Racconti Erotici > incesto > Tentativo andato a buon fine – cap 1di2
incesto

Tentativo andato a buon fine – cap 1di2


di alfredCA
18.09.2019    |    14.936    |    5 8.1
"Riflettevo sulla sua frase, ma poi alla fine consideravo la sua risposta molto positiva per i sogni che stavo facendo..."
Ciao a tutti, sono Franco di 55 anni e sono sposato con Lara di 48 anni e ho due figli uno Giampiero di 26 e l’altro Marcello di 20. Giampiero subito dopo la laurea è partito in Inghilterra dove è stato assunto in una grossa azienda, mentre Marcello ha appena terminato la maturità ed è a casa per un periodo dice lui, di meritato riposo. In effetti il riposo è relativo perché al mattino sta insieme alla mia segretaria mentre io sono in giro dai clienti. Qualche volta viene in ufficio anche al pomeriggio quando la segretaria non c’è.
Lara mia moglie, è una donna stupenda molto curata. Lavora girando i turni purtroppo per cui la vediamo molto poco. Per il suo tipo di lavoro a casa siamo abituati a fare da noi tutte le cose, infatti quando è in casa ha necessità di riposare perché il lavoro è stressante.
Io per via della libertà di cui godo, oltre a fare sesso normalmente quando me lo concede la mia bellissima donna, ho scoperto che mi piacciono anche i ragazzi giovani tra i 18 e i 35 anni. Spesso ne incontro qualcuno che ho avuto modo di conoscere attraverso diverse chatt. In questi incontri facciamo di tutto sia da attivo ma decisamente più da passivo, ovviamente sesso sempre protetto.
Sono sempre riuscito a vivere la mia bsessualità senza mai farmi accorgere da nessuno e tanto meno creare sospetti.
In casa normalmente eravamo sempre tutti in liberta, sia io che mio figlio, in mutande e maglietta mentre Lara con vestagliette sottilissime quasi trasparenti e sotto le sole mutandine. Nonostante tenessimo quell’abbigliamento e nonostante avessi un debole per i ragazzi dai 18 in su, mai e poi mai ho osservato mio figlio con occhi diversi da quelli di un padre fino a un pomeriggio particolare.
Marcello era in doccia mentre io in salotto guardavo la tv. Esce dalla doccia col solo asciugamano sulle spalle e si accomoda al mio fianco per seguire in tv qualcosa che lo interessava particolarmente.
L’asciugamano non nascondeva il suo pene che era in mostra e anche abbastanza barzotto. Non posso fare a meno di osservarlo, i miei occhi non riuscivano più a staccarsi da quella visione. Era un cazzo bellissimo lungo e grosso al punto giusto. Non so se Marcello aveva notato il mio sguardo ma in quel momento non mi interessava niente, avevo sotto gli occhi un cazzo stupendo come quelli che piacciono a me. Dopo un po’ si gira e vede che lo sto osservando e mi dice: “scusa papi, non ci ho pensato a coprirmi” e io: “tranquillo nessun problema a me non da fastidio puoi rimanere pure così. Vedo che sei ormai un uomo grande, ricordavo il tuo pisellino piccolino ma ora è decisamente più lungo del mio, bravo complimenti, piacerà molto alle donne” e lui: “si infatti ma non solo a loro”. Io rimango gelato dalla risposta, penso che abbia visto come non distoglievo lo sguardo dal suo coso e quindi la risposta era conseguente.
La sera e la notte non sono riuscito a pensare ad altro, vedevo mio figlio con occhi diversi e il desiderio di possederlo stava prendendo il sopravvento. Riflettevo sulla sua frase, ma poi alla fine consideravo la sua risposta molto positiva per i sogni che stavo facendo.
Trascorsero i giorni ma non ci fu alcun seguito anche se pensavo sempre a come fargli capire che lo desideravo.
Un pomeriggio ecco l’occasione, io in salotto in attesa di farmi la doccia mentre Marcello mi aveva preceduto. Finisce la doccia e viene a sedersi al mio fianco senza neppure l’asciugamano e con il cazzo il erezione. Lo osservo quasi leccandomi le labbra e lui: “papi scusa se ho tardato, se vuoi andare io ho finito”
Mi alzo sempre guardandolo attentamente ed entro in doccia e di proposito non chiudo la porta ma la ma lascio semi aperta in modo che eventualmente lui potesse affacciarsi.
