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Gay & Bisex

L'avvocato


di alfredCA
10.12.2019    |    21.040    |    11 8.4
"Andiamo a lavarci un po’ e poi ci vestiamo e mi preparo per andar via..."
Ciao a tutti, sono Franco e voglio parvi partecipi di una avventura capitatami e ancora in essere anche se saltuariamente. Veniamo al racconto.
Da alcuni mesi sto combattendo contro il mio vicino di casa, il quale durante un periodo di mia assenza, in un angolo del giardino, ha spostato il confine di circa due metri e mezzo sostenendo che il suo geometra gli aveva tracciato i confini corretti e quello che era in essere era completamente sbagliato. Anche io ovviamente ho fatto controllare i confini dal mio geometra, il quale sostiene che erano giusti i confini stabiliti da me.
In questi casi, trovandosi anche davanti a geometri che sostengono tesi diverse, unico è rivolgersi a un buon avvocato per risolvere il contenzioso.
Ero alcuni mesi che mi recavo nel suo studio e seguivo le sue indicazioni. Diciamo che eravamo in attesa dell’incontro obbligatorio di mediazione.
Ormai con l’avvocato ci stavamo vedendo così tanto che si era creata anche una buona amicizia, spesso andavamo a prendere il caffè insieme e una vota addirittura in ristorante.
A me l’avvocato cominciava a piacermi, lo sognavo la notte e spesso gli controllavo il pacco che lo aveva sempre abbastanza gonfio. Cercavo di non farmi notare mentre lo osservavo e lo spogliavo con gli occhi.
Continuavo ad andare avanti con i miei incontri con amici quasi tutti conosciuti in chatt coi quali avevamo stabilito ottimi rapporti di fiducia. Era un periodo dove per diversi motivi facevo difficoltà ad incontrarli per cui mi ero messo alla ricerca di nuovi incontri.
Era diverso tempo che cercavo ma quando ci si scambiava le informazioni, età, altezza e se puoi o no ospitare, la discussione si interrompeva perché io non potevo ospitare per nessun motivo e l’età non è la migliore.
Finalmente conosco un ragazzo sui 38 anni, a cui piaceva conoscere maturi come me, se ci si piaceva poteva ospitare e poi era prevalentemente attivo ma anche versatile, ma la cosa più importante era quella che metteva il bacio al primo posto, proprio come piace a me. Dopo diversi giorni che si chattava, siamo venuti al sodo per organizzare un incontro.
Gli chiesi se potevamo scambiare foto, ma la risposta fu negativa. “non scambio foto con nessuno, se ti va incontrare al buio ok, altrimenti lasciamo perdere” La sua risposta era tassativa per cui decisi di incontrarlo comunque.
Gli chiesi di darmi l’indirizzo ma anche li mi disse che me lo avrebbe dato solo quando lo riteneva opportuno per il momento l’appuntamento era in piazza in una determinata panchina, avrei dovuto chiamarlo una volta sul posto. Ovvio non mi aveva dato neppure il suo numero di telefono ma entrambi si dialogava attraverso KIK.
Arrivo nella piazza con netto anticipo sistemandomi nella panchina stabilita. Subito il messaggio dicendogli “ci sono” e la sua risposta “aspettami”. Io non volevo stare molto in quella piazza e in quella panchina perché era sistemata proprio davanti al portone di ingresso dello studio del mio avvocato e non volevo che mi vedesse anche perché non avrei saputo dargli delle spiegazioni plausibili sulla mia presenza in quella piazza. Infatti non era di passaggio anche se al centro, era sistemata in un punto dove non si poteva accedere da nessuna altra parte.
Ero li ormai da oltre mezz’ora, quando mi arriva il messaggio dicendomi di entrare in una stradina laterale ed entrare al primo portone, prendere l’ascensore e salire fino al quinto piano. Non dovevo bussare ma aspettare che mi aprisse la porta.
Eseguo alla lettera, la via indicata era adiacente al palazzo del mio avvocato e anche il portone dava sullo stesso palazzo. Aspetto al piano fino a quando si apre la porta, e chi vedo? Si presenta il mio avvocato il quale mi fa cenno di non parlare e di seguirlo. Percorro un andito e poi entriamo su una porta che dava direttamente sul suo studio ma in un angolo nascosto tant’è che non avevo mai notato quell’ingresso.
La mia sorpresa per vedermi davanti l’avvocato era stata enorme e sicuramente era manifesta dal mio stupore mentre da parte dell’avvocato nessun segno di sorpresa. Ero comunque contentissimo di essere col mio avvocato non per questioni legali ma per come lo avevo sempre desiderato.
Entriamo, mi dice di non parlare perché più avanti nel salone vi era la segretaria e mi ordina di spogliarmi.
