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Dolce vendetta


di Hardsexygame75
21.09.2022    |    6.894    |    11 8.6
"Giorgio dovette osservare, senza muoversi dal suo castigo, la propria donna avvicinarsi a me con fare deciso, ricercare e ricevere un mio abbraccio..."
1. IL CONTATTO

“Voglio la mia dolce vendetta”
Mi suonava strano questo annuncio letto sulla piattaforma di incontri.
Dolce vendetta? Una coppia…
Ho imparato molte cose in tanti anni di incontri con le coppie libertine, ma la prima regola, la più importante è sempre stata: mai mettersi in mezzo alle situazioni complicate.
Amanti che si scornano, lei di coppia che incontrano senza che lui lo sappia, lui di coppia che vogliono fare la sorpresa alla Lei (mailina… ci mette un po’ ma poi si lascia andare… voglio convincerla)…. Insomma... ho già i miei casini e preferisco non tirarmi addosso quelli degli altri.
Eppure il messaggio mi intrigava e quindi ho mandato un messaggio semplice ma deciso: sono la persona giusta, so come ci si comporta in certe situazioni.
La risposta non si fece attendere e mi ritrovai, in un tranquillo pomeriggio di guardia, a chattare con quella che si sarebbe presentata con il nome di Miky.
Il tempo quel giorno non mi mancava ed evidentemente anche Miky aveva deciso di investire qualche ora nella selezione del complice giusto.
Mi resi conto che Miky inizialmente stava chattando in contemporanea con numerosi nuovi contatti. Non era certo la prima volta per me di partecipare a questa particolare “selezione”. Me ne accorsi dal fatto che il ritmo nella messaggistica non era regolare e in certe occasioni le risposte erano ridondanti. Segno evidente che Miky era subissata da diversi messaggi e stava facendo una prima scrematura.
Il ritmo però iniziò presto a farsi più regolare e il discorso più fluido fino a che mi fece capire, avviando una rapida chiamata, che mi ero guadagnato tutta la sua attenzione.
“Renzo, posso mandarti una mia foto? Voglio farti vedere come sono e, soprattutto, quanto sono stupidi gli uomini con i quali mi accompagno… soprattutto Giorgio… che ha deciso di lasciarmi!”
L’ambiente nel quale lavoro non mi permette certo di fare sexting, ma perché no… è sempre piacevole ricevere una foto specie quando non sei tu ad averla richiesta!
Rimasi pietrificato dalla bellezza del viso della sconosciuta con la quale stavo chattando ormai da due ore, che mi aveva raccontato con una serenità quasi infantile del rapporto inesistente con il marito, della passione che viveva con il suo amante, della rabbia che provava nell’essere stata allontanata da lui, dell’eccitazione che provava all’idea di orchestrare la sua vendetta tutta al femminile.
Mi accorsi che il tempo passava velocemente e rimandammo al giorno successivo il resto della conversazione, promettendo di risentirci con “importanti aggiornamenti”.

Il pomeriggio successivo, più o meno nello stesso orario vidi illuminarsi il bollino rosso dei messaggi ed ecco… nuova foto da Miky.
Non aprii l’immagine istantanea di proposito, ma le registrai il vocale di un lungo e lusinghiero messaggio nel quale commentavo in modo approfondito la foto che mi aveva mandato il giorno prima. Usai un tono di voce calmo e rassicurante, trattenendo in più occasioni il desiderio di utilizzare termini troppo volgari e oscenità.
Silenzio in chat per alcuni minuti fino a che ricevetti una solo e conclusivo messaggio:
“Domani, a quest’ora, Motel dei Sogni, quando saremo in camera ti scriverò un messaggio con il numero per raggiungerci”

