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Solo un gioco


di Hardsexygame75
21.08.2022    |    715    |    1 6.0
"Trovo il primo appartamento senza operai al lavoro, mi ci infilo dentro..."
MIA
Continuo a ripetermelo, e sbaglio in continuazione.

LEI non è mia, non è nemmeno degli altri porci che hanno la foruna di essere da lei usati per il suo piacere. Non è nemmeno di suo marito, al quale racconta con puntualità le sue avventure pomeridiane mentre, la sera, si toccano e baciano tra le accoglienti lenzuola del loro letto.

Lei è solo... LEI.

"Sono solo mia" mi risponde sempre, quando il piacere di averla posseduta solo per alcuni istanti mi manda in orbita come un satellite.


Fine maggio, un maledetto caldo sta facendo letteralmente spogliare tutti, tutte... ma LEI in particolare.
La vedo uscire con suocera e bambini per andare a scuola, spesa... ma dove va vestita così?
Vestito rosa semitrasparente, sandali a zeppa, un intimo che traspare e che mi chiama a distanza.
Attendo con attenzione il suo ritorno, aspetto con la finestra aperta il ruomore del motore della sua auto solo per affacciarmi e farmi vedere.
Ecco... esco... mi mostro nervoso... spero percepisca la mia eccitazione... la suocera vede ma finge di di non capire... non posso però essere troppo sfacciato allora faccio un gesto di richiamo... prendo le chiavi del cantiere e le faccio tintirrare.

LEI ha capito, ma mi resiste: non lo sopporto

Ho il membro duro, voglio prenderla adesso... subito!

La chiamo, la invito a raggiungermi con la scusa più stupida che mi viene in mente.
Anche LEI ha voglia, lo capisco dal fatto che al telefono non oppone resistenza alcuna al mio invito.


"Ho voglia di te, di prenderti, di farti mia, non sono abituato ad un no come risposta..."

LEi finge calma, ma ha voglia di sentirmi dentro, vuole la mia passione, la mia carne dentro di se

"Sai che sei solo mia, oltre a tuo marito, ci vediamo presto.. "

La scusa ha funzionato.
Stiamo salendo le scale della palazzina... tengo un passo veloce... voglio che mi segua.. voglio che mi cerchi tanto quanto io l'ho cercata per tutto il giorno.

Trovo il primo appartamento senza operai al lavoro, mi ci infilo dentro.

LEI entra, socchiude la porta.
Mi volto e le mie mani sono su di LEI, la stringo, le infilo la lingua in bocca, non può parlare per non richiamare l'attenzione degli operai, può solo rispondere al bacio con altrettanta passione.
Spingo il mio attrezzo (lo chiama così LEI) sulla sua coscia in modo che senta, ma nel frattempo le mie mani le hanno sollevato il vestitino, scostato il perizoma.
Ispeziono la sua natura, trovo il fiore delicato che sogno in continuazione, lo sfioro... LEI trasale... la penetro con un dito... LEI si pietrifica... le massaggio le carni... LEI si scioglie.

La metto a 90 gradi... o forse assecondo il suo movimento mentre LEI si si mette a 90 gradi davanti a me.
Abbasso i pantaloni e in un attimo sono dentro di LEI.
La sento colare tra le gambe, posso apprezzare l'umido che mi bagna l'asta e il suono del suo piacere che invade la stanza.

"Quando ti chiamo, devi venire da me, se ti chiamo è perché ti voglio senza se e senza ma.."

Riprendo a sbatterla sempre con maggio passione, LEI capisce che la sua resistenza mi ha fatto impazzire di desiderio che sto manifestando ora mentre la faccio mia.

Sto per venire, ma devo punirla... deve capire che è MIA..

Ha capito che sto raggiungendo il piacere, non oppone resistenza mentre le faccio cenno di inginocchiarsi, mi accoglie nella bocca e in pochi gesti riceve tutto il mio seme.
La sento che non si perde nemmeno una goccia del mio piacere!
"Non mi devi resistere... ti voglio... ti prendo quando voglio... sei MIA"


Sto ancora godento... abbasso gli occhi... incrocio i suoi...
ha goduto più di me, lasciandomi in attesa, manipolando la mia eccitazione, raccogliendo ogni sensazione di quell'incontro, usandomi come un suo giocattolino erotico...
"TU SEI MIA!" le dico


"No... io sono solo MIA!"

E con questa frase ancora nello orecchie la vedo lasciare l'edificio, la vedo tornare a casa da suo marito, forunato uomo che condivide questa magica passione con una donna pazzesca.

Lei... Lui... e il NOI è solo un gioco!



Questo racconto è uno Spinoff del racconto "Nessun Programma" di Eky78 (che ringrazio per l'ispirazione)
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