Iperjo

Dopo la serata stupenda passata con Iperjo, si torna a casa, da soli, con ancora il cuore che batte forte, con l’emozione dei momenti vissuti, con l’odore del sesso che si sente forte.
A casa, sull’onda dell’eccitazione ci divertiamo tra noi.
La mattina, appena svegli, eravamo ancora vogliosi di divertimento. Abbiamo ancora fino alle 20 di sera di libertà. Chi chiamiamo? Coppia? Un last? Perché non ripetere con Iperjo.
Carlo gli manda un messaggio se sapere se è libero. Al suo disponibilità di vederci al solito bar, Carlo risponde di vederci direttamente in un hotel amico.
Gli manda tutti i dati per accedere e raggiungerci.
E’ arrivata l’ora X. Noi siamo già in camera. Manca solo Iperjo.
Arriva un messaggio, Era lui. Il timore che ci desse buca, ci pervade. Invece no. Voleva la conferma della stanza a cui bussare.
Vado ad aprire la porta e mi faccio trovare in un body nero trasparente, come piace a lui.
Appena mi vede, sfoggia il suo sorriso ammagliante.
Lo prendo per mano e lo faccio entrare. Carlo è seduto su una poltrona, completamente nudo, si alza per salutarlo.
Mi reco verso il tavolino per prendere tre bicchier di vino, ma Iperjo non vuole perdere tempo.
Lo sento dietro di me, mi accarezza i fianchi e si ferma sul seno. Non oppongo resistenza.
Li strizza per bene, alzo le mani e lui inizia a baciarmi il collo. Mi eccita come situazione. Sento il suo cazzo che sta per esplodere nei pantaloni.
Carlo si avvicina davanti a me ed inizia a baciare.
Sento la mano di iperjo che si intrufola tra le gambe, le allargo per permettergli di fare ciò che vuole.
Inizia ad accarezzarmi la figa liscia, mi allarga le labbra e ci infila due dita.

Inizia a masturbarmi con maestria. Sentivo i miei umori che uscivano, ma non lasciava la presa. I miei gemiti di piacere, si erano trasformati in grida di alto godimento.
Carlo si sposta, poggio le mani al muro, apro del tutto le gambe e sento le sue dita che entrano tutte.
Movimenti sempre più decisi, sempre più profondi, sempre più veloci.
Lo incito a spingere ancora di più. sempre più forte e lui obbedisce. Il tutto fino a farmi raggiungere un orgasmo pazzesco.
Avevo le labbra della figa rose, pulsanti, bagnate e desiderose.
Mi giro, e gli tolgo il maglione; lui continua a spogliarsi del tutto.
Sono tutti e due nudi, davanti a me, Li spingo sopra al letto, prendo i loro cazzi uno per mano, sono belli duri, possenti, quasi difficili da prendere in mano.
I primi colpi di pompino sono per mio marito, mentre continuo a segare Iperjo.
Mi alzo con la testa, li sego per bene, fio alle palle. Inizio a strofinarmi sulla gamba di Iperjo, avevo ancora voglia di qualcosa tra le gambe.
Vedo il suo cazzo per bene. Bello doppio.
Lascio i due cazzi ed inizio ad accarezzare le palle dei due. Vederli impotenti, sotto il mio controllo, mi eccitava.
Mi alzo, vado alla borsa dei giochi e prendo un preservativo, lo infilo a Iperjo, Lo faccio sedere su una sedia davanti al letto. Dandogli le spalle, mi siedo sopra, infilandomi il suo cazzo nella figa.
Inizio a saltare lentamente, mentre lui mi stringe i seni.
Il ritmo aumenta. Carlo sale sul letto, sbattendomi il cazzo in faccia. Ad ogni salto, uno sbattimento di cazzo sul viso, finché non me lo infila in bocca e farmelo scendere quasi in gola ogni volta che salto.
Iperjo mette le mani sul mio culo per dare il ritmo, per allargarmi per bene.
Momenti di goduria assoluta.
Iperjo sta per venire. Mi alzo di colpo, lo prendo e lo stendo sopra al latto, gli tolto il preservativo ed inizio a segarlo con forza.
Ero a pecorina e Carlo non perde l’occasione per entrarmi nel culo.
Ad ogni botta di Carlo, un colpo di sega a Iperjo.
Sentivo piacere ovunque. Continuando a segarlo, lo feci raggiungere un orgasmo, che ha inondato il letto, il suo petto e l’addome.
Non volevo fermare. Ad ogni botta, spruzzava sperma e Carlo mi sbatteva.
Se non è questo il senso del gioco a tre, poco ci manca.