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L’amore per un padre supera ogni cosa (2)


di alfredCA
18.06.2019    |    11.237    |    8 8.8
"Il pensiero di accarezzargli il pacco lo ho avuto ma non so cosa mi abbia frenato, continuavo ad assecondare il bacio e a stare attaccato a lui..."
Se vuoi capire meglio questo racconto ti consiglio di leggere prima il racconto “L’amore per un padre supera ogni cosa”, se proprio non puoi credo sia comprensibile ugualmente. Veniamo al racconto:
Con mio padre non vi erano più segreti
Le settimane in casa delle zio Fulvio, gemello omozigote di mio padre Michele, scorrevano serene, io e mio cugino Valter ormai facevamo sesso insieme e ci stavamo sbizzarrendo in ogni cosa, non vi erano più limiti. Le posizioni per incularci erano le più impensate, ci piaceva cambiare e provare mille nuove posizioni che aumentavano la goduria e il nostro far sesso. Eravamo abbastanza giovani, io Silvio avevo 24 anni e vivevo a casa dello zio, causa uno stage che stavo facendo in una fabbrica vicino alla loro fattoria. Mio cugino era mio coetaneo e ci assomigliavamo moltissimo, lui un po’ più muscoloso. A casa avevo lasciato la mia ragazza Elisa e i miei due fratelli più piccoli Marcello e Renato.
Tutti i sabati che trascorrevo a casa dello zio, venivo accompagnato da Valter nel fienile dove potevo ammirare mio padre e mio zio fare sesso, godevano tantissimo. Da loro avevo imparato a darmi da fare con Valter per provare a penetrarci in mille modi. Mentre di nascosto osservavo il mio zio e mio padre fare l’amore e succhiarsi alla grande, mio cugino non perdeva occasione per abbassarmi le mutande e penetrarmi mentre io mi segavo ammirando i miei fare sesso. La sborrata era obbligatoria e spesso anche precoce, infatti Valter mi scaricava la sua sborra in culo e io sborravo quasi sempre nella sua mano che poi leccava con molto piacere.
Io ovviamente non riuscivo ancora a capacitarmi nel vedere mio padre fare sesso. Non lo avevo mai visto nudo e mai avevo potuto ammirare il suo cazzo che era fantastico ma era rimasto sempre nei miei desideri.
Mio cugino mi aveva proposto più volte di partecipare anche noi per fare sesso con mio padre e mio zio ma io avevo sempre rifiutato l’offerta mentre mio cugino quando io non ero presente, partecipava al gruppo e a detta sua si divertiva tantissimo.
Ovviamente mio padre e neppure mio zio sapevano che gli avevo visti e rivisti fare sesso e mai io avevo fatto capire loro che sapevo qualcosa dei loro rapporti.
Quando qualche fine settimana ero a casa, ovviamente vedevo mio padre con occhi diversi, e ad essere sincero lo desideravo perché mi piaceva tantissimo vedere come faceva sesso, con quanto entusiasmo e quanta voglia traspariva dalle sue carezze, da come lo succhiava e se lo faceva succhiare.
Mai e poi mai i miei fratelli furono messi al corrente della situazione, doveva essere un segreto per tutta la mia vita.
Una sera dopo che i miei fratelli furono andati a letto, mi sdraiai anche io e pensai che forse mi sarebbe piaciuto andare nella camera da letto di mio padre, tutto nudo, adducendo una scusante plausibile, per vedere e verificare la sua reazione, ma mai ebbi il coraggio di farlo.
Dopo diversi fine settimana mi trovavo nuovamente a casa mia e questa volta da solo perché i miei fratelli erano fuori sede con i famigliari delle rispettive ragazze. Eravamo soli io e mio padre e questa situazione aveva risvegliato in me la voglia di provarci se non altro fare un piccolo tentativo e poi eventualmente desistere subito perché obiettivo principale era non rompere il rapporto bellissimo che avevo con mio padre, lo consideravo padre e madre nello stesso tempo, infatti ero orfano di madre da diversi anni perché mia madre era morta in un brutto incidente stradale dove si salvò solo mia zia, ma rimase paralizzata alle gambe. La zia era la moglie dello zio Fulvio dove soggiornavo durante le settimane.
