trio
Le mamme della scuola
di andsic
05.08.2022 |
28.243 |
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"Appena arrivati, iniziammo tutti a lavorare..."
Era una primavera inoltrata di qualche anno fa, quando decisi di lasciare mia moglie.In pochi giorni organizzai il tutto, presi una piccola casetta in affitto per un mese, per prendermi la famosa "pausa di riflessione".
Dopo due giorni lontano di casa, decisi di non tornare mai più.
Finito il mese, lasciai la casa (era in pratica invivibile) e, nell'attesa di definire il tutto con la mia ex, fui ospitato prima da amici e poi da un familiare, in una località di villeggiatura nelle vicinanze di casa.
Arrivò l'estate, e come arrivò ... finì con confusioni mentali e riorganizzazioni varie.
Nel frattempo ricominciò la scuola e, quando mi era possibile, accompagnavo e andavo a prendere mio figlio.
Abito in un piccolo paesino. Quando andavo all'uscita di scuola, capii che la notizia della separazione era arrivata, perché molte mamme si avvicinavano con scuse banali per cercare un approccio.
All'inizio mi sembrò strano, ma poi la situazione iniziò a piacermi.
Fra tutte le mamme, legai con due di loro.
Francesca e Simona.
Iniziammo a chiacchierare e si entrò un po' in confidenza.
Nel frattempo, dopo le ospitate, avevo trovato una nuova sistemazione e cominciai a dovermi dedicare anche alle situazioni casalinghe.
Avevo delle difficoltà dovute all'inesperienza, ma ci scherzavo sopra e raccontavo le mie disavventure alle mie nuove amiche, alle quali strappavo sempre delle risate.
Erano tutte e due delle belle donne.
All'epoca avevo quarantacinque anni.
Simona mia coetanea. Francesca più giovane di una decina di anni.
Mi piacevano, erano anni che non corteggiavo una donna, e mi vergognavo un po' a fare delle avances, anche se qualche battutina piccante dopo un po' iniziò a spuntare.
Francesca, biondina, capello corto, occhi azzurri, non molto alta, seno nella norma, culetto tondo e sodo, sempre sorridente.
Simona, capelli neri a caschetto, seno prosperoso, gambe magre e sedere all'insù.
Erano molto amiche, sempre assieme e molto in sintonia.
Un giorno raccontando un disastro mentre lavavo il pavimento, Francesca si offrì volontaria per venirmi a dare una mano per le pulizie, coinvolse Simona ed io accettai ben volentieri.
Prendemmo appuntamento per sabato mattina, giornata più libera per tutti.
Il sabato, lasciati i bambini a scuola, ci dirigemmo verso la mia nuova casa in affitto.
Appena arrivati, iniziammo tutti a lavorare. Ci dividemmo i compiti.
Io mi occupavo di spostare le cose pesanti e loro in un battibaleno facevano cose che io avrei impiegato un giorno intero.
Francesca mi disse: "Andrea, il bagno lo puliamo alla fine, così evitiamo di sporcarlo".
Risposi di sì.
La casa era piccola e in un paio d'ore era già tutto pulito.
Francesca mi chiese di prendere un flacone di detersivo che era rimasto nella sua macchina e loro iniziarono a pulire il bagno.
Quando tornai, Simona mi chiamò e chiese aiuto. "Si è incastrata l'anta della doccia, vieni a sbloccarla? Siamo rimaste dentro mentre pulivamo".
Entrai, mi avvicinai e provai ad aprire.
L'anta scorrevole si aprì senza fatica e ... "che mi venga un colpo" ... Francesca e Simona ... NUDE dentro la doccia.
Scoppiarono a ridere.
Io rimasi basito, quasi senza parole.
La doccia era molto grande, una vasca trasformata. Mi tirarono dentro.
Appena mi ripresi dallo shock mi spogliai e aprimmo l'acqua.
Francesca prese il doccino e bagnò Simona.
L'acqua scorreva sul suo seno molto grande. I capezzoli erano molto scuri. A contatto con l'acqua si drizzarono.
L'acqua scendeva e le bagnava i peli del pube. Neri e folti. Si girò. Il sedere era bello tosto.
