Gay & Bisex
A volte basta un’ora


20.07.2024 |
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"Ci sono giornate in cui la voglia di voler fare del sano e buon sesso è a livelli altissimi, e diciamo che spesso quello che manca è la sincronizzazione in..."
Ci sono giornate in cui la voglia di voler fare del sano e buon sesso è a livelli altissimi, e diciamo che spesso quello che manca è la sincronizzazione in cui accadono o non accadono gli incontri. Essendo io un ragazzo bisex diciamo che ho la doppia scelta, e potrei essere avvantaggiato ma invece a volte capita che si desidera sempre qualcosa che non si ha… Una mattina, ricevetti un messaggio dal mio capo che avevo 3 ore abbondanti libere nel pomeriggio in quanto degli appuntamenti che avrei dovuto fare erano saltati; era una di quelle giornate in cui mi sentivo particolarmente voglioso di conoscere sessualmente un uomo, sapendo quindi di questo grande spacco scrivo veloce un last su questo sito… diciamo che ricevo qualche messaggio interessante, ma purtroppo non essendo ospitale non si concludeva nulla… tranne che con uno, lo chiamerò Emanuele (anche se il suo nome è un altro), che dopo le classiche domande rompighiaccio arrivammo a chiederci dove vedersi, ed ecco qua, pensai subito, ora salta di nuovo tutto, in effetti nessuno dei due era ospitale, ma Emanuele non si lasciò certo spaventare da questa cosa, in effetti lui si descriveva come dominante ed ottimo conduttore del rapporto… e fu cosi che capito le nostre intenzioni di volersi vedere propose di incontrarsi fuori il parcheggio di un centro commerciale, che poi ci avrebbe pensato lui. Mi dirigo all’appuntamento nell’orario accordato e già a due minuti dell’incontro mi arrivò un suo messaggio per chiedermi dov’ero, risposi che a momenti ero là… dato il traffico arrivo con qualche minuto di ritardo, scendo dalla macchina e non vedo nessuno, o meglio c’era qualche uomo fuori nel parcheggio, ma speravo non fosse nessuno di loro Emanuele, e per fortuna giusto il tempo di guardarmi intorno e scoraggiarmi mi sento suonare da un auto che fa cenno di avvicinarmi, mi chiama per nome, mi accosto e gli chiedo se fosse Emanuele; era lui, e che fortuna avevo avuto, un uomo sui 45/50 anni fisico tonico, sposato (avendo la fede al dito), uno sguardo da chi sa il fatto suo e soprattutto un profumo di uomo in quell’auto che era qualcosa da mandare in estasi. Salii a lato passeggero e lui si incamminò, non sapevo dove stesse andando, ma mi fidai, arrivò in una strada abbastanza isolata da tutto dove c’erano molti alberi che tra loro sembravano creare una serie di box auto, al riparo da sguardi e auto si mise tra due di questi alberi e spense la macchina… io non amo molto farlo all’aria aperta, però l’intraprendenza di Emanuele andava premiata! Gli poggiai la mano su una gamba, e in un istante mi trovai la sua lingua nella mia bocca… mi diede un bacio passionale di un’intensità assurda, io mentre continuava a baciarmi tra bocca e collo spostai la mano dalla gamba alla patta del pantalone, e tastai il suo cazzo, era davvero notevole quello che stavo per avere, ed in effetti proprio per il poco tempo a disposizione, iniziai subito la mia sessione… abbassamo il sediolino, lo feci rilassare e gli slacciai pantaloni e lasciai scenderli giù con i boxer… quello che avevo toccato potevo solo minimamente immaginarlo, mi ritrovai un cazzo bello, ma bello davvero, era di dimensioni perfette, sarà stato un 19/20cm doppio, una lieve peluria d’accompagnamento, profumava di uomo, mi fiondai come meglio potetti e mi lavorai quel cazzo alla perfezione, succhiavo, leccavo, scendevo prima lentamente fino alla gola, e poi aumentavo il ritmo, mi aiutavo segandolo di tanto in tanto, e ci mettevo un po’ di saliva su mentre uscivo, poi passavo alle palle e ricominciavo a pompare di nuovo, più sentivo ansimare più ci prendevo gusto, fin quando non sento Emanuele prendere qualcosa dalla taschino dello specchietto, mi fa vedere il preservativo, io annuisco, e mi dice però che mi vuole scopare con me a 90 appoggiato nei sedili dietro col culo fuori la portiera e lui fuori dall’auto in piedi, il tempo quindi di metterci in posizione che sento una lingua bagnarmi come una fontana, mi stava leccando il culo come se lo stesse scopando, sentivo la sua lingua e le sue dita aprirmi il buco dolcemente, stavo godendo come non mai, e all’improvviso sento che avvicina il suo cazzo, sento spingere lentamente, premetto che sento sempre un po’ di dolore solitamente, ma in questa occasione nonostante la notevole dote, ho avvertito tutto il suo cazzo dentro senza che avvertissi quella solita sensazione di bruciore, Emanuele era lì dentro di me e con movimenti sempre più forti, in crescendo mi stava fottendo alla grande, lo sentivo godere e mi diceva che avendo io il buchetto stretto non sarebbe resistito ancora molto, al che gli dissi di continuare così perché stavo per venire io… il tempo di dirlo schizzai a terra l’auto, Emanuele si spostò pensando avessi colpito le sue scarpe o la sua auto, invece ero stato preciso ed avevo colpito a terra, gli presi il cazzo in mano e ultimai con lui, gli sfilai il profilattico e lo segai e pompai fin quando non arrivò, mi colpì con il suo sperma sopra la maglia, ed ironizzai dicendo era tutto perfetto ma il finale con la maglia di sperma potevamo evitarlo! Ci ricomponemmo e rientrammo al parcheggio, ci siamo ripromessi di risentirci, e soprattutto lui starà sempre attento ai miei last minute del sito!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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