Lui & Lei
L'evoluzione di una piccola santarellina (parte 8)

28.01.2020 |
3.659 |
6
"Dimmi come lo preferisci"
Io guardai incantata tutta quella collezione di cazzi e toys..."
"Buongiorno principessa! Pronta per il compito di inglese?""Buongiorno a te, Ettore! Si, a inglese non ho problemi. Tu?"
"In qualche modo me la cavo sempre ahahah"
Giovedì iniziò così, con il compito subito alle prime due ore. Mi trovai bene con tutti gli argomenti: dalla grammatica alla comprensione del testo. Nel bel mezzo del compito, però, mi arrivò un bigliettino da Ettore.
"Salvami, cos'è lo stream of consciousness??"
Lo guardai sbalordita: "Ma come!! Non ti sei fatto i bigliettini" Gli dissi sottovoce.
"Eh, sapevo un cazzo che chiedeva quello!"
Interruppi il mio compito e gli scrissi qualche riga sull'argomento.
"Grazie, bellissima!"
"Ehi!! Dopo devi ripagarmi!!"
A compito finito, mi raggiunse nei corridoi.
"Allora quale sarà la mia forma di pagamento?"
"A inizio quinta ora raggiungimi in bagno, come l'altra volta".
Il suo compagno di banco, quel giorno era assente.
"Ti spiace se mi metto accanto a te"
"E chiedi anche?? Vieni, scema!"
All'ora successiva, storia, il prof fece ripasso per il compito del lunedì successivo. Non ci importava molto della lezione e cominciammo a stuccicarci. Io gli accarezzavo la gamba, gli stringevo l'interno coscia e salivo sempre di più verso il suo pacco. Lui non era da meno e dopo qualche minuto, ci stavamo masturbando da sopra i pantaloni. Per lui, agire fu molto più facile dato che io portavo un paio di leggings, mentre lui aveva un paio di jeans coi bottoni all'altezza della patta.
"Oooh cazzo, mi sto bagnando come una troia. La prossima volta, mettiti dei pantaloni di una tuta!"
"Ahahah! Vorresti succhiarmelo adesso, eh!"
"Ah guarda, in questo momento me lo metterei in ogni buco!"
"Che troia che sei!" Infilò la mano nei pantaloni, nelle mutandine e cominciò a masturbarmi come si deve. Cercai di rimanere impassibile e di controllare che nessuno ci guardasse, ma quando mi infilò due dita dentro alzai gli occhi al cielo e nascosi la testa sul banco per non far vedere le mie smorfie di piacere. A ogni movimento della mano di Ettore, stringevo la sua coscia e, più lui aumentava il ritmo, più io stringevo. Il rischio di essere scoperti, il fatto che stavamo facendo tutto ciò in classe, davanti a tutti... Ero fradicia, tanto da sentire anche le cosce e i pantaloni bagnati. Ettore stava andando avanti da almeno venti minuti e io godevo come una matta. Avrei voluto spogliarmi tutta e urlare il mio piacere, avrei voluto mettermi su di lui e farmi scopare come meritavo.
"Oddio Ettore... Voglio il tuo cazzo. Tutto. Adesso"
Ettore sorrise e, dopo poco, la campanella dell'intervallo suonò.
"Bagno?" Chiesi speranzosa.
"Bagno!"
Corremmo immediatamente al bagno, nella calca nessuno notò che io e Ettore entrammo nella stessa toilette e chiudiemmo a chiave. Gli saltai subito al collo e cominciai a baciarlo con tutta la passione che avevo in corpo. Lui mi strinse e rispose al bacio con altrettanta voglia.
"Non mi aspettavo un bacio" Disse sorpreso.
"Mi andava... Così come ora voglio fare questo"
Mi inginocchiai e gli liberai il cazzo dai pantaloni.
"Mmm (lecco tutta l'asta)... Quanto mi sei mancato"
Me lo infilai in bocca e cominciai a fare subito su e giù, avevamo solo una decina di minuti.
"A te piace violento, giusto?"
"Mmm mmm" Annuii con la bocca piena.
