Gay & Bisex
Dopo il mare - secondo tempo
di 23e69love
11.07.2023 |
1.170 |
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"Uscendo ha richiuso la porta ed io sono rimasto completamente al buio: per qualche secondo ho temuto di finire in cronaca nera..."
In realtà non siamo andati in cabina: mi ha fatto salire nel vano di carico e mi ha detto di aspettare li. Uscendo ha richiuso la porta ed io sono rimasto completamente al buio: per qualche secondo ho temuto di finire in cronaca nera. Poi si è accesa una lucetta, sai quelle tartarughe che si usano anche nei corridoi delle cantine. Sarà che ero rimasto al buio completo ma quella seppur fioca luce illuminava tutto: il vano era quasi vuoto, solo qualche scatolone fissato con delle corde ad una parete, poi corde e cinghie come quelle delle tapparelle e corde elastiche come quelle che si usavano una volta per fissare i bagagli sui portapacchi delle automobili. Un po' di teli e coperte sparse e, questo mi colpì, un materasso gonfiabile, di quelli che a volte si vedono nelle pubblicità in tv. Mi sedetti sul materasso e lo trovai ben gonfio, mi ci sdraiai e lo trovai accogliente: ne troppo rigido, nè troppo morbido. Non so cosa mi scattò in testa ma mi spogliai nudo, cercai uno straccio decente per bendarmi e mi feci trovare così con il culo all'aria e le gambe divaricate.
Mille pensieri, mille timori, il cuore mi batteva a mille non so se per la paura o per l'eccitazione, ma una sola chiara determinazione: quella notte avrei fatto cose che mai avevo fatto, sarei stata la cagna di due camionisti sconosciuti.
Non so quanto tempo sia trascorso, cominciavo anche ad avere qualche dubbio su quel che stavo per fare, quando finalmente sentii aprire il portello.
Dai rumori immaginavo che stessero salendo, con il cuore in gola: poi si accorsero di me ed uno esclamò: "oh oh!" mentre l'altro fischiava di ammirazione. Il mio uccello cominciò ad inturgidirsi, la situazione mi eccitava e questo fece scomparire all'improvviso ogni remora, ogni dubbio.
Sentii i loro passi avvicinarsi mentre si dicevano qualcosa in una lingua straniera: poi sentii i passi separarsi ed avvicinarsi a me uno da un lato ed uno dall'altro. A quel punto avevo il cazzo durissimo, schiacciato sul materasso dal mio peso, feci qualche movimento per cercare di trovargli una posizione ma mi arrivarono due sonori schiaffoni sulle chiappe.
Tom (ho assegnato a loro dei nomi di fantasia anche perché quelli veri non li ho mai saputi) disse a Joseph: "Che ti avevo detto? Guarda che culetto! E dovresti provare la bocca!"
Mi girarono, non si erano ancora resi conto che mi ero bendato ma notarono la mia erezione. Joseph disse qualcosa e Tom rispose: "Non ti preoccupare, mi ci diverto io. Guarda la troietta si è anche bendata!".
Non capivo più niente, avevo perso ogni riferimento spaziale e temporale: capivo solo che avevo una gran voglia di cazzo! Ed anche che qualcuno ciucciasse il mio!
Cercavo di capire cosa stesse succedendo, udivo qualche rumore ma dentro quella scatola metallica tutto suonava strano: ecco questo lo ho capito, sembra uno straccio caduto in terra, o forse una maglietta...si staranno spogliando? Rumore di un tappo, di una scatola...e un odore, un profumo...già sentito...le salviette umide...si staranno pulendo...avrei voluto sbendarmi, alzarmi e prenderli per i piselli e trascinarli sul materasso ma questa situazione era troppo eccitante.
Di nuovo passi: qualcuno si è seduto sul materasso, alla mia sinistra, sono tutto un fremito...sobbalzo! Una mano mi ha sfiorato il torace, ci riprova, prima si appoggia e poi comincia a scorrere su e giù per il mio petto avvicinandosi sempre più al capezzolo.
Sento sedersi anche alla mia destra, stavolta si è seduto facendo toccare i nostri corpi.
I sensi sono all'infinito, qualunque tocco è fremito e sobbalzi.
L'altra mano è arrivata al capezzolo e comincia a solleticato, dall'altro lato un altra mano scende lentamente verso il mio pube ed arriva a sfiorare il cazzo sempre più duro. Sento anche qualcosa sfiorare l'altro capezzolo ma non sono dita: è una lingua birichina che ci gioca: avido di goduria tiro fuori la mia lingua, mi lecco le labbra, la roteo in aria come a cercare qualcosa e dal capezzolo sento salire fino al collo, sul mento e finalmente la sua lingua mi riempie la bocca aggrovigliandosi con la mia lingua. Dall'altro capezzolo sento salire qualcosa: non è la mano ma neanche la lingua: anche questo sale sul petto, sul collo, sul mento...mi bussa in faccia: la lingua si ritira, lasciandomi a bocca aperta ma non faccio in tempo a capire che subito qualche altra cosa mi riempie la bocca: era una cappella che sembrava enorme e subito dopo mi ha spinto in gola tutto il cazzo. Ho avuto qualche secondo di convulsione lo ho tirato fuori ma poi ho ripreso a succhiarlo lentamente, succhiavo la cappella e leccavo l'asta fino giù allo scroto, fino alle palle a separarle con la lingua per poi ingoiare e ciucciare una per volta, mi manda in estasi. Con le mani non sapevo cosa fare, in quest'intreccio di corpi che quasi mi impedivano i movimenti. E qui un altro attacco di follia: in preda ad un atracco di sesso ho detto: "Legatemi ed abusate di me!" Un attimo di silenzio, un breve scambio di poche parole, un cazzo che mi ritorna in bocca e sento tirarmi un braccio che viene legato, e poi l'altro.
Quindi ora mi ritrovo nel cassone di un tir, con 2 camionisti stranieri sconosciuti, nudo su un materasso, bendato e con le braccia stese e legate. E con voglia di essere scopato fino al midollo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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