, dai…
- Pronto? Sono io, ciao Giovanni, è bello sentirti e poi ti devo spiegare e sulla chat, sarebbe lunga e rischierei di non esprimermi bene… sai, ho un amico che abita in una casetta al mare, gli ho parlato di noi e della mia voglia di essere sverginato dal tuo bel cazzo….
- MA DAVVERO, SEI IMPAZZITO, MA CHI È, MI HAI MICA SPUTTANATO??
- Stai calmo, tranquillo, lui è Lino un amico Amico con l’A maiuscola, mi fido ciecamente…
- Marco, lo sai che io sono sposato e lei non sa nulla di questo mio vizietto, non posso rischiare… cosa gli hai detto a questo Lino?
- Tranquillo Giovanni, davvero, non hai nulla di cui preoccuparti… Lino lo conosco da tempo, è un tipo molto riservato, poi è solo, vedovo e ha una figlia che vive lontano, sai lo aiuto a mantenere efficiente la villetta, la settimana scorsa gli ho rifatto l’impianto elettrico.
- Vabbè, ma cosa c’entra adesso sto Lino con noi, cosa gli hai detto? Ma tu gli fai i lavoretti in casa e lui li fa a te i lavoretti, ehhh???
- Beh, no, cioè si, qualcosina l’abbiamo fatta, lo succhiato un po’ ma non gli si rizza più ha subito un’operazione alla prostata, adesso è impotente, mi fa un po’ schifo avere sto cosino moscio in bocca, ma sai, poverino non si capacita che non riesce più ad avere erezioni, ha voluto provare ed io ci sono stato solo perché speravo che gli si rizzasse ma invece…
- Ok ok, quindi ora?
- Nulla, ha detto che se vogliamo possiamo andare da lui per scopare, che dici, ci stai?
- Mmmm, non lo so, non sono abituato ad avere un’altra persona che mi guarda mentre scopo…. Dai fammici pensare, ti faccio sapere. Adesso devo andare. Ciao
- Ok, ricordati che è sicuro e che il mio culo si sta bagnando solo a pensare di avere il tuo cazzone dentro di me, dai, non mi deludere…
Chiudo la telefonata e mi rendo conto che comunque l’idea di sverginare Marco, entrare in quel bel culo liscio che sembra da femmina, mi ha eccitato un pochino ed ho un certo movimento negli slip…quasi quasi, che mi frega di sto Lino, accetto… Dopo un paio di ore, in pausa pranzo, mi collego in chat, quasi certo di trovarlo online, ed infatti è quello che succede… gli comunico la mia decisione positiva e lo avviso che sarebbe stato possibile incontrarsi il giorno dopo nel primo pomeriggio.
Non mi dilungo a scrivere la gioia e l’eccitazione di Marco che mi richiama, avendo avuto il mio permesso e mi sommerge di belle parole per ringraziarmi di aver accettato la proposta.
Il giorno dopo, subito dopo pranzo, mi lavo per bene e mi reco al paese di Marco che mi aspetta puntuale al luogo convenuto e da li ci rechiamo al mare, alla villetta di Lino che incontriamo, dopo pochi minuti.
Presentazioni di rito, ci fa accomodare al piano di sopra, in soggiorno, quattro chiacchere per trovare un modo di rompere il ghiaccio e poi Lino si lancia in una serie di complimenti verso Marco sottolineando il fatto che è una persona speciale e soprattutto sano!
- Si, lo so che è vergine, gli dico, e lo aprirò io volentieri…(grande sorriso di tutti e tre in particolar modo del troione che si mordicchia il labbro inferiore…mi guarda e si inginocchia e come al solito, quando ha il viso vicino alla mia patta, inizia a strofinarcisi sopra. Il mio sensibile cazzo non si fa attendere a far sentire che apprezza, iniziando a reagire e ad accogliere il sangue che lo gonfia. Con una mano gli spingo la testa verso di me, poi allento la spinta per dargli modo di fargli slacciare la cintura e farmi tirare giù pantaloni e slip in un solo colpo. Il cazzo a quel punto gli svetta davanti al viso, chiude gli occhi che stavano brillando, lo prende con una mano e si butta con le labbra sull’asta che bacia in tutta la sua lunghezza, fino ad iniziare a leccarlo e poi, la cappella tra le labbra e succhiarlo con una certa foga. Faccio in tempo, prima di chiudere gli occhi per godere del magnifico pompino, a vedere Lino che guarda con una certa ammirazione le manovre dell’amico. Marco era completamente assorto nel venerare lo scettro che ormai era al massimo del suo fulgore e che era sottoposto ad un trattamento con i fiocchi, stentavo ormai al trattenermi di riempirgli la bocca di sperma e glielo faccio capire. Si ferma, lo toglie a malincuore dalle sue fauci golose e guardandomi, quasi a scusarsi, mi dice: - se sborravi ti si ammosciava…e addio al cazzo nel culo.
