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L'evoluzione di una piccola santarellina (parte 4)


di consi
15.01.2020    |    10.884    |    2 10.0
"Un buon profumo, stile nel vestirsi, drink alla frutta..."
"Giulyyy! Che fai stasera, tesoro? Io ho tante novità che non vedo l'ora di raccontarti..." le scrissi questo con diverse emoticon che lasciassero pensare alle peggiori maialate.
"Giadina! Finalmente ti sei data da fare? Io stasera pensavo di andare in discoteca col tipo con cui sto uscendo, viene anche qualche suo amico, se vuoi puoi unirti a noi"
La giornata ha già preso la piega giusta
"Ok amore, considerami nel gruppo. Ti spiace se ci vediamo anche prima, magari per cena? Così ti racconto tutto"
Ci organizziamo per una pizza alle 20.
Cominciai a prepararmi per la serata: gambe, inguine, braccia... Non doveva esserci nemmeno un pelo. Poi doccia e capelli. Alle 20 finalmente mi incontrai con Giulia. Lei è molto simile a me, poco più alta di me, terza di seno, molto bella in viso, piccolo naso all'insù, bel culetto tondo. Caratterialmente è sempre stata l'opposto di me. Io odio me stessa e non mi piaccio, lei si piace ma cerca sempre di migliorarsi. Io timida, lei estroversa. Ero decisa, però, era giunto il momento di cambiare. Le raccontai tutto: la gita in pineta, il pompino a casa di marco, la scopata della mattina a scuola. Lei passava dall'essere sconcertata alla risata senza fine. "OK, tranquilla, ci penso io a te. Stasera ci sono un paio di ragazzi con Alex (il suo uscente), uno specialmente è carino"
"Carino? L'ultima volta che l'hai detto mi sono trovato con un tappo di 1.60 che voleva portarmi a mangiare un kebab, con un alito da cipolla che avrebbe stesso anche Tyson..."
"Si,lo so. Adem non è stato un grande suggerimento"
"Tutto si può definire meno che grande" ridemmo entrambe

Finalmente arrivò la sera. Il bello di essere delle femmine in discoteca? Entri subito.
Una volta pagato l'ingresso ci ritrovammo in questo stanzone con le luci scure, musica a palla, senza ossigeno e pieno di maschi con gli occhi assetati di sangue in cerca di figa. Si, ok, non ho mai amato le discoteche. Ma quella era la vecchia me, come ho detto: volevo cambiare.
Ci trovammo col suo uscente e il resto della compagnia e... PORCA TROIA! CARINO?! MA QUELLO È UN FIGO DI DIO!
Mi trovai davanti questo angelo coi capelli castani perfetti, occhi azzurri, braccia e collo perfetti, buon profumo.
"Evvai che mi sono depilata tutta!" pensai.
"Ciao io sono Michael"
"Ciao..." lo fissai ammaliata. Già mi immaginavo come potevano essere i nostri bambini...
"Tu saresti...?" mi incalzò
"..." niente, imbambolata.
"Lei è Giada" intervenne in mia salvezza Giulia "la ragazza di cui vi avevo parlato"
Finalmente riuscii a dire qualche parola e cominciammo a parlare. Scoprii che Michael era all'università, scienze politiche, faceva volontariato e aveva 2 cani... "No dai, è finto, non può essere reale..."
Cominciammo a ballare e... Cazzo, sapeva anche ballare! Bevemmo , ci divertimmo, tutto andava alla grande. Fino a quando non vidi un biondino con una terribile camicia gialla. Cazzo era Marco. Mi stava fissando, incazzato. Lo vidi arrivare verso di me: "se volevi chiudere, bastava dirlo!"
Raccolsi tutta la calma dentro di me e con tutta la tranquillità che tirai fuori gli dissi: "Ma vaffanculo, stronzo! Non stiamo insieme e non lo siamo mai stati! Ora vaffanculo tu e il tuo cazzo da coniglio"
Michael era sbalordito, Giulia piegata in due dalle risate.
Marco accusò il colpo ma non demorse e cominciò a riprovarci per avere un'altra chance. Io cominciai ad essere nervosa ma prima di esplodere del tutto intervenne Michael. Gentilmente mi prese tra le braccia e mi portò al bar a bere un drink. "Basta, stasera gliela do, sicuro!" dissi fra me e me.
"Grazie, non sai che palla al piede..."
"Ma va, figurati" mi disse mentre sorseggiava il suo drink alla frutta.
Ci provai.
"Sono stata davvero fortunata ad avere accanto un ragazzo come te al momento giusto" dissi con occhi sognanti.
"Ti ringrazio ma..."
"Oh no ti prego.. Sei fidanzato"
"Ahahah no, peggio"
"Asessuato?"
Scoppiò ancora di più a ridere.
Poi unii i puntini. Bello, bellissimo, troppo bello. Un buon profumo, stile nel vestirsi, drink alla frutta...
"No... Sei gay?"
"Già, mi spiace"
NOOOOOOOOOOOOOO....
In un attimo vidi i nostri bambini allontanarsi e correre verso il tramonto e non tornare più indietro.
"Ah... Ok"
"Senti, capisco il tuo imbarazzo, davvero"
"Tranquillo, non importa. Però continua a offrirmi da bere, ne ho decisamente bisogno..." ridemmo entrambi.

