La fisioterapista

Giovanni aveva avuto un incidente sulle piste da sci e si era reso necessario un intervento chirurgico ad un ginocchio, risolto tutto per il meglio. Tempo dopo, per lui, si rendeva necessario un ciclo di sedute di fisioterapia per riattivare la mobilità dell’arto.
Maura, la giovane fisioterapista, lavorava in quel centro da poco tempo. Già dalla prima seduta gli sguardi tra i due non erano quelli tipici che intercorrono tra medico e assistito, avevano quel qualcosa di misto tra malizioso e curioso…
Giovanni aveva recuperato del tutto la mobilità e mancavano poche sedute, un paio, alla fine del ciclo.
Dato che le sedute duravano circa un’ora e che lo stato di salute recuperata di Giovanni lo consentiva, le ultime due sedute Giovanni e Maura hanno potuto chiacchierare di più e conoscersi meglio. Entrambi single da poco, entrambi fisicamente belli e non in cerca di relazioni stabili ma semplicemente di emozioni, si accordarono per vedersi fuori dal centro fisioterapico per una serata insieme: un aperitivo e una cena.
Giovanni passa a prendere Maura all’ora stabilita e, insieme, vanno in centro per un aperitivo. Poi Maura dice a Giovanni di preferire andare a casa sua piuttosto che al ristorante: aveva già qualcosa pronto da mangiare e poi sarebbero stati più tranquilli. Giovanni accetta l’invitante proposta.
Una volta a casa, Maura dice a Giovanni di accomodarsi che lei sarebbe tornata subito. Pochi minuti Maura torna e dice a Giovanni di accomodarsi sul divano con lei. I due, appena vicini sul divano, si guardano e scatta un intenso bacio, le mani di Giovanni sui fianchi di Maura la accarezzano… si infilano sotto la maglia andando a stuzzicare il seno… una mano su di un seno e l’altra ad accarezzare l’ombelico… un dito nell’ombelico…
Maura si alza, si sfila maglia e gonna restando davanti a Giovanni in mutandine e reggiseno. Giovanni la guarda e le bacia l’ombelico, leccandolo teneramente… Maura si toglie il reggiseno e si siede sulle gambe di Giovanni che, quasi incredulo sugli sviluppi della serata, porta la sua bocca al seno di Maura, leccando i turgidi capezzoli. Una mano di Giovanni era sul seno di Maura, l’altra tra le gambe, a contatto con le mutandine ormai umide di Maura.
Poco dopo Maura si alza e guarda Giovanni dicendogli: «Me le sfili tu?». Una richiesta inaspettata, audace ma allo stesso tempo dolce, alla quale Giovanni non risponde, ma guardandola, porta la sua bocca alla zona pubica baciandola… «Non ancora Maura, non ancora…» dice Giovanni «siediti bene qui a fianco con le gambe aperte, prima ti voglio leccare attraverso le mutandine». A questo punto la lingua di Giovanni passa a leccare tra le gambe Maura, su quella porzione di tessuto ormai bagnatissimo…
Qualche minuto, poi Giovanni sfila le mutandine a Maura… passa a leccarla direttamente sulla pelle della delicatissima passerina, belissima… Giovanni si sofferma un momento a guardarla e a baciarla, prima di riprendere a masturbarla leccandola…
Giovanni si alza e si spoglia anche lui: fino a quel momento si era dedicato solo a lei e non si era ancora spogliato.
Maura lo guarda e, senza dire nulla, porta una mano e la bocca al pene di Giovanni iniziando un tenero lavoretto di bocca: la mano teneva il pene muovendo pianissimo su e giù mentre la lingua “danzava” delicatissima intorno alla cappella… Leccatine all’apparenza timide ma terribilmente eccitanti, così tento che in pochissimo tempo portano Giovanni all’orgasmo.
Giovanni porta ancora la bocca alla bellissima e profumatissima passerina di Maura. «Sai Maura» le sussurra all’orecchio Giovanni «la tua è davvero belissima… lasciatela leccare ancora…»
Maura si accomoda e invita Giovanni a dissetarsi del suo nettare abbondante… ma con una variante: anche lei aveva ancora “sete”.
Si spostarono sul più comodo letto per un 69… Poi dormirono insieme, abbracciati. I due “sigle incalliti” che cercavano solo divertimento sono fidanzati ormai da cinque anni, convivono da tre e spesso ricordano quella serata al ristorante “saltata” per un cambiamento di programma…