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Gay & Bisex

Il pigiama party (parte prima)


di Tomnelli
19.12.2024    |    13    |    0 6.0
"Le mani iniziarono a sondare i corpi, alcune sotto il pigiama, altre che toccavano i pantaloni..."
Era appena passato Natale e avevo ancora un po’ di giorni di ferie. Non avevo organizzato davvero nulla, se non i soliti pranzi e cene con la famiglia. Il giorno di Natale, mentre ero intento ad annoiarmi parecchio guardando la tv con i nipoti, mi manda un messaggio su Telegram Andrea, un vecchio amico ed ex compagno di scuola: con lui feci le mie prime scoperte bisessuali, di cui conservo un ricordo molto piacevole. Mi chiede se per caso ero libero i prossimi giorni dopo Santo Stefano. Gli dissi che non avevo ancora programmato nulla. Lui rispose che aveva organizzato una minigita in montagna a Pinzolo. I suoi avevano una casa lì e gli avevano chiesto se poteva andare lui a dare un’occhiata, visto che non andavano da qualche mese. Così aveva chiamato qualche suo amico e mi chiese se volevo unirmi a loro. Dapprima tentennai, non conoscevo nessuno di loro e temevo di annoiarmi abbastanza, ma poi accettai. Così il 27 mattina venne Andrea sotto casa a prendermi con la macchina. Quando arrivò vidi che l’auto aveva già altri tre passeggeri, dei ragazzi di cui non sapevo nulla. Ci presentammo e poi partimmo tutti e 5. Io mi misi davanti e così riuscii a chiacchierare con Andrea. Dallo specchietto retrovisore vidi che i tre parlavano in modo molto intimo, si vedeva che si conoscevano da molto. Io ero abbastanza incuriosito dalla vicenda, non riuscendo a capire come mai aveva pensato a me a una gita del genere. Avevo avuto una mezza idea, ma l’avevo scacciata dalla testa. Lui era uno dei pochi che sapeva i miei gusti sessuali, perciò vedendo i tre ragazzi dietro avevo pensato a cose legate al sesso, ma mi sembrava piuttosto strano. Così dopo un paio d’ore di macchina arrivammo a Pinzolo. La casa dei genitori di Andrea era davvero bella, molto confortevole. Siccome nevicava un po’, per non sporcare il parquet ci togliemmo subito le scarpe e io, amante dei piedi, vidi delle calze natalizie indossate dai ragazzi, e la cosa mi eccitò non poco. Visto che la casa era grande c’erano quattro camere da letto, io presi una delle quattro stanze e posai lo zaino. Io e Andrea poi andammo a fare la spesa, così visto che eravamo soli, chiesi chi fossero quei tre ragazzi e dove li aveva conosciuti. Lui mi disse semplicemente che erano amici di suo fratello, li aveva conosciuti a casa e gli erano piaciuti. La cosa non mi convinceva del tutto, però accettai la sua spiegazione. Fatta un po’ di spesa rientrammo e vidi che i ragazzi si erano già messi molto comodi, praticamente in pigiama. Erano molto spigliati, anche troppo per i miei gusti, ma in fondo simpatici e decisamente carini. Uno di loro ci chiese perché non ci mettevamo comodi anche noi, così andammo nelle nostre stanze a metterci il pigiama. C’erano molti cuscini, tappeti e un paio di divani molto comodi, da allungare le gambe. Così mangiammo qualche cosa e guardammo un po’ di tv. Era già quasi sera e nessuno di noi aveva molta voglia di uscire. Io mi misi seduto vicino a uno dei tre ragazzi. Mentre guardavamo un po’ di tv lui inziò a parlarmi, a chiedere cosa stavo facendo in quel periodo, e intanto vidi che una sua mano leggermente mi carezzava una gamba. Era molto carino e la cosa stava destando un certo interesse. Poi iniziò a guardarmi negli occhi, io vidi il suo sguardo e si avvicinò lentamente dandomi un bacio morbidissimo. Andrea mi guardò e sorrise. “Non hai ancora capito?” mi chiese. Io lì per lì dissi di no. “E’ da un po’ che ti stiamo tenendo d’occhio su Instagram”, mi disse, “so che ti piacciono i ragazzi giovani e loro volevano conoscerti più da vicino, così eccoci qua.” Adesso capì tutto: era stato un invito studiato ad arte. Io all’inizio rimasi un po’ stupito, ma poi uno alla volta gli altri due ragazzi si avvicinarono e iniziarono a baciarmi. Poi Andrea arrivò anche lui e furono baci tra tutti e 5. La serata stava per diventare molto calda. Dopo i baci, iniziammo a toccarci. Le mani iniziarono a sondare i corpi, alcune sotto il pigiama, altre che toccavano i pantaloni. Mentre continuavamo a baciarci i piselli iniziarono ad allungarsi. Uno dei tre mi fece scendere il pantalone e le mutande e iniziò a leccarmi il pisello. Con la lingua mi esplorava la cappella per poi leccarmi l’asta e poi prenderlo con la bocca pompandolo. Io nella foga tolsi i pantaloni a un altro ragazzo, guardai il pisello e lo succhiai dolcemente. Dopo alcuni minuti l’aria si era fatta davvero pesante. Iniziammo a spogliarci in salotto e io chiesi se potevano tenersi i calzini, che la cosa mi eccitava molto. Loro accettarono senza fare domande e iniziammo una pompa a 5, ognuno di noi pompava un altro. Io stavo già quasi per venire, lo dissi a voce alta, seguito da un coro di anche io…così venimmo nel giro di qualche minuto. I 5 piselli esplosero di crema. Era da un bel po’ che non godevo così. Ma la serata non era ancora terminata.

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