Lui & Lei
L'uccello vola dal culo di Paolo alla passerina della mamma
di violettaselvaggia
17.08.2014 |
18.691 |
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"Ci ricomponiamo supini tenendoci per mano..."
Un altro Paolo nella mia vita. Tutto come con il precedente. All’uscita dal nostro solito locale “per solo uomini che cercano uomini” Paolo mi propone di concludere la serata nella sua casa al mare per fare sesso: “E’ tanto che non ci concediamo una notte tutta per noi. Ho visto come guardavi quel ragazzo nel locale. Te lo mangiavi con gli occhi. Io non ti piaccio più?” Rassicuro Paolo che lui mi piace sempre e comunque e accetto l’invito. Prima di avviarci verso il mare una puntatina in farmacia notturna per rifornirci di preservativi. Noi il sesso lo facciamo protetto.Paolo pigia sull’acceleratore: “non vedo l’ora di arrivare. Ti voglio dentro di me.” Lo stimolo: “anche io ho tanta voglia di sentirti mio”. Paolo mi fa una confessione: “mia madre lo sa che noi due facciamo sesso. Ha rovistato fra le mie cose e ha visto la foto che ci siamo scattata a Rimini che ci riprende nudi, tu sei sopra di me.” “Come ha reagito?” “Meglio te che un altro. Lo sai che ti vuol bene. Sai, sotto sotto penso che ti scoperebbe anche.” A volte Paolo è talmente franco nel dire ciò che pensa che diventa cinico. “Ma che dici, tua madre è una santa donna.” “Sarà ma è pur sempre una donna ancora piacente e che ha voglia di godere. Si, son sicuro se si presenta l’occasione andrete a letto. Non mi dispiacerebbe.”
Penso alla madre di Paolo e il cazzo mi si ingrossa di colpo. Succedeva così anche con dona Francesca, la madre dell’altro Paolo. Con donna Emilia mi piacerebbe fare una esperienza. E’ affascinante anche se over 50. Fisico snello, cosce lunghe e affusolate, viso illuminato da uno sguardo sensuale, borse sotto i suoi occhioni neri, bocca desiderabile con labbra che invitano al succhio, Quando le ammiro penso a cosa proverei se si poggiassero sul mio pene per baciarlo. Per non parlare del seno e del culo alto. Paolo ha la stessa forma di bocca e per questo i suoi pompini e i suoi baci mi fanno impazzire. Penso queste cose e non mi accorgo che siamo alla villa di Paolo. Scendiamo e subito nella stanza da letto. Ancora vestiti iniziamo a baciarci e slinguettarci. Paolo, dicevo, bacia divinamente. Nel suo fare sesso diventa una “donna fatale” tutta libidine. Gli tasto il pene. Paolo non è dotatissimo ma è proprio la dimensione contenuta del suo pisello che mi fa godere quando me lo spinge nel buchetto. E’ ingrossato anche il suo. Ci spogliamo. Nudi nella penombra l’uno difronte all’altro. Paolo si avvicina, mi attrae a se. I nostri corpi si toccano. A me piace poggiare il pene sul suo. Gli e lo scapocchio, scapocchio il mio e le due cappelle baganate di umore si “baciano”. Ci accarezziamo in ogni parte del corpo. Paolo mi porta sul letto. Lo ha voluto matrimoniale per noi due. Paolo mi è sempre stato fedele considerandomi –come spesso mi dice- il suo uomo per sempre. Tempo fa mi confidò:”se dovessi avere una relazione con una donna stai certo non ti escluderei dai miei rapporti sessuali. Chi mi vuole bene deve volerne anche a te. Chi mi vuole a letto deve accettare anche te.” Sino ad oggi comunque questa eventualità non c’è stata. Devo ammetterlo, e Paolo lo sa e sopporta, io sono meno fedele.
Inizia Paolo a lavorare di bocca. Mi posiziona a gambe piegate, cosce allargate e giù di bocca a giocare il pene e leccarmi il culetto con la punta della lingua. E’ un approccio alla penetrazione. Il mio pene scoppia dalla voglia di sborrare. “Paolo, sono vicino.” Lui con abilità allunga lamano sul comodino, prende il preservativo e mi incapuccia la mazza con molta delicatezza. Si posiziona alla pecorina, è la posizione da lui preferita perché, dice, così lo prende tutto dentro. Il buchetto di Paolo è tutto mio. Metto un po’ di saliva sull’orifizio e gli e lo lecco. Gli piace. Gli tolgo la mano dal suo cazzo e lo accarezza con la mia. Lecco il culo e masturbo l’uccellino di Paolo. Si lamenta: “dammelo dentro, non farmi aspettare ancora.” “Si Paolo, ti sfondo.” “Si, si, inculami forte.” Paolo è stretto devo forzare per entrare. Gli infilo il cazzo. Dieci minuti di colpi e sborro nel serbatoio. Paolo mi sborra nella mano con cui lo masturbavo. Mi chiede: “versati il tuo nettare sul petto e sulla peluria del pube, lo voglio leccare.”
Eseguo l’ordine e Paolo inizia a leccare. Ci ricomponiamo supini tenendoci per mano. Ogni tanto le nostre bocce fameliche si cercano e ci slinguettiamo. Appena Paolo avrà ingrossato il cazzo toccherà a lui penetrare il mio culetto. Lo fa divinamente e mi porta ad avere un orgasmo indescrivibile. In attesa Paolo, sorride e pensa a voce alta: “se ci sorprendesse mia madre?” “Non dirlo neppure per ischerzo”. Purtroppo Paolo ha avuto il “sesto senso”. La signora Emilia ci ha sorpreso. Vi racconterò il seguito. E’ meraviglioso scopare con uno partner come Paolo dove tutto è delicatezza, passione senza violenza. [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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