Gay & Bisex
Il Conte Draculo e la Trans Silvana
di ArchieCooper
22.03.2023 |
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"La marmaglia poco a poco inizia a prendere forma e oh, quale orrore..."
Questo racconto va letto con accento inglese.Era una calda estate inglese quando io e il mio futuro cognato Lord Byron ci recammo nella campagna di Birmingham per rivedere finalmente il nostro amico, il conte Draculo. Il conte Draculo era stato via sei anni esplorando l’est-Europa. La sua ultima lettera ci avvisava del suo ritorno e di una felice sorpresa: sua moglie! Draculo aveva sposata una donna dell’est, la Trans Silvana, che diceva essere di modi cortesi e gentili e possedeva ricche proprietà sparse per la regione dei Carpazi.
Per quanto riguarda me io avrei sposato la sorella di Lord Byron il mese prossimo, la bellissima Minna. Purtroppo non era potuta venire con noi per badare al suo pudding che rischiava di sciogliersi, così io e Lord Byron ci eravamo avviati da soli per rivedere il nostro amico. Devo dire che ci fu molta tensione durante il viaggio in carrozza. Lord Byron era scapolo e l’attesa del matrimonio era snervante per me. Così spesso io e mio cognato ci trovavamo a compiere pratiche che potrebbero essere definite omosessuali quali titillarci a vicenda i capezzoli o succhiare i rispettivi alluci. Queste goliardie da gentlemen però spesso ci trascinavano in una strana condizione d’imbarazzo quando ci trovavamo da soli e senza avere nulla di cui parlare.
Arrivati alla tenuta di campagna vi era solo un altro ospite, il tedesco Cum Helsing. Un pellegrino diceva di essere. Era un signore di circa sessant’anni con capelli e barba lunghi e che indossava abiti di pelle vergognosamente sdruciti.
“Che tipo quel Cum Helsing. Non mi dispiacerebbe stantuffargli il piffero!” mi confidò Lord Byron una volta sistemati in camera mentre era intento a titillarmi i capezzoli.
“Sei un vero sporcaccione, Lord Byron!” risposi prima di ficcarmi il suo bel piede in bocca. Nonostante le nostre peculiari abitudini da uomini inglesi dormimmo in camere separate. L’ultima cosa che volevo era finire col corrompere l’orifizio di mio cognato prima ancora di quello di sua sorella.
Con grande gioia il nostro amico arrivò la mattina dopo. Lo trovammo veramente strano. Il suo viso nonostante gli anni di assenza non aveva mezza ruga in più, sembrava addirittura ringiovanito. Faceva spavento invece il suo pallore e le scure occhiaie che circondavano i grandi occhi verdi.
Sua moglie era un donnone di due metri, anch’essa mortalmente pallida, le spalle larghe e una vergognosa scollatura a mostrare un prosperoso seno che sbucava fuori dal vestito nero. Un’alta acconciatura di capelli scurissimi si ergeva dalla sua testa, un velo di mistero le era conferito dall’altrettanto misterioso velo di ombra della barba sul viso.
“Io ezzere la Tranz Silvana!” si presentò col suo forte accento fornendomi una stretta della sua mano nodosa e ricoperta di peli.
Pasteggiamo con della torta di anguilla ricordando i bei vecchi tempi quando senza impegni ci divertivamo gaiamente con la caccia alla volpe e giocando a bridge. La Trans Silvana non proferì parola, spostando gli occhi da uno all’altro membro del gruppo sorseggiava il suo bicchiere di vino rosso.
La notte accadde una cosa alquanto strana. Non riuscendo a dormire per l’eccitazione e il formicolio alle parti basse che mi avevano regalato la giornata passai tutta la notte a masturbarmi, finchè alla finestra non vidi l’inaspettabile. Il mio amico, il conte Draculo, camminava in verticale lungo le pareti dell’edificio, ma lo faceva in maniera alquanto bizzarra. Eseguiva delle mosse di vouging! La duck-walk, le piroette con le mani, i digging. Sino ad arrivare alla finestra di Lord Byron...
La mattina dopo Lord Byron a colazione aveva un colorito alquanto pallido e l’aria spaesata. Rifiutò il pasticcio di anguilla a colazione e preferì ingozzarsi di salsicce imburrate. Mentre mangiava aveva gli occhi spiritati e un filino di bava alla bocca. Rimase tutto il tempo a guardare in direzione del mio pacco.
Il mio amico conte Draculo al contrario sembrava in piena forma. Aveva un leggero rossore sulle gote. Vispo come non mai propose una parita a criquet e stravinse. Nel pomeriggio un altro fatto strano mi destò sospetto. Durante una riflessiva passeggiata nei boschi trovai la Trans Silvana intenta a pisciare in piedi contro un albero. Scappai via sperando di non essere visto.
La sera mi addormentai di un sonno beato... finchè una fitta nebbia filtrò nella stanza e mi svegliai con Lord Byron ai piedi del mio letto.
“Lord Byron, per dindirindina cosa ci fate qui?”
Mi guardava fisso negli occhi e mi sentivo come ipnotizzato. Lord Byron tira via il lenzuolo e scopre la mia umilissima erezione. Si china e bacia il mio randello, vezzeggiandolo e carezzandolo. Mi afferro alle lenzuola per i brividi provocatimi dalle sue affettuosità. Con la lingua scende ai coglioni e prende a ciucciarmeli.
Oh, povera Minna. Se solo avessi avuto le forze di reagire. La sua abile bocca inumidiva e succhiava i miei testicoli, i baffi solleticavano l’asta del mio membro. A un certo punto a bocca aperta si dirige verso la mia rossa cappella pulsante e proprio in quel momento fa irruzione in camera Cum Helsing.
Lord Byron si gira verso di lui e soffia, io ritorno in me e mi tiro su i calzoni.
“E’ un succhiacazzi!” urla Cum Helsing. “Bisogna impalarlo!”
“Nel cuore?” chiedo in preda alle vertigini.
“No, coglione. Nel culo!” esclama strappandosi i vestiti e rivelando una montagna di muscoli da bodybuilder.
Tira fuori dalla sua patta un arnese di trenta centimetri e largo quanto la corona della regina per poi fiondarlo fra le chiappe di Lord Byron.
Scappo via terrorizzato e mi fiondo in giardino. Fortuna volle, almeno credevo fosse fortuna, che trovai la Trans Silvana di spalle nella notte.
“Trans Silvana!” urlai. “Trans Silvana, aiuto! Lord Byron si è trasformato in un ciucciacazzi!”
La Trans Silvana si gira. Dal vestito emerge un fallo grande quanto quasi quello di Cum Helsing. Ha in mano una piccola anfora.
“Niente può fermare arrivo di male su terra!” esclama. “Rito ezere ormai compiuto! Bwahahahah!”
Deglutisco. Proprio in quel momento arriva il conte Draculo sempre facendo vouging. Scatarra una boccata di sperma nell’anfora che inizia a emanare luce.
“Sono riuscito a succhiare Cum Helsing!” sorride perfido il mio amico. “Ne aveva abbastanza per permetterci di ultimare il maleficio.”
Credo di stare per svenire.
La Trans Silvana alza l’anfora in aria. “Io t’invoco ezere immondo! Regina di tutti i mali, regna sulla Terra!”
Detto questo lancia l’anfora per terra che si spacca e libera una massa di sperma luccicante che quasi mi abbaglia gli occhi. La marmaglia poco a poco inizia a prendere forma e oh, quale orrore. Una creatura mostruosa, bionda, con gli occhi da demone e le labbra fine emerge dalla massa di sperma.
“Io sono Giorgia” sibila il troll.
Cinque anni di morte e dolore seguirono.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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