"Benissimo" Mi prese i capelli in una coda e mi spinse tutto il cazzo in gola. Sentii la sua cappella in gola, mi sentii strozzare dal suo uccello e sentii anche la mia figa bagnarsi come un rubinetto. Quando toccai il pube col naso, tirai fuori la lingua e cominciai a leccargli le palle.
"Oooh Giada! Vuoi anche le palle?"
"VOGLIO TUTTO"
Mi levò il cazzo dalla bocca e lo rimpiazzo con le sue palle. Le succhiai e le sentii belle piene. La volevo, volevo la sua sborra.
"Dai, Etto. Non abbiamo molto tempo, ce la fai a schizzare in fretta?"
Ricominciò a scoparmi la bocca.
"Mi hai fatto avere il cazzo duro tutta la lezione, quando vuoi, io schizzo!"
"Mmm bravo! E dove vuoi schizzarmi?"
"In faccia, oggi voglio riempire questo viso da troia!"
"Mmm per la faccia aspetta sabato, avrò una sorpresina! Però ho un'idea. Ti va di filmarmi? Dopo voglio mandare tutto a Giulia?"
"Certo!"
Prese il telefono e cominciò a registrare.
"Ciao Giulyyy! Questo è il cazzo di Ettore, lo amo e sono sicura che tra qualche giorno me lo infilerò su per il culo!!"
Ricominciai a farmi scopare potentemente la bocca.
"Oooh Gia, sto per sborrare!"
"Ok, masturbati e vieni qui!" Misi le mani davanti al suo cazzo a formare una piccola conca.
"Dai Ettore, schizza tutta la tua crema, vienimi nelle mani, non te ne pentirai!"
Ero in ginocchio, davanti a quel bel cazzo, che aspettavo tutta la sua sborra con lo sguardo sognante .
"Oooooooh Giadaaaa! Vengo, cazzo! Siiiii!!"
Indirizzò 4 o 5 schizzi tutta nelle mie mani.
"Mmmm siii! Guarda Giulia! Guarda quant'è! Come bella bianca e densa!!" Avvicinai le mani all'obiettivo.
"E guarda ora..."
Misi le mani davanti al mio viso e mi feci colare tutta la sborra in faccia.
"Oooooh siiii... Com'è bella calda. Amo anche la tua sborra, Ettore!"
Me la spalmai ovunque. Quella che mi rimase in mano la leccai e la spalmai anche sul petto.
"Mmmm... Grazie Ettore. Ora dimmi, si nota tanto?"
"Naaah, se non lo sapessi, non lo noterei. Hai fatto un bel lavoro!"
"Grazie, caro. Ciao Giulia!"
Ettore chiuse il video e si sistemò i pantaloni.
"Me lo invii? Così glielo giro subito"
Aspettammo in bagno il suono della seconda campanella e, quando sembrò non esserci più nessuno uscimmo e tornammo in classe.
"Ma alla quinta ora torniamo in bagno?"
"Certo! Devo ancora ritirare il mio premio!!"
Passammo l'ora successiva provando ad ascoltare un minimo la lezione ma con scarsi risultati. Potevamo solo ridere e stuzzicarci a vicenda. Prima della fine della lezione dissi al professore che mi sentivo male e andai ad aspettare Ettore davanti alla porta dei bagni. Mi raggiunse un minuto dopo il suono della campanella e ci chiudemmo nel bagno, stavolta quello delle femmine. Mi buttai sul suo collo e lo baciai con tutta me stessa.
"Allora signorina, cosa vuole come ricompensa per i suoi servigi?"
"Mmm intanto si inginocchi e mi chiami Regina!" Se volevamo giocare, tanto valeva divertirsi!
Mi levai pantaloni e mutandine e mi sedetti sul water.
"E ora, mi lecchi tutta come merito!"
Ettore sorrise e si buttò fra le mie gambe. Cominciò a leccarmi un po' il clitoride e un po' le labbra. Non era esperto come Ivan ma aveva una bella lingua.
"Mmm mia Regina, com'è guastosa la sua figa!!"
"Bravo mio umile servitore. Continui così e verrà ricompensato con altri servigi!"