Decisi di mettermi in libertà cioè con le sole mutande, queste erano elasticizzate e molto aderenti e mettevano in bella mostra il mio pacco che era di tutto rispetto, abbastanza grosso per la voglia che avevo di concludere qualcosa. Mio padre mi vide e approvando il mio abbigliamento decise di mettersi in libertà anche lui visto l’enorme caldo che stava facendo.
Eravamo seduti uno affianco all’altro e si poteva vedere chiaramente quanto il mio cazzo fosse già abbastanza in tiro. Vedevo che mio padre ogni tanto dava un sbirciatina ma non si sbilanciava, neppure io sapevo fare la prima mossa, anzi ero letteralmente bloccato.
Pensavo che dovevo fare qualcosa o desistere definitivamente, così mi sono fatto avanti e facendomi coraggio gli ho detto:
“ babbo, posso farti una domanda? Te lo chiedo perché è un po’ indiscreta e se mi prometti che non ti offendi te la faccio”
Lui. “ma scherzi che mi offenda, chiedimi qualsiasi cosa e se potrò rispondere lo farò volentieri”
Io: “babbo, frequenti un'altra donna o hai rapporti con altre donne? Te lo chiedevo perché mi domandavo come fai a resistere senza sfogarti da tanto tempo”
Lui: “no stai tranquillo Silvio, non ho nessuna donna, te lo avrei detto, babbo ti dice tutto, la mia donna siete voi, tu e i tuoi fratelli siete per me tutta la mia vita e solo voi”
Io: “mi fa piacere babbo, forse se avessi saputo che avevi una donna non so come avrei reagito, ma mi chiedevo, come fai a non fare sesso, ti masturbi?” Stavo trovando il coraggio per essere sempre più incalzante.
Lui: “Be si qualche volta mi capita, certo, qualche masturbazione me la faccio, ovvio che anche io devo sfogarmi”
Io: “Non ti è mai venuta l’idea che avresti potuto sfogarti anche con un altro maschio, troveresti la cosa molto disgustosa?”
Si è bloccato per un attimo senza più rispondere, ho temuto il peggio invece
Lui: “Perché tu troveresti normale fare sesso con un altro maschio, non pensi sia contro natura, ti è capitato di farlo, perché mi dici così”
Io: “no no babbo, mai fatto ma non la troverei una cosa strana, per me credo che l’importante sia amarsi a prescindere dal colore della pelle e dal sesso, non credi?”
Altro momento di silenzio prolungato, addirittura pensavo che la discussione fosse finita e io non trovavo più il coraggio di incalzarlo. Dopo un po’, mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia e poi mi dice
Lui: “Ora ti dico una cosa, ma devi promettermi che deve rimanere dentro di te per sempre, per tutta la tua vita e devi anche promettermi che io sarò sempre il tuo babbo che ti ama e ti vuole tanto tanto bene”
Io: “certo babbo, puoi dirmi qualsiasi cosa e terrò il segreto e continuerò a volerti sempre bene per tutta la vita”
Lui: “devi sapere mio tesoro che effettivamente io e lo zio Fulvio ci vogliamo tanto bene e qualche volta capita che facciamo sesso insieme così come lo facevamo quando eravamo ragazzini. Vedi da quando la mamma e morta e la zia è nelle condizioni in cui è, abbiamo pensato di risolvere il problema tra di noi, amandoci come da piccoli e quindi facendo sesso , spero che non ti scandalizzi e mi accetterai con questo mio difetto.”