2. L’ATTESA

Mi preparai all’incontro fin dal mattino presto.
Eh sì, caro lettore, anche gli uomini amano farsi trovare in perfetto ordine agli appuntamenti!
Un messaggio a Miky di buon giorno… la risposta non si fece attendere
Mi rasai accuratamente il volto, verificai l’assenza totale di peli nella mia intimità, scelsi con attenzione il giusto abito che valorizzasse il mio fisico maturo ma ancora molto tonico, niente intimo, niente calzini (lo so che le donne odiano i calzini) e uscii di casa carico delle migliori intenzioni senza dimenticare la bottiglia di Champagne che avevo messo in frigo la sera precedente.
Un nuovo messaggio più incisivo… volevo che lei sapesse della mia eccitazione e gliela descrissi.
Una emoticon di risposta mi fece ulteriormente arrapare.
Arrivai al motel nell’orario concordato e mi attenni al piano studiato dalla mia nuova amica nei minimi dettagli: era chiaro che l’idea non era frutto di un colpo di testa ma era stata studiata e meditata da tempo.
Come da lei richiesto rimasi fuori dal motel in un punto nel quale potevo vederli chiaramente passare per accedere alla reception: Lei sapeva della mia presenza e potevo immaginarla in auto, al fianco del suo amante, eccitata almeno tanto quanto me.
Li vidi arrivare e la riconobbi subito.
Anche se seduta in auto intuii tutta la sua sensualità, il suo desiderio.
Dovetti resistere alla voglia di rivelarmi, di uscire dall’auto e correre da loro… calma Renzo… le cose fatte bene richiedono la solita calma che riservi a queste situazioni.
Era il momento di entrare.
Miky sapeva che mi sarei preso i miei tempi per raggiungerli, che mi sarei registrato, sarei passato dalla mia stanza per una doccia e per prepararmi per loro.
Mi aveva detto che avrebbe sfruttato quei minuti per lasciare che Giorgio le si avvicinasse con il solito istinto predatore della “belva affamata”… scherzavano sempre su questo ma oggi no… avrebbe lasciato che le mani di Giorgio accarezzassero un’ultima volta il suo corpo sinuoso e liscio, si sarebbe lasciata leccare sui seni generosi, gli avrebbe lasciato succhiare ancora una volta i duri capezzoli… ma sarebbe stato solo una dolce tortura in attesa del mio arrivo… della “SUA VENDETTA”