Mi lasciai andare in quel bagno, accarezzandogli la testa e godendomi la sua lingua. Il piacere saliva ma il tempo era poco. Non sarei mai arrivata all'orgasmo...
"Oh fanculo...!"
Mi alzai, alzai lui di forza, lo baciai con tutta la voglia che avevo in corpo, gli calai i pantaloni e lo buttai a sedere sopra il water. Mi misi sopra di lui dandogli le spalle e mi impalai sul suo cazzo.
"Oooooooh finalmente! Oddio, quanto ho voluto il tuo uccello!"
Cominciai a muovermi e a saltare sul suo pisello. Lo sentivo tutto, lo volevo tutto e finalmente era dentro di me. Mossi bene il culo davanti a lui e più volte me lo toccavo per aprire le chiappe e mostrare il mio orifizio.
" Mmmm lo vorresti eh! Vorresti scopare questo bel culo eh!"
"Oooooooh siiiii troia! Vorrei incularti come si deve!!"
Tra un gemito e l'altro sentimmo aprirsi una porta vicino a noi.
"Giada sei qui?"
PANICOOO...
"Giadaaaa, sono Laura. Sei qui?"
Mi schiarii la voce: "Laura scusami. Si, sono qui in questo bagno"
Laura era una compagna di classe. Timida, sempre al suo posto e molto intelligente. La classica secchiona.
"Tutto bene? Manchi da un po', il prof mi ha mandato a vedere come stavi"
"Si si, sto meglio.. Un paio di minuti e arrivo"
Vidi la sua ombra abbassarsi per vedere nello spazietto sotto la porta.
"Ma... Giada! C'è qualcuno con te?"
CAZZO!
"Ecco... Laura, prometti di non dirlo a nessuno?"
"Giada, che stai facendo?"
"Promettimelo!"
"Ok, ok. Prometto"
Aprii lentamente la porta e mi mostrai con le gambe oscenamente aperte e il cazzo di Ettore, sempre bello duro, dentro di me. Laura si portò le mani alla bocca per la sorpresa e rimase lì, immobile, fino a quando non sentimmo delle voci in lontananza. La tirai dentro e richiusi la porta a chiave. Ettore ricominciò a muoversi sotto di me, io mi girai e lo maledii con lo sguardo. Lui, in tutta risposta, sorrise e si mosse ancora di più. Io cominciai ad ansimare e guardai Laura, imbarazzata. Ci fissava, shockata, immobile. Era incantata nel guardare i nostri sessi, sembrava me quando vidi scopare Giulia davanti a me per la prima volta.
"Puoi vedere anche da più vicino, se vuoi..."
Le appoggiai la mano sulla spalla e la abbassai gentilmente. Lei si inginocchiò e si avvicinò a noi. Guardai Ettore e, senza dir nulla, ci scambiammo un gesto di intesa e un sorriso: Laura doveva essere nostra. Aumentammo il ritmo, i movimenti, io mi toccai persino il clitoride. Il tutto mentre Laura ci guardava estasiata e sognante. Nella concitazione, il cazzo di Ettore uscì dalla mia fighetta.
"Mmm.. Vuoi provarlo, Laura?"
Lei si leccò le labbra: "Mmm... Cosa?!"
"Dico, vuoi provarlo? Non sono gelosa, tranquilla"
"Non lo so..."
Le presi la mano e gliela misi sul cazzo di Ettore.
"Senti com'è bello duro.. E caldo"
Laura cominciò a muovere la mano sul pisello, a farla scorrere su e giù.
"Ora bacialo, non essere timida"
Le avvicinai lentamente la testa e lei cominciò a dare piccoli baci lungo tutta l'asta, poi a dare piccole leccate.
"Mmm bravissima. Ora apri la bocca"
Lei obbedì, io le misi dolcemente il cazzo in bocca e cominciai a farle fare su e giù con la testa. Non era molto esperta, non riusciva ad andare oltre neanche la metà del pisello.
"Brava Laura! Ti piace l'uccello di Ettore?"
"Mmm mmm"
"Brava! E dimmi... Ora vuoi leccarla anche a me?"
