tre... numero perfetto

Non è una novità: nei precedenti racconti ho già espresso il mio interesse verso “l’altra metà del cielo nel paese del sol levante”… in parole più semplici “adoro le donne orientali”.
Dopo qualche incontro con una ragazza cinese conosciuta in un bar dove lavora come cameriera, ecco nascere un’amicizia particolare con lei…
Qualche visita a casa sua, qualche scambio di “emozioni” e qualche incontro “molto” piccante…
L’ultimo, avvenuto qualche settimana fa, è stato molto coinvolgente e caldo.
Dopo esserci sentiti al telefono un appuntamento: «Vieni a trovarmi? Ho un certo…. Prurito proprio lì…». Certo non me lo faccio dire due volte e vado da lei.
Apre la porta di casa e la solita atmosfera di penombra, riscaldata da lanterne cinesi di carta di riso rossa contribuivano a rendere molto eccitante l’incontro. Lei, bellissima come sempre, aveva i capelli che di solito porta legati e raccolti, sciolti sulla spalle ed indossava una vestaglietta corta rossa con disegni neri.
I piedi erano scalzi e le gambe nude: una meravigliosa visione…
Entro nella sua camera da letto: anche qui una lanterna rossa appesa al soffitto come lampadario, luci soffuse, una dolcissima musica appena percepibile e profumo di incenso: ero in Paradiso? No… o almeno non ancora…
Ci spogliamo a vicenda, prima lei spoglia me e poi io procedo in modo molto lento a spogliare lei.
Nudi ci stendiamo sul suo letto, e la sua mano si porta al mio… “giocattolo”, un dolcissimo ma deciso movimento “su e giù” mi provoca sensazioni meravigliose: mi sorride, si raccoglie i capelli dietro la nuca e si porta col la lingua verso la punta del “suo” giochino: lo lecca lentamente, lentamente, sempre più lenta… si ferma con la lingua proprio sopra e… ad un tratto lo fa sparire nella sua bocca, massaggiando i testicoli con una mano e tenendolo con l’altra, mentre la bocca e la lingua si davano da fare.
Lei era carponi sul letto, quindi per me era molto agevole accarezzare il suo lato B mentre era intenta a regalarmi quella delizia. La accarezzavo dietro ed avevo una certa tentazione: inizio a puntare un dito contro il suo buchino: lei era ancor intenta a leccare quando raggiungo l’orgasmo nella sua bocca… nello stesso momento le spingo un dito nel buchetto stretto : lei mugola, apre la bocca e geme… «ancora… mi piace… continua».
Continuo con il dito nel suo buchetto quando lei si sposta e mi dice di chiudere gli occhi che «oggi c’è sorpresa bella per te».
Chiudo gli occhi, lei si alza dal letto e si allontana… Si riavvicina al letto, riprende in mano il “giochino”, lo bacia e sussurra «anche per te sorpresa». Si riallontana, apre la porta della camera ed esce.
Poco dopo sento nell’altra stanza parlare in cinese: un’altra voce femminile..
Si apre la porta: «Ecco qui sorpresa: apri pure occhi… lei mia amica vuole anche lei giocare un po’».
Non credo alle mie orecchie e nemmeno ai miei occhi: ma eccole entrambe nude sul letto.
L’amica porta la mano alla sua passerina chiedendomi se fosse vero che adoro leccarla.
Le sorrido, faccio cenno di si con la testa e per risponderle la bacio nell’interno coscia, per portarmi poi con la lingua sulla sua dolcissima fessura, profumata ed umida.
Mentre leccavo lei, l’altra cinesina era impegnata con la mano a deliziarmi con un “tenero su e giù” che non riesco a controllare a lungo. Un bel 69 con l’amica della prima cinese porta ad un orgasmo simultaneo e reciproco. Una bella leccatina dolcissima ad entrambe e poi…. in tre si gioca meglio!
Eccomi tra loro, distese nel letto: lecco un capezzolo ad una mentre l’altra mi massaggia con una mano il “giochino” poi… entrambe con la lingua su di “lui”. Ecco che una di loro si stacca, si parlano, una sorride e… eccola seduta a cavalcioni di “lui” e l’altra con la passerina aperta, seduta sulla mia bocca.
La lingua entra in lei mentre un dito le entra nell’altro buchetto, lei geme mentre l’amica mi cavalca…
Arrivo al culmine del piacere e…. eccomi in Paradiso.