Mentre mi insaponavo e mi fregavo il cazzo quasi a segarlo sognando quello di Marcello, ecco che entra: “scusa papi devo far pipi” Io: “tranquillo fai pure”. Lui: “be’ papi sei messo molto bene anche tu, non è vero che il mio è più grande, forse sono uguali”. Lo guardo e osservo che lo ha ancora duro mentre piscia e gli dico: “Si va bene, sono ben messi entrambi, anche il tuo è molto bello”
Finisco di fare molto velocemente la doccia mentre Marcello purtroppo era già uscito di casa. Avrei voluto sentire un commento alla frase che avevo detto che anche il suo era molto bello, invece tutto era finito li.
Non riuscivo a trovare il sistema per fargli capire che mi piaceva e che non mi interessava se ci fosse un incesto fra noi, ma lo desideravo.
Alcuni pomeriggi dopo eravamo entrambi seduti sul divano in mutande come al solito. Osservo la sua patta ed era abbastanza evidente, sicuramente era quasi in tiro. Che fare, lo tocco, mi faccio avanti, ho paura della sua reazione e mi blocco ma poi mi viene una idea avendo visto il telecomando al suo fianco dall’altra parte, decido di poggiare una mano sul suo cazzo cercando di far capire che la cosa era involontaria, per chinarmi su di lui e afferrare il telecomando per poi accendere la tv. Ho fatto un po’ di fatica ad afferrarlo per cui la mia mano si è fermata un bel po’ sopra di lui e addirittura ho tentato di muoverla quasi ad accarezzarlo. Lui ha allargato le gambe forse per facilitarmi l’operazione ho pensato, ma la mia mano aveva tastato alla grande quel ben di dio. Mi sollevo e mi sono ricomposto come se niente fosse successo.
Aspettavo una sua reazione, ma niente, grande silenzio. Alcuni giorni dopo si ripete la stessa situazione, io con la mano sopra le sue mutande per recuperare il telecomando. Noto che lui da subito allargato bene le gambe in modo che io potessi toccarlo meglio. Ovviamente pensavo che fosse una mia sensazione quella che lui avesse di proposito allargato le gambe per cui pensavo che pensasse alla casualità e niente più. I giorni passarono senza che ci fosse stato alcun seguito, aspettavo un'altra occasione ma niente. Lo sognavo durante la notte e pensavo che con lui avrei fatto qualsiasi cosa, mi piaceva sempre di più.
Una mattina vi era uno sciopero in tribunale per cui ero a casa seduto sul divano a leggere il giornale. Marcello si alza un po’ tardi e nudo passa davanti a me per andare in bagno. Non chiude la porta alle sue spalle, così mi alzo e passo davanti e vedo che ha il cazzo in mano che se lo mena. Io: “Marcello, molto devi stare, così ti riscaldo e ti preparo la colazione” Lui: “una lavatina veloce e ho finito” Preparo il tutto e vedendo che ancora non arrivava ripasso davanti al bagno e mi fermo qualche secondo a vedere. Si stava asciugando e il suo cazzo era in tiro e immagino durissimo. Sicuramente lui aveva notato che mi ero fermato un po’ davanti alla porta, lo ho fatto di proposito per vedere la sua reazione. Finisce e in mutande va in cucina per la colazione mentre io ero sul divano. Poi dopo si accomoda al mio fianco. Cavolo stessa situazione, telecomando alla sua destra per cui decido di rifare la stessa operazione. Poggio una mano sul suo cazzo e allungandomi afferro il telecomando. Cerco di tardare un po’ ma sorpresa lui muove leggermente l’elastico delle mutande facendo uscire il suo cazzo che ovviamente continuo ad accarezzare fino a quando non afferro il telecomando e ricomponendomi, accendo la tv. Rimane col cazzo mezzo fuori senza pensare di sistemarlo. Lo guardo e faccio finta di niente. Dopo un po’, prende il telecomando dal tavolino e lo rimette alla sua destra dicendomi: “ah papi ti serviva ancora, ma puoi prenderlo se vuoi, non ci sono problemi” Mi allungo e mettendo una mano sopra il suo cazzo nudo e libero afferro il telecomando. Lui nel frattempo allarga le gambe e mi mette una mano sulla testa dicendomi: “papi mi piace moltissimo come ti appoggi, aspetta a prenderlo il telecomando, rimani così mi piace” allargando sempre più le gambe e addirittura spostando il telecomando e mettendolo più lontano in modo che non ci arrivassi. Ormai avevo capito che voleva che glielo toccassi e così mi sono fatto più ardito e ho iniziato a segarlo. Lui: “ti piace papi, continua a me piace moltissimo, non fermarti” e mi stampa un bacio sulla guancia. Continuo a menarlo molto lentamente ma poco dopo viene in maniera spropositata sporcandomi tutte le mani di sborra. Lui afferra il suo cazzo per non sporcare il divano mentre io avvicino la mia mano alla bocca per leccare il suo nettare. Lui: “ti piace, è buona?” Io: “si è buonissima, molto buona”. Lui va in bagno a lavarsi poi entra in camera sua chiudendo la porta mentre anche io vado a lavarmi. Il fatto che si fosse chiuso in camera senza essere ritornato da me mi aveva messo un po’ di tristezza pensando che forse avevo esagerato e fatto una cosa che mai avrei dovuto fare con mio figlio. Passarono i giorni ma nonostante capitò nuovamente di star soli, neppure una parola. Io pur avendolo al mio fianco non azzardavo nessuna mossa, ero incerto su come comportarmi anzi ero intenzionato a chiedergli scusa e a chiudere quell’esperienza. Passarono i giorni e nel frattempo lui andò per un certo periodo di tempo a farsi un po’ di vacanze con gli amici, lo faceva spesso soprattutto nel periodo estivo. Ovviamente ero ormai sicuro di essere solo a casa per cui una volta ho invitato un caro amico 25 enne a divertirsi con me. Mentre mi divertivo con lui, pensavo solo a Marcello immaginando lui al posto di quel ragazzo tanto bello e solo attivo.