Lei mollò il cazzo e si avvicinò alla mia figa. Tirò fuori la lingua e puntò dritta alle mie labbra. Io le spinsi la testa contro di me e mi rilassai sul petto di Ettore.
"Preparati a sborrarle in bocca" Gli sussurrai nell'orecchio.
Dopo qualche leccatina, mi ripresi il cazzo e me lo reinfilai dentro. Ero veramente vicina all'orgasmo e vedere Laura così eccitata ed incantata tra le mie gambe mi fece capitolare. In un paio di minuti, venni nella maniera più silenziosa possibile.
"Mmmm... Siiiiii! Oooooh Ettore... Hai un cazzo meraviglioso!"
Tirai nuovamente fuori il pisello di Ettore e lo servii a Laura: "Ti va di farlo venire? Magari con la tua bella boccuccia.."
Stavolta non ci fu neanche bisogno di avvicinarle la testa: si infilò direttamente il cazzo in bocca e cominciò ad andare su e giù. Io accompagnavo solo il movimento della sua nuca e massaggiavo le palle di Ettore.
" Oddio ragazze... Così mi fate sborrare! Laura, se continui così vengo! Aaaaah!"
Lei continuò a succhiare, sempre più in profondità, senza mollare un secondo il cazzo.
"Oooooh siiiii! Sborro!!! Aaaaaaah!"
Ettore si svuotò completamente le la palle nella bocca di Laura.
"Brava bimba. Tienila un po' in bocca! Ti piace la sborra di questo bel cazzo?"
Lei fece cenno di sì con la testa, tutta contenta.
"Bene, bravissima! Ora ingoia tutto..."
Buttò giù tutta lo sperma e mi mostrò soddisfatta la bocca vuota.
"Aaaaah! Oddio... Non è che tu ne volevi un po'?"
"Ahahahah no, tranquilla. La mia razione me la sono presa questa mattina a ricreazione...."
"Ah, wow! Ma da quanto state insieme voi due?"
"Non stiamo insieme, a dire il vero. Questa era la nostra prima volta. Prima d'ora gli avevo fatto solo un paio di bocchini. Adesso andiamo in classe. Ci daranno per dispersi!"
In classe ci beccammo entrambi una bella ramanzina, mancavamo da più di mezz'ora, ma ne era valsa la pena.
Sul bus accesi il telefono e trovai una foto di Giulia con un uccello in bocca.
"Oggi mi sono divertita anch'io con uno di quinta!"
"Eh brava Giulietta!"
Ci raccontammo le rispettive esperienze e arrivai a casa che ero nuovamente eccitata.
Pensavo di dover mangiare da sola, invece trovai mamma a cucinare.
"Madre! Che ci fai qui?"
"Ho tre ore libere e ho pensato di mangiare un boccone a casa. Te com'è andata a scuola? Vieni a darmi un bacio"
Sentì qualcosa sulla mia faccia e si leccò le labbra.
"Mmm... Oggi il succo te lo sei versato in faccia?"
Io diventai imbarazzatissima e mi morsi il labbro inferiore.
"Dai, vai a lavarti il viso che poi mangiamo"
Il pomeriggio scorse via velocemente: studiai per il compito di letteratura di sabato e scambiai qualche messaggio spinto con Ettore.
Il giorno dopo mi trovai, verso le 9, con Giulia al bar vicino casa mia.
Avevo già fatto delle visite ginecologiche, ma non avevo mai avuto una vita sessuale così intensa come quella degli ultimi giorni; per questo motivo ero un po' agitata.
Una volta arrivati allo studio conobbi il ginecologo e la sua assistente. Lui un bell'uomo, avrà avuto l'età di mio padre, qualche capello grigio, senza barba e occhi azzurri. Lei poco più che 20enne, appena uscita dall'università, bellissima ragazza con tantissimi capelli ricci, magra, con una prima di seno ma con un culetto proprio niente male.
"Buongiorno Giulia! Come stai? Lei, invece, deve essere Giada!"
Mi presentai e non potei non notare le sue mani: grandi, ma al tempo stesso calde e morbidissime.
"Allora Giulia, solita visita di routine?"
"Si, poi vorremmo sapere anche per la pillola..."