Così dicendo si abbassa i pantaloni, si gira e sculettando, si piega appoggiandosi ad una sedia. Non ho saputo resistere e sciafff, gli mollo una manata sulla chiappa destra e gli dico che ormai è diventata una brava troia! Gli palpo le chiappe, due belle, tonde chiare e lisce chiappe che sembrano di una donna e poi con le mani, ogniuna su una parte, le allontano mettendo i evidenza lo stretto buco che mi accingo ad allargare con il cazzo.
- Ti prego, fai piano, si raccomanda Marco…
Ormai io non lo sento neanche, sono eccitatissimo ed ho il timore di sborrare prima ancora di sverginarlo, timore che mi aumenta quando, mentre sto indossando il preservativo, Lino allunga la sua mano e me lo stringe… sono costretto a spostargli la mano, forse deludendo qualche sua aspettativa, ma la mia eccitazione era tale che stavo già sborrando con il cervello…
Lino si allontana da me e si porta dalla parte della testa di Marco e si toglie completamente i pantaloni che già aveva abbassato prima, mentre si accarezzava il cazzetto moscio, durante il pompino che Marco mi stava facendo…
Mi avvicino con la cappella al buco tenendo il solco largo con le mani, mi accorgo che tutto intorno è molto umido e gli chiedo cos’è che sembra bagnato. Mi dice che si è preparato, mettendo dell’abbondante crema… anche dentro… a quel punto appoggio la punta ed inizio a pressare, lentamente, molto lentamente, ma appena la cappella sembra aver superato il primo centimetro, scivolo dentro di botto, tanto che Marco lancia un urlo che mi fa spaventare
- Scusami, non mi sembrava di spingere così forte… e stavo quasi per uscire ma mi tranquillizza e mi dice di non muovermi e così mi blocco e mi godo quel momento…mi sembrava di essere entrato con il cazzo in un panetto di burro caldo, davvero la sensazione era bellissima e mi metteva in serio rischio di godere…
- Dai, muovi pure, non sento più dolore, mi dice Marco mentre lui stesso sembra scodinzolare…e mmmmm, sospira e mugola come una troia che sta godendo.
- Troiona, l’appello e sciaff, sciaffff, gli mollo due manate in breve sequenza sulla chiappa destra e inizio a tirarmi indietro fino quasi a far uscire la cappella e poi di nuovo dentro di colpo e consueto mugolio di Marco che ripeteva ad ogni mio affondo, ormai ad un ritmo più sostenuto.
Lino intanto, che era davanti prova a strusciare il suo cazzetto sulle labbra di Marco che neanche perde un secondo e lo fa sparire tra le labbra con ingordigia. Io lo martello nel culo ormai a ritmo sostenuto e Lino gli trattiene la testa per evitare che i contraccolpi delle mie martellate gli facesse scivolare fuori la sua pellecchia che comunque, in quei brevi momenti che la intravedo uscire si vede bene che è ancora flaccida.
Non ce la faccio più a trattenermi e chiedo a Marco se posso sborrargli dentro o posso uscire e sborrargli altrove.
- Lo voglio sentire sul culo, ti prego, sborrami sulle chiappe, mmmm e sputa letteralmente il cazzetto di Lino che adesso s’incanta a guardare la mia manovra
- Siiii troione, ti faccio sentire la mia crema calda… esco, tolgo il preservativo e due colpi di mano e gli scarico un fiotto denso e bianco sulla schiena, poi un altro sulle chiappe, altri due sul buchetto che si è richiuso, qualche altro schizzo che non so più dov’è andato, visto che chiudo gli occhi e godo, godo godo…
- Mmmm che bello, mi hai reso troia completa e felice mi dice Marco, mentre si gira e mi lecca quel po’ di sperma che è rimasto sul cazzo e gli accarezzo i capelli…
Da quel giorno, ci siamo incontrati molte altre volte a casa di Lino che ormai si limitava solo a guardarci, poi con Marco abbiamo incontrato un altro suo amico, a casa sua, Giuseppe. Era un tipo robusto ed aveva i modi un po’ burberi, lo trattava un po’ come slave, ma a Marco andava bene così. Ci siamo incontrati un paio di volte, Giuseppe aveva un cazzo molto grosso, penso il doppio del mio ma era davvero corto, tant'è che non riuscivo a capire come facesse ad entrare nel culo di Marco, comunque lo faceva mentre a me lo succhiava per poi darci il cambio.
Giuseppe, mi fece sapere poi Marco, gli chiese se ero disponibile a metterglielo nel didietro, disse che gli era piaciuto molto vedere il mio cazzo e voleva provarlo… per me era troppo far godere due troie, non potevo farcela e poi quel tipo non mi piaceva affatto con i suoi modi di fare. Gli dissi di no e da allora non ci ha più invitati a casa sua…poco male!
Da li a poco Marco partì con una ditta che prendeva appalti al nord e non l’ho più visto… ogni tanto ci scambiamo degli sms, ci siamo anche sentiti in qualche suo breve periodo di vacanza a casa, ma non siamo più riusciti ad incontrarci…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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