Rientra Marcello e corre verso di me per un forte abbraccio, ormai eravamo più di 10 giorni senza vederci. Si spoglia in camera sua e nudo corre in bagno per una doccia rilassante. Al termine, passando davanti a me nudo e con il cazzo in erezione, va in camera sua e dice: “papi come va? Sei pronto, ti va? vieni tu o vengo io?”. Ho avuto un attimo di sbandamento, ho tardato qualche secondo a capire poi: “vengo io Marcè”. Ero in mutande e lui tutto nudo davanti al letto. Mi avvicino, lui allarga le braccia per abbracciarmi stampandomi diversi baci sulla guancia, poi a bassissima voce mi dice: “papi me lo meni, fammi una sega, mi piace” Si siede sul letto e io inginocchiato per terra inizio lentamente a scappellarlo e a menarlo. Lui chiude gli occhi girando la testa all’indietro. Lo guardo e decido che devo andare oltre così avvicino la mia bocca al suo cazzo splendido e inizio a succhiarlo e a leccarlo. Poi con una mano, dopo essermi inumidito un dito, cerco il suo buchetto infilandoci un dito, muovendolo e seguendo il ritmo della mia bocca. Lui: “papi è stupendo, sto per venire, non fermarti” neppure il tempo di terminare la frase che mi aveva scaricato la sua sborra dentro la mia bocca. Ingoio tutto, era la sborra di mio figlio.
Faccio per alzarmi ed uscire dalla sua cameretta che mi dice: “dove vai? Sei già stanco? Vorrei qualcosa di più, togliti le mutande” Ubbidisco, mi tolgo le mutande e lui mi fa sedere sul letto, mi solleva le gambe dicendomi: “papi vorrei il tuo buchetto, vuoi?” Io: “certo che puoi, puoi qualsiasi cosa con me”. Mi solleva le gambe allargandole, sputa nel solco e poi con la lingua inizia a leccarmi il buco. Penso: “cavolo è espertissimo, sa come fare, cosa mi sono perso in tutto questo tempo” Dopo un po’ si solleva e indirizzando la cappella mi penetra con forza. Mi procura un po’ di dolore ma stringo i denti e sto zitto. Lui comincia a muoversi lentamente “papi ti piace, stai godendo, a me piace da matti” mi impedisce di rispondere perché chinandosi cerca la mia bocca e inizia a baciarmi. Continua a stantuffarmi mentre ci baciamo intensamente e poi mi sento inondare con la sua sborra. Io: “Marcello bravissimo, mi è piaciuto, stai fermo, non sfilarlo, lo voglio sentire ancora dentro” Mi accontenta e rimane un bel po’ in quella posizione, poi lo sfila e va in bagno per lavarsi. Io rimango per un po’ col culo in aria poi anche io vado in bagno per un meritato bidet. Mentre si era entrambi in bagno lui: “papi ti è piaciuto, vedevo come godevi, a me è piaciuto tantissimo, peccato che tu non sia venuto, ma nessun problema, tra un po’ ti voglio di nuovo, ho tanta voglia”. Mi avvio verso la cucina per preparare un caffè, Marcello mi segue e mentre maneggio la caffettiera, mi accarezza ovunque, soprattutto il solco e poi con mio grande piacere inizia ad accarezzarmi il pacco che prende consistenza. Mi bacia, ci baciamo, ci abbracciamo, rimaniamo stretti come due innamorati. Ci stacchiamo, prendiamo il caffè e poi andiamo in salotto. Lui si siede sul divano e mi invita a succhiarlo. Mi inginocchio e inizio lentamente a succhiarli il cazzo e a leccarlo. Cerco di trovare il suo buchetto e inumidendo il dito glielo infilo e lui: “si papi, è bellissimo, mi piace non fermarti” continuo a lavorargli il buchetto e non mi fermo di succhiare, poi lui mi allontana dal suo cazzo, si avvicina e mi bacia il cazzo e lecca il glande poi con la mano inizia a menarlo. Lo fa lentamente ma la voglia e il godimento era così tanto che sborro subito sporcandoli la mano e qualche schizzo