"Ah, nessun problema. Te potevi già iniziare tempo fa. Controllo la tua amica e poi vediamo"
"Perfetto doc, a dopo"
Così, Giulia andò con l'assistente e io andai col ginecologo.
"Allora Giada, puoi chiamarmi tranquillamente Pietro. Mettiti a tuo agio, non aver paura, intanto cominciamo con qualche domanda, va bene?"
"Si ehm.. Pietro"
Un po' impacciatamente salii su quella strana poltrona, nuda dalle gambe in giù.
"Cominciamo. Età primo ciclo?"
Intanto si sistemò tra le mie gambe e cominciò a mettere un po' di lubrificante sulla figa.
"12 anni... Più o meno"
"OK ciclo regolare?"
"Ogni tanto ho qualche giorno di ritardo, solitamente viene dopo 3 o 4 giorni"
"Immagino la gioia del tuo ragazzo!"
"Ahahahah. Si, col mio ex eravamo sempre un po' in ansia"
Mi mise nella passera un attrezzo per tenermela aperta.
"Ok, primo rapporto?"
"16 anni"
"Ora hai una regolare attività sessuale?"
"Prima... Non granché, ultimamente di più"
Cominciò a infilarmi due dita dentro per la visita interna.
"Mmm sì, si vede che è un pochino arrossata. Ma non ti preoccupare, nulla di strano. Rapporti con uno o più partner?"
"..."
"Tranquilla, hai 18 anni. È normale divertirsi a quest'età"
"Ok ahahah. Più partner"
Le sue dita sembravano andare più in profondità e cominciò anche a stuzzicarmi il clitoride. Tra le domande ed il suo tocco, cominciai ad eccitarmi e mi partì un piccolo gemito.
"Rapporti protetti o non protetti?"
"Non protetti, ma sono sempre venuti fuori"
Il suo tocco era sempre più deciso ed eccitante.
"Sai che rischi di rimanere incinta comunque, vero?"
"Aaaaah. Si, ma il rischio... Mi eccita! Aaaah!"
"Ahahah proprio come Giulia... Ultimo rapporto?"
Dio, com'era bravo con quelle mani! Ormai aveva tolto anche lo strumento, ma il ditalino era sempre più intenso e io sempre più bagnata.
"Ieri mattina"
"Ah, hai saltato scuola anche ieri?"
"Ehm... No ahahah"
"Dunque, la visita è terminata, hai qualche domanda?"
La visita era finita, ma la sua mano era ancora dentro di me e la muoveva divinamente.
"Aaaaaah! Mmmm.. Si... Per la pillola?"
"Ah giusto, dal computer sono entrato nella tua cartella sanitaria. Avevi già fatto tutte le visite col tuo vecchio ginecologo, dopo te la prescrivo con Giulia"
"Mmm bene!! Sono contenta! Aaaaah! Un'altra domanda..."
"Dimmi tutto Giada"
"Posso venire sulla tua mano?"
"Ma certo!"
Pietro aumentò il ritmo del ditalino e io, già eccitata come una troia, mi lasciai andare ad un bellissimo orgasmo.
"Oooooooh doc!! Vengooo!! Aaaaah!"
Mi ripresi e lo guardai: aveva lo sguardo sorridente e soddisfatto.
"Mi sembri contento"
"Si, finalmente Giulia ha portato un'amica troia tanto quanto lei!"
"Oh no Pietro, non ancora quanto lei..."
Mi alzai e mi sgranchii le gambe.
"Perché?"
Mi inginocchiai di fronte a lui.
"Perché per essere troia quanto lei, dovrei ripagare il favore"
Dicendo ciò, gli sbottonai i pantaloni, gli liberai il cazzo e me lo infilai tutto in bocca.
Mi strinse la testa e cominciò ad accompagnarmi nel movimento. Dopo neanche un minuto, si aprì la porta ed entrarono Giulia e l'assistente.
Giulia: "Ah brava Giada, subito al lavoro eh?!"
Pietro: "Sì, dice che vuole ricambiare il favore. Vuoi unirti a lei?"
"Ma certo!"