3 - STANZA 510

La doccia appena fatta mi restituì la calma necessaria per affrontare la situazione
Uscii dalla stanza e percorsi il lungo corridoio che mi doveva portare da loro ascoltando i rumori che, in quell’ora particolare del pomeriggio, giungono inconfondibili dalle stanze dei motel.
Una porta semi chiusa e una coppia che faceva sesso sullo sfondo della camera attrasse momentaneamente la mia attenzione: aspetteranno qualcuno che non sono io… lasciamoli fare… che belli questi giochi!
Bussai alla 510 e ad aprirmi venne Miky stessa.
“Piacere Miky finalmente ci conosciamo” esordii.
“Il piacere è mio, sei davvero un bell’uomo anche meglio di quanto mi aspettassi” mi rispose lanciando una tremenda frustata al povero Giorgio, seduto attonito sull’angolo lontano del grande letto.
“Ho portato anche una bottiglia di vino”, aggiunsi, “stappiamola e sediamoci a parlare un po’. Non vedo l’ora di conoscervi un po’ meglio”.
Parlammo per parecchi minuti del più e del meno, facemmo accenno alla lunga chat del giorno precedente, ironizzammo tra di noi del fatto che Giorgio era rimasto all’oscuro di tutto fino all’ultimo momento. L’atmosfera si stava scaldando con i riferimenti sempre più precisi alle nostre intenzioni e l’eccitazione iniziava ad essere evidente sotto i miei abiti. Miky, che inizialmente si era lasciata abbracciare ma che era tornata rapidamente al centro della stanza, quasi equidistante dai due uomini presenti, durante la conversazione iniziale si era piano piano avvicinata a me, reagendo con sorrisi, risatine ed ammiccamenti ad ogni mio gesto di tenerezza, ad ogni carezza rubata.
Giorgio dovette osservare, senza muoversi dal suo castigo, la propria donna avvicinarsi a me con fare deciso, ricercare e ricevere un mio abbraccio. La sentì dire una frase che lo sconvolse: “Sei davvero un uomo eccitante, allora hai voglia di giocare con noi e realizzare la fantasia che ti ho raccontato in chat?”
Vidi Giorgio sbalordito, pietrificato dalla situazione.
Ma era il momento di concentrarmi sulla Dea che stava tra le mie braccia, pronta a essere presa da me fisicamente dopo che le nostre menti avevano giocato così a lungo.
Finalmente la baciai.
Esplosione di piacere.
Sensazioni che riempiono la mente e creano sempre maggiore eccitazione.
Le mie mani esplorarono il suo corpo ancora vestito. Apprezzai l’intimo che indossava al di sotto del tubino nero che, inevitabilmente, si stava sollevando sempre di più rendendo ormai osceno il nostro abbraccio.
Il bacio divenne sempre più violento, lei mangiava me, io mangiavo lei, ad ogni respiro corrispondeva un breve distacco delle nostre bocche che ci permetteva di lasciare libertà alle mani di esporare il corpo dell'altro, sempre più caldo, sempre più scoperto.
Chiusi gli occhi per alcuni istanti e sentii le mani di Miky che si infilavano tra i bottoni della mia camicia con l’intento di slacciarla. Feci lo stesso con la lampo del suo abito nero fino a lanciarlo, senza volerlo, verso il suo uomo inerte ed eccitato poco distante da noi. Quando riaprii gli occhi vidi l’intimo che avevo fino a quel momenti solo immaginato di Miky e potei contare il numero degli indumenti sparsi nella camera: segno dell’impeto riservato a questa eccitante fase dell’incontro.
Le rubai di dosso gli ultimi strati di tessuto di pizzo fino ad averla completamente nuda davanti a me, tra le mie braccia, alla portata della mia bocca avida di baci.
Pochi gesti della Regina e finalmente ero libero di esprimere la mia eccitazione. Gli occhi di Lei erano fissi su di me, cercava il mio sguardo per leggere le mie intenzioni. Gli occhi di Giorgio invece erano sul mio corpo, tonico ed eccitato. Guardava la mia poderosa eccitazione che non poteva che essere apprezzata sia da occhi femminili che da occhi maschili. Lessi il desiderio di essere vicino a noi… di partecipare al gioco… di ricevere la “punizione di Miky”.
Punizione che non tardò ad arrivare.
“Ehi cosa fai ancora così? Spogliati anche tu e soprattutto fai gli onori di casa con il nostro ospite”
Giorgio finse di non capire ma si avvicinò comunque… finse di non sapere che a breve sarebbe stato punito… finse di non avere piacere quando Miky prese il mio cazzo duro e lo indirizzò verso la sua bocca… finse di non saperlo fare, ma in realtà accolse il mio attrezzo pulsante ed iniziò a succhiarlo con avidità rivelando il proprio lato bsx a lungo nascosto e negato.
Ero eccitatissimo.
Giorgio stava preparando con abbondanti leccate il cazzo che a breve avrebbe violato la sua donna. Eravamo entrambi pronti a prendere quel che Miky voleva darci.
Con un gesto deciso la invitai a mettersi quattro zampe sul letto, Lei non se lo fece ripetere e si mostrò ad entrambi nella posizione in cui mi avrebbe a breve accolto nella sua intimità.
Un istante dopo fu lo stesso Giorgio ad accompagnare il mio cazzo verso la propria donna, speranzoso di vedermi godere presto con lei.
Sollevai leggermente la gamba di Miky anche per favorire la visione a Giorgio e la sentii gemere mentre mi facevo strada dentro di Lei.
“Siii… ti prego” furono le parole che accompagnarono i miei movimenti che si trasformarono presto in colpi secchi.
Giorgio era stremato.
Pur non avendo ancora partecipato fisicamente, era già pronto ad esplodere di piacere. Si rese conto in quel momento che stava per commettere l’errore più grande della sua vita decidendo di lasciare Miky. Ma ancor più devastante per lui era la consapevolezza che la propria Principessa, per colpa sua, si era trasformata in una Regina ed ora avrebbe potuto solo averla così.. cambiata… per sempre.
Il desiderio di portare la donna all’estasi diventò la priorità comune e da quel momento lasciamo che Lei pilotasse ogni nostro movimento, regalando ritmo e fantasia al nostro incontro.

4 - ESTASI

Mi piacerebbe dire di aver preso l’iniziativa…
Mi piacerebbe raccontare di aver fatto la differenza…
Mi piacerebbe…
In realtà io e Giorgio fummo, quel pomeriggio, il giocattolo di una donna decisa e convinta nel riprendersi quel che era suo.
Fu lei a scegliere la posizione finale.
Fu lei a far sdraiare Giorgio e ad impalarsi sul suo cazzo ormai violaceo.
Fu lei a tirare a se un’ultima volta il mio corpo riempiendosi la bocca del mio cazzo umido dei suoi abbondanti umori.
Fu lei a dettare con i propri spasmi il tempo dei nostri orgasmi che non si fecero attendere e la riempirono in ogni modo.
La sentii tremare di piacere mentre Giorgio esplodeva nel suo ventre e mentre io la nutrivo del mio seme.



5 – RITORNO ALLA NORMALITA’

Impossibile per me
Impossibile per Lei
Impossibile per LORO



Liberamente ispirato al racconto "Amore E Passione - La Nostra Prima Volta"
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