Bevvi più drink, avevo bisogno di benzina per riprendermi. Dissi ciò che era successo a Giulia che scoppiò a ridere: "Scusaaaa! Però almeno stavolta era carino!! Dai andiamo a ballare che ci sono ancora tanti bei ragazzi!"

In effetti era vero. Cominciammo a ballare e cominciammo a essere più spinte e disinibite. Lei cominciò a essere particolarmente aperta col suo uscente e io cominciai a strusciarmi su quelli che mi giravano intorno. In poco tempo fummo circondate. Tutti cercavano i nostri culi. Essendo quello di Giulia già impegnato, il mio fu quello più ricco di attenzioni. Cominciai a sentire mani sui fianchi, sul culo. Gente che ballando appoggiava pure il pacco. Io... Li lasciavo fare. Cazzo quante cose mi ero persa... Mi strusciavo su tutti,ballavo con tutti. Due erano particolarmente carini... Erano amici, si vedeva. Uno ballava davanti e l'altro dietro di me. Cominciai a eccitarmi davvero. Mi alternavano fra i due e sentivo le loro erezioni. Cominciai a baciare uno, poi mi girai e baciai pure l'amico. Ricominciando a ballare vidi Giulia che ridendo mi faceva il segno di una sega vicino alla bocca con entrambe le mani.
"Magari!" le urlai.
Mi sa che i due ragazzi capirono al volo. "Vuoi venire fuori con noi?"
"Certo"
Salutai Giulia che rideva alle mie spalle

I due ragazzi dovevano essere del posto perché senza dire nulla, mi portarono in un boshetto molto isolato e fitto. Una volta raggiunto il posto ideale, cominciarono a baciarmi. Uno in bocca, l'altro suo collo. Cominciarono a toccarmi ovunque, tette, culo, gambe... Ero in mano loro. Senza neanche accorgermene mi ritrovai con le tette al vento con un ragazzo che mi succhiava i capezzoli e l'altro che aveva alzato il vestito e mi stava sditalinando con tre dita.
"Oddio.. Sono con due sconosciuti in un bosco e pure mezza nuda!! Non so nemmeno i loro nomi!" con questo pensiero bocca e mani si stavano alternando su di me. Sarà stata anche la situazione... Erano due sconosciuti, ma erano anche bravi. Ogni leccata era una carezza, ogni morso era una piccola scossa. E le loro dita poi... Mmm ci sapevano proprio fare. Gemei tanto, forte, non mi importava di essere scoperta. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare. Non so quanto tempo passò,ma alla fine ebbi un bellissimo orgasmo. Mi ripresi, li guardai, li baciai entrambi, mi inginocchiai: "Sono vostra"
Velocemente si liberarono dei pantaloni e delle mutande. Mi trovai davanti due cazzi di tutto rispetto, depilati anche se un po' puzzolenti. Ma chissene frega, sono troppo eccitata. Uno era più lungo, l'altro più grosso. Li presi in mano, li strinsi bene e cominciai a muoverli simultaneamente. Leccai entrambe le cappelle, poi mi concentrai su quello più grosso, lo leccai dalla base fino alla cappella, lo riempii bene di saliva e cominciai a succhiarlo. Il ragazzo mi accarezzò delicatamentea testa e me la spinse contro il suo cazzo. Arrivai a prenderlo più che potevo. Passai a quello più lungo, stesso procedimento. Me li gustai tutti, centimetro per centimetro. Li alternavo nella mia bocca, li riempivo di saliva e la risucchiavo tutta.
Quello col cazzo più lungo si scostò, mi mise a pecorina e senza dire nulla si mise dietro di me.
"Oddio sto per scopare con uno sconosciuto! Giada fermati! Questa non sei tu! Potrebbe anche essere pericoloso! "
Alzai bene il culo e inarcai la schiena, il tutto continuando a succhiare l'altro cazzo. Quello dietro mi sbattè il suo uccello sulle chiappe e lo strofinava sulle labbra
Mi girai: "Beh?! Mi scopi o fai finta?!"
MA CHE CAZZO AVEVO APPENA DETTO?!