"Flavia? Vuoi unirti anche tu alle bimbe?" Disse all'assistente.
"Ma si dai! Ho bisogno di staccare un po'!"
Si inginocchiarono accanto a me e cominciammo ad alternarci il cazzo nelle nostre bocche. Chi succhiava le palle, chi l'asta, chi la cappella, tutte avevamo la bocca piena.
"Oooooooh brave troiette! Dove volete la. Sborra?"
Intervenne subito Giulia: "In faccia! Voglio fare una cosa con Giada!"
Flavia: "La lascio tutta a loro, la mia porzione la prendo dopo"
Si alzò e si mise accanto a Pietro prendendogli il cazzo in mano: "Dai Pietro, sborra in faccia a queste zoccolette. Prima ho leccato la figa di Giulia... Vedessi come mi ha sbrodolato su tutta la faccia! E sono sicura che anche quella di Giada fosse bella calda e bagnata... Vero doc?"
"Oooooooh siiiii! Era bellissima! Aaaaaaah"
Flavia indirizzò il cazzo sui nostri visi e venimmo colpite da un paio di schizzi di sborra ciascuna.
"Mmm Giulia.. Allora cosa volevi farmi fare?"
"Quello che hai fatto ieri a scuola, ma con me, per tutta la città! Fattela spalmare per bene!"
Ci spalmammo tutto lo sperma sulle nostre facce e ci scambiammo un tenero bacio.
"Che carine che siete! Allora, vi lascio la ricetta per le pillole, tra un mese facciamo un nuovo esame e vediamo se potete fare sesso senza il rischio di rimanere incinta"
"Ok, grazie mille Pietro" Disse Giulia radiosa.
"Dite alla segretaria che mi avete già pagato! Ci si vede fra un mese!"
Mano nella mano, uscimmo dallo studio con le facce sporche di sborra.
Sentii la notifica di un messaggio, Ettore:
"Buongiorno troietta, quello di matematica ha riportato i compiti!! Ha detto che sei andata molto bene, troppo bene. Dice che il tuo voto è troppo più alto rispetto alla media che hai di solito. Lunedì ti interrogherà per confermare il voto".
"Avrò bisogno di alcune ripetizioni. Domani pomeriggio sei libero?"
"Per te? Sempre!"
Gli mandai un selfie con Giulia che mi leccava la faccia.
"Indovina cosa mi sta leccando?"
"Mmm che belle troiette! Chi avete fatto divertire?"
"Il nostro ginecologo, ahahah. Visita gratis!"
"Giuly, mi ha detto Ettore che ho preso un bel voto a mate... Mi sa che devo iniziare a preparare il culo, ahahhaha"
"Oooh finalmente ti farai inculare anche te! Conosco un sexy shop, andiamo in macchina, va bene?"
"Aspe un sexy shop?! Frena! Cosa vuoi prendere?"
"Oh, lo vedrai!"
Il sexy shop era vicino all'albergo dove lavora mia mamma, un negozietto piccolo, nascosto ma molto ben fornito. Giochi per lei, per lui, strap on, vibratori, costumi, alcuni attrezzi che non saprei neanche come funzionano...
"Giuliaaaa! Vuoi un altro vibratore??" La salutò calorosamente il proprietario.
(Possibile che la conoscano ovunque per fatti riguardanti il sesso?)
"Ahahah no Gianni, oggi sono qui per la mia amica. Vorrebbe iniziare a farlo nel culo!"
Le tirai una gomitata sul braccio.
"Tranquilla, è un professionista!"
"Ah ok! Ha già provato qualcosa o è completamente vergine?"
"Solo qualche dito"
"Mmm ok. Guarda, questo è un set di plug. 3 plug: dal più piccolo per iniziare, al più grande. Varie forme e colori. Semplice, coda di vari animali, col brillante a forma di cuore o a forma di cristallo, con la ventosa... Dimmi come lo preferisci"
Io guardai incantata tutta quella collezione di cazzi e toys. Immaginai di farmi possedere con tutti quegli oggetti. Mi immaginai a pecora con la coda di un gatto o di una volpe, a sculettare sul cazzo di Ettore. Volevo essere più troia. Volevo indossarlo in ogni momento, anche nella vita quotidiana. Volevo essere anche una vera regina...