Dopo inizia a toccarmi il culo, a stringermi i capezzoli facendomi anche un po’ male e poi inizia a baciarmi in bocca. Si stacca e mi sputa in bocca poi riprende a baciarmi. Rimaniamo parecchio baciandoci, sapeva baciare benissimo e non mi dispiaceva che mi sputasse dentro. poi decide di spogliarsi e finalmente riesco a vedere quel cazzo che avevo sempre immaginato e desiderato. E’ un bel cazzo, non molto grosso ma un po’ lungo, credo sui 19.
Mi prende la testa e mi ordina di iniziare a succhiarlo. Lo dovevo succhiare un po’, poi leccare, dovevo scendere con la lingua alle palle, prenderle in bocca e succhiarle, mordicchiare l’asta e poi riprendere a succhiare. Succhiavo con tanta gioia mi piaceva tantissimo, lo avrei tenuto in bocca per ore.
Improvvisamente mi gira, mi sussurra all’orecchio di non urlare e di non fare alcun rumore, poi con un sol colpo me lo infila nel culo. Un dolore terribile, non aveva lubrificato e mi teneva la bocca chiusa con le mani. E’ rimasto immobile per diverso tempo, accennando a dei piccoli movimenti, poi quando ha visto che avevo tentato un piccolo movimento, ha iniziato a pompare come un disperato.
Gli ho fatto cenno di fare più piano perché mi stava facendo male. Lui capisce e inizia a muoversi lentamente facendomi vedere le stelle da quanto mi piaceva. Ci sapeva fare alla grande, era bravissimo. Poi dopo diversi tanti minuti, lo sfila, mi fa sdraiare sulla scrivania ripulita dalle carte e riprende a incularmi. Questa volta mentre si muove dentro di me si inchina per baciarmi e continua a pompare senza staccare la sua lingua dalla mia bocca. Siamo in quella posizione da tantissimo tempo.
Dentro di me pensavo che aveva una resistenza impressionante, dato che era da tantissimo tempo non aveva ancora sborrato.
Si ferma, mi sfila il cazzo dal culo e inizia a succhiare il mio cazzo, era moscio ma nel giro di pochi secondi non solo era duro ma gli ho scaricato in bocca tutta la mia sborra. Pensavo si incazzasse perché non ero riuscito ad avvertirlo, invece ingoia tutto e poi mi sussurra all’orecchio “buonissima”.
Riprende ad incularmi, questa volta con maggiore energia e a dire il vero essendo venuto copiosamente stavo provando meno piacere. Dopo pochissimo tempo, si stacca, avvicina il suo cazzo alla mia bocca e con un piccolo movimento mi scarica in bocca una quantità di sborra incredibile. Facevo fatica a tenerla in bocca ma lui sottovoce mi ordina di ingoiare tutto. Lo faccio, vuole sapere se mi piace, gli faccio cenno di si e iniziamo nuovamente a baciarci. Ci scambiamo quella poca sborra che era rimasta dentro la bocca poi mi sputa dentro e riprende a baciarmi.
Si stacca, prende delle salviette per pulirsi e alcune me le porge ma mentre stavo per pulirmi il culo, mi ferma, mi fa inchinare e me lo pulisce con la lingua facendomi provare nuovamente un piacere immenso.
Ci ricomponiamo e sempre in silenzio mi accompagna alla porta secondaria salutandomi con un gesto della mano e dicendomi “ci sentiamo”.
Ero appena uscito dal portone che mi arriva un messaggio su WhatsApp con scritto “bene ora abbiamo il numero abilitato anche per questo. Sei stata una troia e da oggi in poi sarai sempre la mia troia ogni volta che ne ho bisogno” Io: “Ok padrone”
Trascorrono alcuni giorni e mi arriva un messaggio dicendomi che mi aspettava per le 20,30 nel suo ufficio, raccomandandomi la massima puntualità ed eventualmente avrei aspettato nel sala.
La gioia di poterlo rincontrare con quello scopo era enorme. Mi piaceva tantissimo e avrebbe potuto chiedermi anche le cosa più assurde che le avrei fatte senza batter ciglio.
All’ora stabilita vado nel suo studio, mi fa entrare la segretaria, dicendomi di aspettare che aveva un altro cliente. Cavolo tardava e li sentivo anche discutere animatamente. La segretaria dopo un po’ mi saluta pregandomi di dire all’avvocato che era andata via di chiudere lui.
Ancora una decina di minuti e vedo uscire dal suo ufficio una copia di mezza età, forse marito e moglie. Lui li accompagna all’ingresso, li saluta con una gentilezza mai notata e poi chiude alle loro spalle la porta.
Si avvicina verso di me e mi dice “Finalmente soli, adesso possiamo parlare quanto vogliamo ma non a voce alta perché potrebbero sentire i vicini. Mi prende per mano e mi accompagna in uno sgabuzzino dove oltre ad esserci scaffali con libri e pratiche, vi è anche un piccolo lettino.
