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I 2 camionisti


di HoBoccaVelluto
27.04.2014    |    31.688    |    10 9.6
"-"Giulio, che fai rimani li vieni a vedere!"..."
Come dimenticare quella sera di mercoledì 29 agosto 1990, come tutti i mercoledì andavo in un bar locale con altri amici appassionati di baracchino, ma quella sera ancora estiva avevo voglia di qualcosa di diverso delle solite chiacchiere di baracchini, amplificatori, antenne e QSO.
Fu così che mentre percorrevo una strada che scorre parallela all'autostrada, sentii un camionista che chiedeva informazioni via radio per arrivare ad una ditta.
Presi in mano il microfono del mio baracchino e mi offrii di aiutarlo ad arrivare alla ditta, che guarda caso era proprio sulla mia strada.
Tramite il baracchino gli dissi che lo aspettavo all'uscita del casello, allora avevo una delta con l'antenna del baracchino a centro tetto, lui mi disse che aveva un volvo bianco.
Arrivai al posto stabilito proprio mentre lui saliva sullo svincolo che lo portava al casello per pagare il pedaggio.
Ferma il camion dietro l'auto, e scende un uomo sulla quarantina pantaloncini e canottiera.
-"Ciao, piacere Giulio", gli dissi stringendogli la mano.
-"Piacere mio Giulio, io sono Tonino".
-"Pronti, se mi segui ti porto fino alla ditta, non è molto distante".
-"Grazie, un attimo solo faccio un piccolo bisognino e ti seguo".
Io salii in auto, e non mancai di spiare dallo specchietto, cercavo di riuscire a vedere qualcosina, ma vidi poco, insomma potevo solo fantasticare, ripartimmo, qualche breve chiacchera via radio e dopo pochi minuti eravamo già alla ditta, la stessa si trovava su una strada a fondo chiuso, a sinistra la ditta e a destra campagna.
Parcheggiammo a bordo strada, scesi e gli dissi:
-"Eccoci arrivati, questa è la ditta".
-"Grazie, come posso sdebitarmi lo vuoi un caffè?".
-"Un caffè?, ma non ci sono bar qua", avrei voluto qualcosa d'altro.
-"Non ti preoccupare, lo preparo io", aprì lo sportello destro, prese il fornellino e la caffettiera, la bottiglia d'acqua e il caffè era sul fuoco.
Mentre il caffè era sul fuoco, Tonino guardava la campagna, era coltivata a granturco e mi disse:
-"Chissà che belle pannocchie in questo campo", mentre lo diceva si toccava il suo pacco.
Il caffè era pronto, ed era pure ottimo, quando la tazzina fu vuota, prese una bottiglia e mi disse:
-"Dai dobbiamo lavare le tazzine".
-"Certo la vuoi lavare con la grappa?"
-"Mi riscalda un po'"
-"Siamo a fine agosto, non fa freddo", non feci in tempo a finire la frase che aveva versato la grappa nella tazzina che stavo usando, e Tonino a quel punto si spogliò la canottiera, aveva la pelle abbronzata poco pelo sul petto, ma 2 bei capezzoli che avrei gustato volentieri.
Tonino bevve tutto di un fiato, poi si avviò verso la fine del camion e si mise ad urinare guardando un po' il campo di granturco, e pure verso di me, finito di urinare senza rimettere a posto il suo uccello si portò a metà camion dove c'era una tanica e se lo lavò con l'acqua, lo rimise nei pantaloni e si riavvicinò.
-"Vedo che non ti scalda la grappa, ne vuoi ancora un goccetto?".
-"No, grazie, va bene così".
-"Ma non mi sembra, sei ancora freddo".
-"Andiamo a vedere se c'è qualche pannocchia già pronta", e si diresse verso il campo.
Io restai un attimo imbambolato.
-"Giulio, che fai rimani li vieni a vedere!".
Entrai nel campo e trovai Tonino con il suo cazzo fuori dai pantaloni.
-"Guarda, è pieno di pannocchie".
