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Un angelo caduto in fondo!


di Membro VIP di Annunci69.it Cisco78
07.08.2024    |    176    |    0 8.0
"Ha iniziato a pompare e leccare in maniera divina e io continuavo a chiedermi se sognavo o ero desto..."
Il sabato mattina, di solito non lavoro,  quel giorno vengo chiamato da un amico impresario per occuparmi di alcuni appartamenti in città. Mi disse di andare con suo figlio Gianni, che è idraulico: aveva bisogno di infilare alcuni impianti. Alle 8 sono a casa sua, prendiamo un furgone con il permesso per la città e andiamo. Parcheggiamo e saliamo in un futuro bed and breakfast, adesso cantiere, con calcinacci e polvere ovunque.

Ci mettiamo al lavoro con impegno, anche perché mi faccio pagare caro, ma garantisco un ottimo rendimento a fine giornata. Ad un certo punto la sonda entra in una stanza con la porta chiusa. lo, senza riflettere, entro e mi metto ad ascoltare i rumori della somma nel muro. D'un tratto mi giro e vedo un meraviglioso culo a mandolino, degno di un film del Maestro Tinto Brass. Risvegliandomi dal sogno, mi accorgo che il sedere apparteneva a una ragazza che mi stava gridando qualcosa di incomprensibile. Inizio subito a scusarmi in un inglese maccheronico, e lei inizia a calmarsi dicendo che l'avevo spaventata perché dormiva. Sentito il trambusto, Gianni arriva sulla porta e osserva la scena. Ci scusiamo e ce ne andiamo, sbirciando una tettina che era uscita da sotto il lenzuolo che lei aveva usato per coprirsi. Realizzato che dovevamo entrare in camera per finire dei lavori, le chiediamo se si può rivestire. Lei chiede cinque minuti.

Nel frattempo, dico a Gianni che mi doveva avvertire che il cantiere era abitato. Lui fa cenno di sì con la testa e inizia a commentare la scena: una bionda da urlo di circa 20 anni che dormiva li, venuta dalla Svezia per sfondare alla Fashion Week di Lucca, roba da sogno! Finito di infilare l'impianto, facciamo la conta su chi doveva rientrare in stanza dalla ragazza a finire: vinco io. Busso alla porta e lei mi fa capire che posso entrare. Imbarazzato, le chiedo il nome.

• Freja! - risponde.
- Scuse me for the trambust, you were sleeping? - Yes I do! But don't worry for me! Work, don't worry!

Inizio a controllare l'impianto e ogni tanto sbircio la meravigliosa creatura nella stanza con me: aveva un vestitino trasparente che lasciava intravedere la biancheria intima, gambe interminabili e un seno acerbo con capezzolini che puntavano il cielo. Una ragazza irraggiungibile normalmente, di quelle che tutti, comprese le donne, si girano a guardare ma nessuno approccia perché sarebbe fiato sprecato. Ma un momento, vedo che attraverso il telefonino anche lei sbircia me... vuoi vedere che la situazione l'ha intrigata?

Continuo a muovermi con professionalità e ogni tanto provo a lanciare dei sorrisi, lei ricambia. Mi decido ad avvicinarmi e le chiedo cosa facesse a Lucca, e lei, con fare un po' timido, mi spiega il suo lavoro. Iniziamo una conversazione abbastanza complessa per il mio grado di inglese. Mi dico che, considerandola irraggiungibile, forse nessuno parla con lei... e quindi ci provo. Parto con le lodi, nonostante fossero scontate, frasi come: "Sei bellissima!" e "Hai degli occhi stupendi...". Stavo cadendo nel banale, ma vedo che lei sorride e io mi avvicino. Lei non si scansa, e provo a baciarla: labbra di velluto, pelle di seta, capelli finissimi e impalpabili. Mi domando se fosse stato un angelo caduto. Nell'abbraccio, i nostri corpi si uniscono e sento subito la pressione dei bottoncini dei capezzoli contro di me. Scendo con le mani verso il basso e palpo quell'opera d'arte che era il suo sedere, sodo e duro come il marmo. Questo mi scatenò un'erezione come mai avevo avuto: pensavo che il cazzo mi dovesse esplodere. Il mio istinto primordiale di fronte a un cosi bell'esemplare era uno: accoppiarsi come se non ci fosse un domani.
Sono andato fuori di testa, lei era la mia droga e io non resistevo più. Mi sono spogliato strappando quasi i vestiti e lei si è soffermata un attimo a guardare la mia virtù, fino a che lo ha affondato nella gola come se fosse un numero di magia. Ha iniziato a pompare e leccare in maniera divina e io continuavo a chiedermi se sognavo o ero desto.
Adesso toccava a me, la presi di peso e la misi sul letto  scoprii lentamente il vestitino come si scarta un cioccolatno prezioso che ti vuoi gustare con calma, vidi la luce nel momento in cui volo il perizomino e apparve quella dolce patatina appena  ventenne... decisi che non potevo ammirarla molto, il frutto andava colto, altrimenti sarei venuto troppo presto. La misi a pecorina in modo da ammirare il suo bel culo, introdussi lentamente il mio cazzo fino a sprofondare finché e giù finché ce n'era... iniziai a pomparla duramente come si pompa una vecchia troia, e lei godeva come una matta, dopo un po mi chiese se potevo mettere pure le palle... una richiesta che non avevo mai sentito, detto fatto, lentamente misi i testicoli in figa, questa mossa mi fece guadagnare due o tre cm e lei godeva ancora di più. La cosa mi fece impazzire e non ci vidi più, venimmo insieme contemporaneamente.
Appena ripreso dalla foga mi giro e vedo Gianni che si spara una sega... e la troietta che corre subito a succhiare il nettare fuoriuscito...
Non mi feci pagare da Gianni quella volta!

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