Mi ordina di spogliarmi e lo fa anche lui contemporaneamente. Siamo nudi uno di fronte all’altro. Ormai non mi chiama più col mio nome ma bensì “troietta”
Ci corichiamo sul lettino accarezzando con le mani i nostri corpi e facendo lavorare le nostre bocche che ormai erano incollate insieme. Dopo un po’, mi solleva le gambe e inizia a leccarmi il culo, una sensazione stupenda, poi lo vedo armeggiare e infilare dentro il mio culo un dildo non grosso ma lungo con un sistema di vibrazione. Quando tutto dentro lo attiva facendomi godere alla grande e continuando a baciarmi.
Poi sempre col dildo nel culo mi ordina di leccargli anche io il culo, di allargargli bene le chiappe in modo da infilarci la lingua dentro. Vuole sentire la mia lingua. Poi mi sfila il dildo, lo pulisce un po’ e mi ordina di leccarlo e bagnarlo tutto con la saliva. Eseguo e poi mi chiede di infilarglielo nel culo e mi ordina di non lasciarlo fermo ma fare dei piccoli movimenti senza attivare la vibrazione. Eseguo e lo muovo facendolo ruotare un po’. Non nasconde quanto sta godendo, mi ordina di lasciarglielo nel culo e di sollevare le gambe. Mi fa entrare il suo cazzo dentro il culo e comincia a muoverlo lentamente.
Il ho il suo cazzo dentro il mio culo e lui ha il culo pieno dal dildo. E’ tutto molto bello, sto godendo. Dentro il mio culo si muove meravigliosamente, lo fa ruotare, sento il suo glande che striscia sulle pareti del culo, poi mi fa girare riuscendo a non sfilarlo. Sono con le gambe sopra le sue spalle, pompa lentamente, poi lo sfila e prende il mio cazzo in bocca, per poco perché poi riprende a incularmi. Mi incula un po’ poi mi succhia poi mi incula nuovamente. Riprende a succhiarmi, non resisto, lo avverto che sto per sborrare, lo lascia e riprende a incularmi e mentre lo sta muovendo lentamente dal mio cazzo esce un mare di sborra che finisce sulla mia pancia.
Continua a pomparmi, mi avverte che sta per sborrarmi nel culo “SIIIIII” stava scaricandomi dentro un fiume di sborra. La sentivo calda dentro, una sensazione fantastica. Poi si sfila, mi ordina di pulirgli bene il cazzo con la lingua poi si inchina e pulisce la mia pancia leccando tutta la mia sborra. Ormai non ci poniamo più limiti, ed è l’unico modo per godere alla grande (ovvio siamo stra sicuri l’uno dell’altro per analisi recenti).
Continuiamo a baciarci, il suo cazzo diventa duro in pochi secondi, si inchina a leccarmi il culo dal quale sta uscendo la sua sborra. E’ stupendo, sono pronto a riceverlo nuovamente nel culo, invece mi ordina di prenderlo in bocca e di succhiarlo. Vuole che lo faccia lentamente, vuole durare e vuole anche che muova il dildo che ha nel culo. Anche quello molto lentamente, lo stesso ritmo di come succhio. Sto succhiando e leccando da un bel po’ e sono un po’ stanco, mi fermo e inizio a segarlo, non vuole desidera sempre la mia bocca. Riprendo a succhiare e mi inonda la bocca di sborra. Non è tanta, alcuni schizzi, vuole che lo pulisca per bene poi iniziamo a baciarci, vuole riprendersi la sua sborra. Le nostre bocche sono piene di sborra così come le labbra, mi ordina di leccarlo nel viso poi fa anche lui così con me.
Si alza, si sfila il dildo dal culo e poggia su una sedia. Andiamo a lavarci un po’ e poi ci vestiamo e mi preparo per andar via. Lui mi prende, mi spinge sula parete e mi ordina di aprire la bocca, ci sputa dentro e riprendiamo a baciarci. Si ferma, mi dice che sono diventato la sua troia ogni volta che ha voglia, poi riprende a baciarmi. Ci fermiamo, guardiamo l’orologio e ci rendiamo conto che siamo oltre tre ore a divertirci facendo l’amore. Spegne le luci e ci avviamo per far rientro alle nostre case, sull’uscio mi dice che vuole mangiare una pizza con me, accetto e stiamo ancora due ore insieme. Una serata stupenda.
Lui è molto impegnato e riusciamo a vederci una o due volte al mese, però quando chiama mi vuole subito a sua disposizione.
Grazie per la pazienza nel leggerlo, non badate agli errori e scrivetemi, magari ci conosciamo se sardi e della provincia di Cagliari. (su kik riccardoalf)
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