"Prendo quello col brillante a forma di cristallo!"
Ripensai alla mia spazzola...
"Vibratori... Cos'hai?"
Gianni e Giulia mi guardarono sornioni
"Seguimi..."
Uscimmo dal negozio ed ero felice come una bambina. Il tipo mi aveva dato in omaggio anche una confezione di lubrificante.
"Mia mamma lavora qui dietro l'angolo, ti spiace se passo a salutarla?"
"No figurati!"
"Buongiorno, sto cercando Clara ******, sono la figlia"
"Ok, la signora ****** è impegnata in riunione ma dovrebbe finire fra pochi minuti, se volete potete aspettare sui divanetti"
"Ok grazie mille!"
Strinsi ancora il mio sacchettino anonimo e mi venne un'idea.
"Giuly, seguimi in bagno"
Appena entrate, chiusi la porta a chiave e mi buttai fra le sue braccia. Ci baciammo come due amanti nel pieno della passione.
"Giada! Come mai tutto ciò?"
"Voglio provare subito uno dei giochi... E voglio che tu sia la prima a infilarmi il plug nel culo!"
Mi sorrise e tornò a baciarmi.
"Piegati"
Mi misi a 90 gradi e mi abbassai pantaloni e mutandine. Lei si inginocchiò dietro di me e cominciò a leccarmi la rosellina. Sentii la sua lingua andare sempre più in profondità e riempirmi il buco di saliva. Tirò fuori il plug più piccolo e me lo portò alla bocca.
"Lubrificalo, puttana"
Aprii la bocca e lo succhiai come se fosse un vero e proprio cazzo. Una volta pieno di saliva, me lo portò al culo e lo appoggiò al buco. Era freddo ed ebbi un piccolo fremito.
"Tranquilla amore, rilassati. Sarà come avere dentro due dita"
Mi rilassai e Giulia mi spinse dentro il plug. Sussultai per il piacere, finalmente avevo qualcosa dentro che non fosse qualche dito.
"Ti piace, Giadina?"
"Mmm... Si! Non vedo l'ora di camminare con questo dentro! Come sto? Ti piaccio?" Dissi sculettando.
"Sei stupenda!"
Mi rivestii ed uscimmo dal bagno. Camminare con quell'affare nel culo era stranissimo. Era fastidioso, avevo sempre paura che cascasse da un momento all'altro. Al tempo stesso, però, ad ogni passo sentivo una piccola scossa che mi dava una scarica di piacere.
Vedemmo uscire due uomini asiatici uscire dall'ufficio di mia mamma e la segretaria che ci diede il permesso di entrare.
Lei era impegnata a sistemare alcuni fogli sulla scrivania e aveva i capelli leggermente fuori posto. "Figlia! Come stai?"
"Madre! Tutto bene! Ti ricordi di Giulia?"
"Ma certo! Come stai, tesoro? Quanto tempo!"
"Ciao Clara! Tutto bene! Te sei sempre bellissima!"
"Ahahah non è vero, ma grazie!!"
Si baciarono sulla guancia e si abbracciarono.
"Ragazze, pranziamo insieme? Questa riunione è stata stremante!"
DRIIIIIIIIN
Il telefono di Giulia squillò improvvisamente.
"Scusate, è mio fratello"
Mamma si avvicinò a me.
"Com'è andata dal ginecologo?"
"Bene, mi ha prescritto la pillola!"
"Ah bene! Ma..." Si avvicinò all'orecchio: "... Sbaglio o avete entrambe del succo in faccia?"
Sorrisi imbarazzata: "Sssssshhh"
"Vi siete divertite parecchio?"
"Daiiii... Abbastanza!"
"Ahahahah"
Mentre rideva, la sua bocca passò davanti al mio naso. Sentii un odore familiare, un odore che ormai sentivo tutti i giorni... Un odore che amavo.
Mi avvicinai al suo orecchio: "Ma... Sbaglio o il tuo alito sa di sborra"
Sorrise imbarazzata: "Ssssshhh"
Continua...
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