è finito sulla sua guancia. Lui: “papi sono contento che sei venuto, volevo vederti sborrare e cavolo ne fai veramente tanta” Io: “Marcello sei veramente bravo, mi fai morire, mi piacerebbe venirti in bocca e in culo” Lui: “papi non sono ancora pronto ma sicuramente ti accontenterò, godremo tantissimo insieme” Con delle salviette mi pulisco il cazzo e poi con un po’ di sborra che avevo nella mano, mi lubrifico il culetto aspettando che mi penetrasse nuovamente. Niente mi ha deluso, mi ha stampato un bacio bellissimo e poi si è avviato in doccia.
Per motivi diversi siamo rimasti diversi giorni senza incrociarci poi lui con alcuni amici è andato per una settimana al mare ospite da un amico.
Cavolo aveva deciso di andare al mare proprio nella settimana in cui sarebbe rientrato il fratello Giampiero il quale con una telefonata aveva annunciato il suo arrivo senza però precisare la data.
Una mattina mentre stavo a lavoro mi arriva un messaggio da Federico, mi chiedeva quando avremmo avuto occasione di rivederci. Federico era un amico 26enne col quale ogni tanto ci si incontrava, così sapendo che al pomeriggio ero solo a casa gli ho risposto di venirmi a trovare alle 16 dove saremmo stati tranquilli.
Federico è stato puntualissimo, io lo aspettavo con una certa ansia perché ero da tanto senza incontrarlo e mi mancavano tantissimo le sue carezze e il suo modo di penetrarmi anche se ad essere sincero Marcello ormai stava prendendo il suo posto, infatti ero convinto che quell’incontro sarebbe stato l’ultimo perché ormai avevo deciso di desiderare e volere solo mio figlio che stava entrando alla grande nella mia vita.
Federico si dà da fare subito, mi spoglia e così iniziamo ad accarezzarci e a baciarci. Mi mette il suo cazzo in bocca il quale diventa durissimo poi mi fa sdraiare e sollevandomi le gambe, senza nessuna lubrificazione mi penetra. Avevo il suo cazzo tutto dentro e lui era fermo aspettando che mi abituassi all’intruso desiderato. Dopo un po’ inizia a pomparmi, ma come al solito lo fa molto lentamente facendomi godere tantissimo. Non impiega molto a sborrarmi dentro ma poi smette all’improvviso e corre in bagno per lavarsi. Io mi pulisco con della carta poi anche io vado in bagno mentre Federico si sistema sul divano col borsello in mano pronto a scappar via. Rientro e gli dico di accomodarsi ma lui: “ma non mi avevi detto che saremo stati soli? Mentre ti stavo penetrando è entrata una persona, ci ha guardato ed è subito andato via, ma non ti sei accorto?” Io: “no assolutamente, mi chiedo chi poteva essere? Come era?” Fede mi da una descrizione veloce perché anche lui non era riuscito a vederlo bene. Dalla descrizione capisco che era Giampiero che doveva arrivare per alcuni giorni da Londra e comincio a sudare e ad agitarmi. Fede mi chiede chi poteva essere, ovviamente gli dico che non avevo idea, così lui mi stampa un bacio sulla bocca e scappa via.
L’agitazione era tantissima ma cercavo di mantenere la calma e pensavo a come avrei potuto giustificarmi anche se non vi erano giustificazioni valide per nessun motivo. Cavolo ero disperato, mio figlio Giampiero mi aveva trovato in fragrante, non sapeva niente dei miei rapporti con Marcello e avrei voluto che mai e poi mai avesse potuto sapere e dubitare.

Prosegue col secondo capitolo, lo ho diviso in due per non stancarvi. Scusate gli errori e buona lettura del secondo capitolo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Tentativo andato a buon fine – cap 1di2:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni