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Coppia in crisi


di masterfill
04.05.2024    |    6.893    |    5 9.2
"Io guardavo con rispettosa discrezione mentre la signora, con un'espressione tesa sul viso, cominciava ad alzarsi dalla sedia..."
Salve a tutti è un pò che non pubblico i miei racconti, ma oggi vi volevo raccontare di qualcosa successami tempo fà.
Fui contattato da una coppia di miei lettori accaniti che mi pregava di potermi parlare in video conferenza per parlare della mia esperienza come Master e Dominatore, non era la prima volta che venivo contattato da qualche lettore, e ho trovato sempre utile anche per i miei racconti confrontarmi, quindi sebbene il volerlo fare in video conferenza fosse un pò strano accettai e rimanemmo d'accordo per un videocall tramite skype.
Il Giorno della video conferenza avevo messo gli ultimi appuntamenti per le 19, sono un medico in modo tale da poter rientrare a casa cenare farmi una doccia e dedicarmi ai miei lettori alle 22.30 come da accordi con tutta calma!
Erano le 22.30 puntuali quando aprii skype e dopo alcuni minuti ecco che mi arriva il messaggio "siamo pronti e tu?"
risposi " si anche io"
Avviamo la video chiamata e all'apertura della cam vidi c'era una coppia che pareva danzare al ritmo delle proprie esistenze, il marito, un uomo di cinquant'anni, con i lineamenti segnati dal tempo e qualche chilo di troppo che si posava lievemente sulle sue spalle, emanava un pò di nervosismo aveva un attaccatura dei capelli alta diciamo così :-) ed una mascherina a coprire il viso
Accanto a lui, la moglie, una donna di quarantotto anni, aveva un'aria più riservata, quasi smorzata. I tratti del viso, pur non mancando di eleganza, sembravano celare un segreto, una storia vissuta nell'ombra dei giorni. La sua figura, leggermente scialba e poco curata, tradiva una trascuratezza che forse nascondeva il peso di responsabilità non sempre visibili agli occhi esterni.
Aveva dei capelli castano rossicci e degli occhi azzurri dietro l'altra mascherina.
Chiesi il motivo delle mascherine
lo con un imbarazzo evidente mi risposerò che si vergognavano e preferivano così
io dissi loro che mi sembrava strano ma se la cosa gli era di conforto nessun problema.
Il marito, con le mani intrecciate sulle ginocchia, guardava fisso il pavimento, mentre la moglie si mordeva il labbro inferiore con un'espressione tesa.

Allora dissi con gentilezza,
"Io sono Masterfill in cosa posso esservi di aiuto?"

La coppia si scambiò uno sguardo carico di significato prima che il marito prendesse fiato e cominciasse a parlare. "È come se fossimo arrivati a un bivio," disse con voce sommessa. "La nostra vita di tutti i giorni è diventata una routine senza fine, e l'intimità tra noi sembra essersi persa lungo la strada."

La moglie annuì, aggiungendo con un filo di voce: "Ci siamo ritrovati ad evitare i confronti, a nascondere i nostri veri sentimenti. E quando siamo insieme, sembra che ci sia un vuoto, come se qualcosa mancasse."

Io ascoltavo attentamente, cercando di cogliere ogni sfumatura del loro racconto. "Capisco," dissi con calma. "E credete che questo bivio vi porti a dover scegliere tra cambiare o lasciarvi?"

La coppia si scambiò uno sguardo di complicità prima che il marito rispondesse. "Sì, esattamente. Non siamo sicuri se abbiamo ancora la forza di lottare per riaccendere la passione che una volta abbiamo condiviso, o se è più saggio per entrambi seguire strade diverse."

"Allora Il primo passo è riconoscere che ci sono dei problemi," dissi con fare saggio. "Ma questo non significa che sia la fine. Insieme possiamo esplorare le vostre dinamiche, individuare le radici dei vostri disagi e trovare modi per superarli. La strada non sarà facile, ma con impegno e comprensione, potreste ritrovare quel legame che vi unisce."

La coppia si guardò negli occhi, un barlume di speranza accendendosi nei loro cuori. Forse non era ancora la fine del loro viaggio insieme. Forse, con l'aiuto del Master e un po' di coraggio, potevano ancora trovare la strada per ricongiungersi e riscoprire l'amore che li aveva uniti in primo luogo.
Poi con fare calmo aggiunsi io posso mettere il pepe che vi manca da un pò e farvi riscoprire la passione perduta, ma sapete che sono un Master e questo siginifica che vi posso insegnare un percorso di Dominazione/sottomissione ma per fare ciò ci vuole la vostra completa disponibilità a mettersi in gioco siete pronti per questo?
i due si lanciarono l'ennesimo sguardo e poi dopo un breve cenno della testa risposero siamo pronti a tutto !
ok bene rispossi io allora io posso insegnare a lei a diventare una perfetta schiava e a lui a seguirla appoggiarla e domarla in questa scelta siete pronti per questo?
entrami annuirono sempre con un leggero imbarazzo ma con una luce nuova negli occhi
Allora verifichiamo subito Simona ,questo era il nome della signora, comincia a spogliarti e vediamo come sei fatta.
Lei si blocco arrossi e iniziò a balbettare qualche scusa
Così io con fare deciso dissi non sono qui per perdere tempo se volete il mio aiuto dovete seguirmi senza discutere quindi se volete che vi aiuti fate ciò che vi dico altrimenti è stato un piacere ma la nostra conoscenza si chiude qui.

io guardavo con rispettosa discrezione mentre la signora, con un'espressione tesa sul viso, cominciava ad alzarsi dalla sedia. L'atmosfera nello studio sembrava impregnata di un'aria carica di emozioni, mentre lei, con un certo imbarazzo ma anche una determinazione silenziosa, si preparava a fare un gesto di grande vulnerabilità.

Con movimenti lenti e misurati, la signora si alzò in piedi, stringendo le mani sui fianchi mentre fissava il pavimento con intensità. Le dita tremanti si avvicinarono al primo bottone del suo vestito, le cui cerniere sembravano racchiudere non solo il tessuto, ma anche i segreti e le insicurezze della sua anima.

io osservavo con attenzione, conscio del significato profondo di quel gesto. Era molto di più che uno spogliarsi di abiti; era un atto di fiducia, un'apertura verso la vulnerabilità, un invito alla comprensione.

Uno dopo l'altro, i bottoni cedettero sotto le dita agili della signora, rivelando la pelle pallida e delicata che giaceva al di sotto. Il tessuto cadde lentamente, come se volesse trattenere quel momento di rivelazione, fino a quando finalmente, con un respiro profondo e un'esitazione palpabile nell'aria, la signora svelò la sua biancheria intima.

io non potéi fare a meno di notare il suo sguardo, un misto di vergogna e coraggio, di paura e speranza. Era un momento intimo, un momento in cui le barriere si abbassavano e le maschere cadevano, lasciando spazio alla verità nuda e cruda.

E così, nel silenzio carico di significati dello studio, la signora rimase in biancheria intima, vulnerabile ma anche forte, pronta ad affrontare i demoni del passato e a abbracciare il futuro con rinnovato coraggio. E Io, con rispetto e compassione, mi preparai ad accompagnarla lungo il difficile cammino della guarigione e della rinascita.

Indossava una biancherai di cotone bianca abbastanza scialba e per nulla sexy lei si fermò come se la cosa potesse finire lì.
allora io le intimai cosa stiamo aspettando? ho detto di spogliarti completamente

Con una grazia fragile ma determinata, la signora continuò il suo gesto di rivelazione. Con mano ferma, si portò alle spalle e cominciò a sbottonare il reggiseno, il cuore battendo forte nel petto mentre il tessuto cedeva sotto le sue dita. io con rispetto e sensibilità, manteneva lo sguardo calmo, pronto a offrire supporto senza giudizio.

Uno ad uno, i ganci si staccarono, rivelando un seno piccolo e leggermente cadente, segnato dal passare degli anni ma ancora intriso di una bellezza delicata e autentica. Il reggiseno cadde con un sospiro silenzioso, e la signora, con un misto di pudore e audacia, si trovò ora con il petto scoperto, vulnerabile ma anche liberata da ogni artificio.
Le areole erano abbastanza grandi e rosee ed in mezzo svettavano due capezzoli irti e duri che denunciavano si l'imbarazzo ma sicuramente l'eccitazione della donna, era un seno segnato dalle due gravidanze con relativi allattamenti di cui mi avrebbero parlato in seguito

Poi, con un'esitazione palpabile nell'aria, le sue mani si mossero verso l'orlo dello slip. Con un movimento lento e controllato, lo abbassò finché non rivelò il suo sesso, lasciato al naturale, senza artifici o decorazioni il pelo tradiva l'eccitazione si intravedeva un luccicore tra i peli sintomo di quanto fosse bagnata. La nudità della sua forma femminile, imperfetta ma autentica, emanava un'aura di bellezza cruda e senza tempo.

La signora rimase lì, completamente nuda, con il respiro sospeso e il cuore pieno di una miscela di emozioni. Era un momento di totale esposizione, ma anche di liberazione, in cui si abbandonava a se stessa e si mostrava per ciò che era veramente.

Con voce calma ma carica di sostegno, dissi alla signora che la sua bellezza risiedeva non solo nel suo corpo, ma anche nella sua forza interiore e nella sua capacità di affrontare la verità con coraggio.

E così, nella quiete serena dello studio, la signora rimase nuda, ma anche più intera e completa che mai, pronta ad affrontare il percorso di crescita e rinascita che l'attendeva.

Il marito accanto a lei non riusciva a nascondere una potente erezione dovuta al fatto di avere sua moglie di solito così puritana e chiusa completamente nuda accanto a se sotto lo sguardo attento di uno sconosiuto mai si sarebbe aspettato da lei un cosa del genere senza poi troppe lamentele!


P.S. ditemi se volete leggere il resto e se volete contattarmi scrivetemi [email protected]
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