Lui rise e in tutta risposta cominciò a sbattermi come una troia.
Io gemevo in maniera soffocata per via dell'altro cazzo. Dio, quanto stavo godendo. Mi prese a chiavare con forza. Ad ogni colpo nella figa mi ritrovavo più in profondità anche il cazzo nella gola.
"Ooooooh Igor, dovresti sentire la fighetta di questa troia!! È pure bella stretta!"
Almeno ora sapevo il nome di uno dei due...
"Si?? Dai, fammela provare!!"
Senza neanche farmi spostare, si scambiarono e ricominciarono a scoparmi in bocca e in figa. Io godevo e godevo. Gemevo sempre più forte.
Sentii per la prima volta il sapore della mia figa attraverso il cazzo di qualcuno. Era così eccitante...
Cominciarono a prenderci la mano: mi sculacciarono, mi tiravano i capelli, mi strizzavano i capezzoli. Io in tutta risposta gemevo e mi bagnavo di più. Cercavo di concentrarmi sul cazzo da succhiare. Leccavo le palle, ci sputavo sopra, me lo facevo sbattere in faccia. Cazzo, quanto mi piacevano i pompini. Cambiarono posizione. Uno si mise sdraiato, l'altro in piedi. Senza che mi dicessero nulla, diedi le spalle a quello sdraiato e mi impalai sul suo cazzo. Cercai di mettere in mostra il più possibile il mio culo e cominciai a cavalcarlo. L'altro mi si mise davanti e ricominciai a succhiarlo ben volentieri, alternando lappate e gemiti. Persi il conto degli orgasmi, scopammo così tanto che persi completamente la cognizione del tempo, altro che Marco!!
I due si alternarono anche in questa posizione.
Cominciai a essere stanca... "Ragazzi vi prego, sborrate perché mi avete distrutta!"
I due risero e si alzarono.
"Una troia come te beve per forza, giusto?"
"Giustissimo! Dai sborrate stalloni! Mi avete fatto godere come una puttana! Non ho mai goduti tanto in vita mia e non so neanche i vostri nomi!! Mi avete sbattuta Come una zoccola! Vi è piaciuta la mia performance?"
Ero lì in ginocchio, ad aspettare la loro sborra, a eccitarli e ad invitarli.
"Oooooh siii! Sei stata proprio una brava puttanella! Che troia che ci siamo trovati eh, Igor!! Proprio una gran puttana!! Ora facci schizzare, dai!! Chiudi in bellezza!"
Li succhiavo e li masturbavo contemporaneamente.
"Dai maiali! Riempitemi la bocca di sborra!! Fatemi godere dai!!!"
I due gemerono sempre più forte, i loro cazzi diventarono sempre più duri.
Igor, quello col cazzo grosso, urlò per primo. Mi girai verso di lui ed in pochi secondi mi riempì la bocca di sperma. Bollente, un po' amaro, ma delizioso. Tempo di raccogliere tutta la sua sborra e di ripulirgli il cazzo che toccò al suo amico. Anche lui mi schizzò tutto in bocca. Senza ingoiare mischiai i due intrugli con la lingua. Mi gustai la loro sborra in tutta la bocca. Gliela mostra fiera e soddisfatta. Solo quando mi sentii completamente assuefatta dal sapore e dall'odore dello sperma, ingoiai tutto.
"Mmmm... Mamma che buona, ragazzi"
"Comunque piacere, io sono Igor"
"E io sono Ivan, piacere!"
"Giada! Piacere decisamente mio!"

Dopo l'amplesso furono gentilissimi, mi riportarono a casa e mi lasciarono i loro numeri di telefono.
Li rivedrò sicuramente... Questa è da raccontare a Giulia

Continua...

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