Lui & Lei
L'alba del nuovo giorno
di alcazar63
13.04.2021 |
254 |
4
"La mano sinistra accoglie a coppa il tuo morbido seno..."
L’alba del nuovo giorno ci ha trovati ancora abbracciati, nudi ed esausti dopo una notte d’amore.Esausti ma non ancora appagati…
Dalla finestra che getta la sua vista al mare entra il bagliore del sole che sta per sorgere a est. Entrano i primi canti degli uccelli che si risvegliano. Entra il profumo dei pini mescolato all’odore del vento marino.
Anch’io mi risveglio. Immediatamente, sfiorando la tua mano con la mia, percepisco la tua presenza accanto a me e mi rendo conto della dolce realtà che ho vissuto; tante volte solo sognata..
Le mie braccia ti stanno cingendo, a contatto del mio petto sento la pelle liscia e profumata della tua schiena, il tuo collo e la tua nuca a portata delle mie labbra che la sfiora.
La mano sinistra accoglie a coppa il tuo morbido seno. La destra è insinuata tra le tue cosce e protegge il tuo fiore di passione.
Sento i miei sensi accendersi di nuovo e la mia passione cresce fra le tue tonde e morbide natiche.
Tu continui a dormire, tuttavia dopo il primo bacio sul collo, sento aumentare il calore del tuo corpo. Lo percepisco col palmo della mia mano sinistra che stringe delicatamente il tuo seno. Lo percepisco con le dita della mano destra che colgono una stilla di piacere, come una goccia di rugiada, affacciarsi dai petali del tuo fiore.
Intingo la punta del mio dito medio in essa e delicatamente mi apro la via nella porta del tuo paradiso.
La percorro tutta e raggiungo il tuo centro, lo sfioro delicatamente con la punta del mio dito umettata, ne disegno il contorno alla sua base, più e più volte.
Il tuo respiro si fa più profondo, la tua pelle più calda, brucia ormai.
Con le natiche ti avvicini di più a me per cogliere la mia eccitazione ormai incontenibile, forse la percepisci ancora dentro di te come durante la notte appena vissuta, forse la desideri ancora.
Il tuo respiro diventa suono, diventa musica. Sei come un prezioso strumento ed io il tuo musicista. Ad ogni mio sfiorarti una nota, una serie di note a creare una musica, presto un poema.
Con le mani guidi le mie, dirigi il ritmo del mio suonare.
Il tuo volto si gira dolcemente verso di me per cercare il bacio tanto atteso: buongiorno amore mio.
Le tue labbra aperte sono affamate di me.
Anche le labbra del tuo fiore sono ora aperte, con un dito lo esploro, poi con due, la mia mano è ormai completamente bagnata. Non posso più attendere, ho sete, ho sete di te!
Mi stacco dall’abbraccio e mi muovo sul letto, tu giri il tuo corpo verso di me e me lo offri, mi vedi eccitato.
Non voglio ancora raggiungere l’arcobaleno, prima tu.
Percorro quindi il tuo corpo supino con le mie mani, seguite dalle mie labbra e dalla mia lingua vogliosa.
Le tue labbra, il tuo collo, il tuo petto, i tuoi turgidi capezzoli, il tuo ombelico… e giù… più giù.
Il mio viso si insinua tra le tue cosce, con le mie mani afferro le tue natiche, avvicino la mia bocca alla tua femminilità come ad un frutto maturo… e mi sazio.
La mia lingua gioca con la tua ciliegina, la percorre, ne disegna con la punta il contorno, la titilla come un campanellino, poi la afferra e con la bocca la risucchio dentro di me succhiandola con delicatezza e ritmicamente.
La tua eccitazione cresce, a tua volta hai voluto godere di me, della mia verga gonfia, tenendola tra le tue labbra, sento aumentare la pressione delle tue labbra sul mio glande, della forza che metti nel succhiarlo.
I tuoi gemiti, seppur smorzati, aumentano, le tue cosce stringono il mio viso, percepisco che stai raggiungendo le nubi in cielo e con la lingua esploro il tuo corpo sin nelle sue profondità, la tua fonte zampilla. Stringo le tue natiche più forte e ti tengo saldamente mentre percepisco il tuo corpo contrarsi nello spasimo del piacere per poi rilassarsi esausto.
Sollevo il mio viso. Delicatamente ti volto, contemplo la tua schiena nuda e le invitanti natiche. Mi sdraio su di esse e mi accingo a raccogliere il mio premio.
Sei così eccitata che entro nel tuo corpo con facilità. Le mie braccia ti avvolgono e stringono i tuoi seni. Tu me le afferri e le stringi forte a te mentre mi senti dentro. Senti aumentare la mia eccitazione, senti accelerare il mio respiro per l’orgasmo ormai imminente.
Ti piace sentirmi così, ti piace percepire quanto io ti desideri.
Un mare in tempesta che si frange su una scogliera.
Infine la mia bocca tramuta la passione in un dolce grato bacio… rimango dentro di te a cogliere quel paradiso
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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