Guardai Francesca. Il seno era più piccolino ma ben fatto e proporzionato. Stava su come a una ventenne.
Era depilata intimamente. Le grandi labbra erano verso l'interno e si vedeva solamente una piccola fessura.
Francesca spostò il doccino su di me.
Simona s’insaponò le mani e me le passò sul petto. Il mio pisello si drizzò.
Afferrai il suo seno... bello tosto
Con l'altra mano accarezzai Francesca.
Si avvicinarono entrambe e si strusciarono su di me. Una davanti e una dietro.
Capii che era un gioco che avevano fatto altre volte.
Simona mi accarezzava, poi la sua mano scese al centro delle mie gambe.
Mi prese l'uccello e lo accarezzò. Poi se lo infilò in mezzo alle sue gambe, ma senza penetrarsi, e iniziarono un gioco di strusciamenti che mi fecero diventare il cazzo duro come il marmo.
Ci sciacquammo, ci asciugammo e andammo in camera.
Accesi il condizionatore (faceva ancora caldo) e le raggiunsi sul letto.
Francesca mi fermò. Mi disse: "Stai lì sulla poltrona. Giochiamo un po' tra di noi. Poi ti chiamiamo".
Mi sedetti e iniziò uno spettacolo inebriante.
Simona distesa supina con le sue poppe in aria, le gambe rannicchiate e larghe e la figa pelosa a vista. Simona a quattro zampe che le succhiava i capezzoli, poi la baciò in bocca e poi leccandola si diresse alla figa nera.
Simona sussultò quando la sua amica la leccò. Francesca alzò le gambe e offrì la sua fighetta depilata alla bocca dell'amica.
Iniziarono a leccarsi a vicenda. Ansimavano. Erano uno spettacolo. Non avevo mai visto due donne leccarsi.
Il mio cazzo stava scoppiando, anche perché ero a digiuno da un po' di tempo.
Francesca mi chiamò.
"Vieni. Assaggiamola assieme".
La figa di Simona era in un lago. Nera. Pelosa. Le labbra carnose e rosee. Il clitoride faceva capolino.
Mi avvicinai. Baciai Francesca e mentre ci baciavamo iniziammo a leccare la figa nera.
Che spettacolo
Si tolsero dal 69. Simona si giro e mi prese il cazzo in bocca. La bionda fece la stessa cosa e iniziarono a baciarsi e a leccare il mio cazzo.
Ebbi il tempo di guardarle e riversai nelle loro facce tutto lo sperma che avevo dentro.
Le inondai
Loro non si scomposero e iniziarono a leccarsi a vicenda fin quando non ripulirono tutto.
Alla vista di questa scena sentii il mio cazzo indurirsi.
La bionda se ne accorse, ci si butto con la bocca e fu di nuovo duro.
Mi fece distendere si strusciò un po' sopra e se lo infilò dentro quella figa apparentemente piccola, ma in realtà molto capiente.
Simona si piazzò dietro e iniziò a leccarle il buco del culo e il mio cazzo che entrava e usciva.
Poi fece il giro e si mise cavalcioni sulla mia faccia.
Le leccavo quella figa carnosa mentre mi scopavo Francesca.
Poi cambiarono posto.
Iniziai a scopare Simona.
Le sue tette sobbalzavano ed io le palpavo a mano piena. I capezzoli duri come chiodi.
Francesca uscì dalla stanza e tornò con un fallo di gomma, se lo legò ai fianchi, leccò il culo di Simona e in un attimo la sodomizzò mentre io la scopavo in figa.
Simona iniziò a dimenarsi.
Tra le tette, la figa e il sedere ebbe un orgasmo travolgente.
Tremò e urlò per diversi secondi
Poi si tolse da quella posizione, prese l'amica, la fece sedere sul mio cazzo, ma stavolta lo prese nel culo.
Francesca mi dava le spalle, poggiò i piedi sulle mie ginocchia e si impalò il cazzo tutto fino in fondo.
L'amica prese a rileccarle la figa e mentre la inculavo ebbe un orgasmo e squirtò in faccia a Simona.
Passarono pochi secondi ed ebbi un orgasmo pure io.
Ripulirono il mio seme con le loro bocche, ci riposammo un po’ e andammo a fare una doccia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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