Io: “Babbo, amore mio, io ti ho voluto e ti vorrò sempre un gran bene, senza di te saremmo perduti, ma quello che mi hai appena detto lo sapevo già perché sono andato a curiosare mentre ti incontravi con lo zio”
Lui: “davvero, ci hai visti? L’unico allora era essere sincero con te, se avessi continuato a mentire mi avresti preso per bugiardo invece così ti ho detto la verità che poi già conoscevi. Ma ti prego fa che questo segreto non cambi i nostri rapporti, ne morirei”
Io: “Tranquillo babbo non li ha cambiati quando ti ho visto e non li cambierà ora che me lo hai confessato”
Ci siamo abbracciati fortissimo e siamo rimasti abbracciati per diverso tempo e ho sentito che dal viso di mio padre scendeva qualche piccola lacrima. Ancora abbracciati gli ho detto
Io: “babbo, io ti ho sempre ammirato e quando ti ho visto ti ho desiderato tantissimo e non solo i nostri rapporti non cambieranno ma mi piacerebbe farlo anche io con te, sono andato oltre vero? Sincero”
Lui: “certo che piacerebbe anche a me, ma per arrivare a questo dobbiamo essere molto preparati e volerlo veramente. Il tempo ci aiuterà per il momento rimaniamo così come siamo e poi vedremmo gli sviluppi, sei d’accordo?”
Gli ho fatto un cenno con la testa per fargli capire che ero d’accordo e rimanendo sempre abbracciati gli ho accarezzato il pacco che stava a riposo. Lui ha fatto lo stesso con me, mi ha accarezzato il pacco e poi dandomi un forte bacio in bocca mi ha detto che sarebbe andato a letto vista l’ora tarda e considerato che la mattina seguente lui sarebbe dovuto partire per un altro viaggio col suo camion, infatti faceva il camionista e io sarei dovuto rientrare per lo stage in una industria, per cui dovevo soggiornare a casa dello zio. Non volevo assolutamente forzare la situazione e correre, ci avrebbe messo in seria difficoltà per cui anche io ho ricambiato col bacio in bocca ma questa volta un bacio diverso, un bacio dove le nostre lingue si sono incrociate. Buonanotte babbo.
Per atri 15 giorni sono stato dallo zio, il sabato successivo ho potuto osservare nuovamente mio padre con lo zio, e considerato che ormai sapevo tutto, la mia osservazione era sempre più interessata e sempre più mi convincevo quanto si amassero veramente loro due. Ovviamente a mio cugino Valter non avevo svelato che avevo parlato di questo con mio padre e quindi lui era ignaro e così sarebbe dovuto rimanere, mai e poi mai gli avrei svelato che avevo saputo tutto dalla bocca di mio padre e fra me e mio padre non vi erano più segreti.
Durante il sesso di mio padre, anche io e Valter avevamo fatto sesso, sempre più specializzato, nel senso che ci stavamo aprendo sempre di più, infatti la penetrazione tra noi due non mancava ed era sempre più bella.
Durante la settimana, ho riflettuto molto sul tentativo che avevo fatto di poter accarezzare mio padre e magari farci anche sesso, spinto come ero dal fatto che ormai erano tantissime volte che lo osservavo e più lo vedevo fare l’amore con lo zio e più pensavo che sarebbe stato bellissimo farlo io, con lui.
A questi pensieri però seguivano quelli dove riflettevo che non mi ero comportato bene con lui, infatti con le mie domande incalzanti ero riuscito a fargli dire la verità e pensavo a quanta umiliazione poteva aver avuto in quel momento cioè mentre mi raccontava la verità su tutto. Li ho capito quanto mi amasse veramente e questo pensiero mi frenava sull’atteggiamento che avrei dovuto avere con mio padre quando saremo stati nuovamente da soli. Pensavo che forse era meglio desistere, lo amavo così tanto come padre che non era necessario amarlo sessualmente anzi non solo non era necessario ma sarebbe stato molto inopportuno.
La decisione finale su tutti questi pensieri era quella di lasciar fare a lui, di non provocarlo e vedere come si sarebbe comportato, ero deciso di rispettarlo al massimo come padre.
Arrivò il venerdì sera e facendo il mio ingresso a casa trovai solo mio fratello con la sua ragazza e mio padre che era andato al supermercato, così decisi di uscire e andare dalla mia lei per stare ovviamente qualche ora con lei.
Dopo un oretta ricevetti una telefonata da mio padre che mi chiedeva se fossi rientrato per cena a casa. La risposta è stata che sarei rimasto con Elisa e ci saremo visti direttamente all’indomani. Rientrai a casa quasi mezzanotte e cercando di non far rumore entrai in casa e poi direttamente in bagno per farmi una doccia. All’uscita trovai mio padre sul divano che venendomi incontro mi ha abbracciato e baciato in bocca con un bacio profondo e stupendo. Ricambiai l’abbraccio e gli accarezzai le spalle e i capelli, ero contento.