Piegai le ginocchia e cominciai a leccare il suo cazzo, piano piano prendeva sempre più vigore.
-"Lo sapevo che ti piaceva, avevo visto che mi guardavi con curiosità quando urinavo".
Le mie mani si erano posizionate sui suoi fianchi, mentre la mia bocca continuava a sollazzare quel bel cazzo.
Mentre continuavo a pompare Tonino, sentii arrivare un altro camion, che si fermava a bordo strada, non mi preoccupai, era già l'imbrunire e il granturco ci nascondeva da occhi indiscreti, ma ad un tratto dalla strada sentii una voce.
-"Tonino, Tonino ci sei?".
Smisi di leccare il cazzo, ma Tonino mi disse:
-"Continua, è un mio amico non temere".
-"Tonino, Tonino!".
-"Giuseppe, vieni sono qua nel campo".
-"E che ci fai nel campo? Dove sei?".
- "Vieni, ho la pannocchia nel forno, vieni diritto al camion".
Smisi di pompare Tonino, ma lui mi rispinse il suo cazzo nella mia bocca.
-"Eccoti qua, possibile che stai sempre ad infornare tu?".
-"Dai Giuseppe, è un bel forno caldo".
E subito pure Giuseppe si abbassò la cerniera e fece uscire la sua pannocchia, 2 cazzi davanti alla mia bocca, non volevo fare torto a nessuno e leccavo prima l'uno e poi l'altro.
Ad un certo punto Tonino mi mise a pecora e mi slacciò i pantaloni, poi mi spogliò la maglietta, facendo arrabbiare Giuseppe che dovette togliere per un attimo la mia bocca.
Tonino si rimette ancora davanti a me e la mia lingua va a cercare il suo uccello, ad un tratto mi mette in bocca le sue dita, io le lecco per bene, quando sono ben insalivate, si sposta mi abbassa gli slip, e con le dita va a cercare il mio buchetto, e me le infila piano piano.
-"Hai un bel buchetto". mi dice.
Io non posso rispondere, Giuseppe mi tiene la mani sulla testa, e muove il suo cazzo nella mia bocca.
Ad un certo punto Tonino, toglie le dita e appoggia la sua cappella, e con un colpo la fa entrare.
-"Fai a piano Tonino, gli hai dato un colpo che pure le palle sono entrate in bocca".
-"Scusa Giuseppe, ma ha un buchetto come il burro".
-"Si, sei sempre il solito, io arrivo sempre dopo quando ormai la frittata è fatta".
-"Dai Giuseppe, non lamentarti, guarda come si stringe, tra poco te lo faccio provare".
Infatti poco dopo Tonino lasciò il posto a Giuseppe, lui fu più delicato nella penetrazione, e quando faceva uscire il suo cazzo dal mio buchetto, lo teneva allargato con le dita, Tonino continuava a farsi pompare, intanto mi schiacciava i capezzoli provocandomi un piacere immenso.
Dopo una mezzoretta i miei 2 camionisti si rimisero davanti alla mia bocca, io leccavo le loro cappelle mentre si masturbavano, il primo a sborrare fu Giuseppe e subito dopo pure Tonino, avevo la faccia piena di sperma, e continuavo a ripulire quei 2 cazzi con la lingua, li avevo soddisfatti e spompati al massimo.
Mi rivestì un poco e uscii per ultimo dal campo, i miei 2 camionisti si stavano lavando, mi lavai pure io con la tanica che aveva portato Giuseppe, Tonino riprese il fornellino e rimise di nuovo il caffè sul fuoco.
-"Dovrei viaggiare più spesso con te Tonino, c'è sempre da divertirsi", disse Giuseppe
-"Sono stato fortunato stasera ho trovato una bella troietta".
-"Quando vi capita di passare di nuovo, ci ritroviamo", gli dissi io.
Ripresi la strada di casa, era stata una bella serata la prima e l'ultima volta che ho trovato 2 camionisti affiatati tra di loro, mi è ricapito di incontrare ancora un paio di volte sia Tonino che Giuseppe, ma sempre singolarmente.

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