Legata e bendata 1 Parte

Storia vera lei nome di fantasia Mara, amico Andrea.
All’epoca lei aveva 42 io ne avevo 29 internet non c’era ancora si usavano le riviste e il fermo posta.
Lei era una donna alta 1,70 magra una prima di seno con capezzoli molto pronunciati pancia piatta è un bel culo. Mora capelli alle spalle mossi con boccoli. Una gran figa.
Io avevo organizzato la sua fantasia con un amico/ mio ex collega. Abbiamo fatto il nostro incontro alla sua insaputa in un motel dove ogni tanto andavamo.
Quella sera lei era sul letto sdraiata con solo indosso un perizoma nero con il pelo della figa che usciva leggermente sui lati e una canotta trasparente nera.
Le ho detto facciamo un gioco eccitante ….lo avevamo già fatto e a lei piaceva, tempo prima ci fantasticava con il suo ex ma si fermava lì.
Consisteva in lei esser bendata e legata con mani al letto.
Lei altre volte quando lo abbiamo fatto mi diceva sento che è entrato qualcuno in stanza per accendere un po’ l’eccitazione, poi lei era pudica e la eccitava che la vedessero, inoltre si vergognava del seno piccolo e dei tanti peli che non si trattenevano all’interno del perizoma.
Ma quella volta lì ero d’accordo con uno a sua insaputa che non la conosceva che con la luce solo della tv avrebbe dovuto fare quello che le avevo detto io in precedenza.
Appena lei legata e bendata ho mandato un sms al mio amico dicendo di venire la porta è’ aperta , lui che era in una stanza non lontano dalla nostra in pochi minuti era lì davanti.
Sara a sua insaputa muoveva le gambe ed era eccitata, io le ho detto faccio entrare il nostro amico?
Lei domanda dove è?
Io fuori che aspetta.
Lei allora mi ha detto sì ma se mi vede così cosa pensa….
Che sei una troia!
Allora mi avvicino alla porta e la apro lui entra e si è ferma in piedi in fondo al letto ad osservare, lei pensa che io l’ho fatto apposta.
Lei domanda è’ entrato? Cosa fa?
Io ti guarda….
Lei allora si eccita e mi dice ma mi vede….
Io le dico e’ qui in fondo al letto…
Lei sta al gioco cerca nella sua mente di immaginare che uno sconosciuto e’ nella stanza e la sta guardando per eccitarsi, ma non immagina che c’è davvero.
Gli do un comando ad Andrea che inizia ad accarezzarla sulle gambe e io sulla pancia, e’ allora che si rende conto che non è immaginazione ma realtà, le piace e si vergogna, mi chiede ma chi è se lo conosce e io la rassicuro e le dico di lasciarsi andare.
Lei allora cerca di stringere le gambe perché sa che il perizoma non la copra a sufficienza. La canotta mezza tirata su le lascia un seno scoperto, io conoscendola controllo lo stato dell’umidità con un dito spostandole ancora di più il piccolo peri facendole uscire il pelo e le dico come sei bagnata voglio farlo sentire al nostro amico, dove lui prontamente insinua un dito e lei allora non stringe le gambe ma acconsente a lasciarsi toccare. Io subito dopo le alzo la canotta scoprendo quei due vulcani impazziti che dopo poco la accarezziamo entrambi.
Io intanto sfoderò dagli slip il cazzo e lo strofino prima sui capezzoli e poi sulle labbra, dove lei prontamente lecca tutta la cappella.
Faccio segno di spogliarsi e di avvicinarsi e vedo che senza dirgli nulla si posiziona dal lato opposto al mio e appoggia anche lui il suo cazzo sulla bocca e lei prontamente lo lecca sapendo bene che non è il mio.