Mi sedetti anche io sul divano e lui non staccava le braccia da sopra di me e continuava a baciarmi come fossimo due innamorati. Il pensiero di accarezzargli il pacco lo ho avuto ma non so cosa mi abbia frenato, continuavo ad assecondare il bacio e a stare attaccato a lui.
Dopo un po’ ho sentito la sua mano che mi frugava il pacco, ho allargato le gambe per facilitargli l’operazione e senza porsi problemi sussurrandomi all’orecchio
Lui: “Silvio voglio succhiartelo, vuoi? Ti va?”
Io: “si certo, puoi farmi quello che vuoi, sono tutto tuo” lo ho abbracciato sempre più forte mentre lui allargava l’accappatoio e inchinatosi ha iniziato a succhiarmi il cazzo che ormai, ma lo era già da diverso tempo, aveva preso consistenza ed era durissimo. Era fantastico, forse neppure due o tre minuti che ero pronto per svuotarmi, ma per rispetto gli ho preso la testa e spostandola lo ho avvertito che stavo per sborrare.
Lui: “perché mi sposti la testa, riempimi tutto, voglio assaggiarti” Non ha fatto in tempo a terminare la frase che gli ho svuotato tutta la mia sborra in bocca e lui ha ingoiato senza perderne neppure una goccia. Si è stretto sempre di più a me riprendendo a baciarmi con più forza.
A questo punto, non potevo più tirarmi indietro e abbassandoli i calzoncini e le mutande, aiutato da lui, ho iniziato a succhiargli il cazzo. Avevo finalmente il cazzo di mio padre in bocca, quello che avevo per tantissimo tempo desiderato e senza nessuna forzatura mi sono ritrovato a dargli sicuramente una sensazione meravigliosa come la aveva data lui a me. Si è staccato da me per sborrare ma anche io ripresolo in bocca lo ho stretto per farmi svuotare dentro.
Lui: “Figlio mio, questa sera andiamo a letto tutt’è due sul mio lettone, voglio amarti ancora”
Io: “No babbo, potrebbe essere pericoloso, non voglio che Marcello e Renato scoprano qualcosa, è molto più bello farlo di nascosto, non trovi”
Fece un cenno di consenso e io ovviamente sempre abbracciato a lui, gli ho suggerito che avremmo potuto farlo durante il giorno quando Marcello e Renato erano fuori casa.
Il giorno dopo mio padre non andò a trovare il fratello ma rimase in casa. Siamo usciti insieme a comprare delle cose e poi nuovamente a casa.
Appena i miei fratelli uscirono a farsi un giro, lui venne, mi prese una mano e mi portò in camera sua chiudendo alle spalle la porta della camera a chiave. Inutile dire che per la prima volta ho fatto di tutto con mio padre, ci siamo amati e abbiamo fatto sesso in ogni modo al punto che alla fine siamo rimasti esausti abbracciati senza dire più una parola. Trascorso un po’ di tempo mi disse
Lui: “Silvio ho preso una decisione, da zio Fulvio andrò solo qualche volta per salutarlo e scambiare due parole, ma da oggi in poi il mio vero amore, lo sei sempre stato ma oggi ancora di più, dicevo il mio amore sarai solo e sempre tu”
Con una piccola lacrimuccia in viso, lo ho abbracciato ancora più forte dicendogli che sarebbe stato anche per me la stessa cosa, gli ho raccontato delle avventure che stavo avendo con Valter con promessa solenne, gli ho giurato che da quel momento saremmo stati solo noi due.
Io a mio padre non gli ho mai tolto il rispetto di genitore e l’amore che si deve avere nei confronti di un genitore che merita, ma mio padre non era solo un genitore, ma era ed è il mio più caro ed intimo amico, lui sa tutto di me come io di lui. Eravamo e siamo felici.
Grazie per la pazienza che avete avuto nel finire di leggere il racconto, spero vi sia piaciuto. I nomi e i luoghi sono completamente inventati. Non fate caso ad eventuali errori e lasciate un commento, è sempre gradito.
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