Stronzo, mi hai fatto venire!

“Stronzo, mi hai fatto venire!”

Esco dalla stanza con Max, percorro i lunghi corridoi interni del motel che ci riportano alla nostra stanza. Mi vien voglia di ringraziare la ragazza all’ingresso che ha capito alla perfezione la mia richiesta
“Una stanza vicina alla 103 per favore…”
Ci ha dato la 330… completamente dalla parte opposta.
Meglio, ci permette di curiosare in tutto il motel per capire cosa succede dietro le porte delle varie stanze.
Chissà se qualcuno sta facendo l’amore… sta discutendo… sta dormendo felice dopo aver fatto sesso… sta aspettando… ASPETTANDO come LEI ha atteso noi qualche ora fa…

“Siamo in camera, 103… vi aspettiamo”
Reception… camera… doccia rapida… barba appena fatta…
Bussiamo alla porta e ci apre il marito: vuole essere LUI a presentarci la SUA donna meravigliosa.
E’ seduta ai piedi del letto, bellissima, si gode il relax prima della battaglia.
Scarpe coi tacchi che sono un’arma (dovrebbero sequestrarli all’ingresso con un apposito scanner detector!!!!), abitino nero attillato, un sorriso… goloso… ecco… il termine giusto è GOLOSO.

Un bacio a testa, casto e delicato per conoscerci dal vivo visto che i nostri contatti si sono limitati ad alcuni messaggi via Telegram.
Ma noi ci conosciamo molto. Io ho letto tutti i loro racconti, loro hanno letto solo alcuni dei miei, non tutti pubblici purtroppo.
Si gira verso Max, cerca la sua bocca, la sua lingua. La situazione si infiamma in pochi istanti. Da dietro allunga la mano oltre il mio corpo facendomi capire che vuole sentirmi vicino a LEI.
Mi avvicino ed ecco il nostri corpi tutti uniti, in una danza lenta ma non immobile, fatta di parole sussurrate, di strette di mano, di ricerca delicata degli spiragli lasciati dai vestiti che permettono alle mani di toccare il corpo.
Da dietro mi stringe i pantaloni e apprezzi la mia erezione, causata dal pensiero che tra poco la avremo QUASI nuda nel letto con noi.
Si gira, cerca la mia bocca, la trova pronta a darle un bacio lungo e lussurioso, ricco di desiderio e passione.
Mi slaccia la camicia, mi abbassa i pantaloni, sono nelle sue mani.
Le sollevo l’abito nero… inizia a fare caldo… il corpo di una donna eccitato è la cosa più bella del mondo.
Mi chino per abbassare il micro perizoma, lo sfilo con delicatezza e lo porto personalmente al marito che si gode lo spettacolo seduto al tavolino. Ha lo sguardo eccitato di un uomo che ha il piacere di adorare la propria donna mentre fa sesso con altri. Sa che LEI è con noi perché LUI lo concede, sa che noi penseremo di possederla portandogliela via ma… ma non è vero… siamo solo un mezzo provvisorio e improvvisato per il LORO piacere… una meteora che passa, impressiona, piace ma poi se ne va, veloce come è arrivata.



Torno da LEI e Max mentre si stanno ancora baciando, la faccio girare verso di me, mi metto in ginocchio e da sotto mi immergo nella sua umida natura

Ci sdraiamo sul letto e MAX prende l’iniziativa: la mette comoda, si occupa di sistemarla sul letto in modo agiato. E’ un modo di farle capire che quella posizione dovrà mantenerla a lungo.
Infatti è così.
Di dedichiamo alternandoci a succhiarla nell’intimità, a leccarla a lungo e intensamente.
Mi chiede di sdraiarmi vicino a lei, vuole sentire la mia erezione, vuole vederla da vicino, vuole assaggiare le consistenza del mio arnese con la bocca. Mi lecca il glande con cura e pazienza… è il suo giocattolino per questo pomeriggio estivo, è il suo gelato caldo servito su un lenzuolo bianco. Lo lecca, lo succia… vuole che la sormonti perché lo vuole completamente in bocca.
Mi giro verso il marito che si gode la scena.
Attraverso lo specchio vedo la scena completa: tre uomini eccitati, una donna padrona della situazione che chiede quel che vuole e ottiene tutto!
“Ora però voglio un po’ di cazzo dentro!!”
Tiene la voce bassissima, sembra che queste frasi quasi per se, non vuole essere sfacciata… una complicità pazzesca!

Sono dentro di lei.
La affondo con passione, poi con delicatezza, esco e uso tutto il mio membro per massaggiarle tutta l’intimità, gioco con il clitoride prima di penetrarla di nuovo.
Il suo volto è in estasi, ma non le sta bastando.
Sento che vuole di più.
Aumento il ritmo ed inizio a dirle frasi dolci ma decise nell’orecchio tenendo lo stesso tono complice che ha utilizzato LEI.
“Voglio sentirti godere”
“Dove?”
“Sul culo”
Non ti faccio attendere.
Il tempo è volato e me ne rendo conto dal fatto che la temperatura è saltita in modo insopportabile. LEI è sudata, il suo corpo scivola tra le nostre mani mentre Max, sotto di LEI, la regge e la trattiene opponendola alle mie spinte.
Esco dal suo corpo e il mio posto viene occupato dal membro di Max.
Mi riposo e mi godo la scena.
Sono pronto a godere ma voglio attendere per aver ancora più piacere.
LEI è sopra a Max e si sta masturbando mentre scopa. E’ un’immagine pazzesca… cerca il proprio piacere con la sicurezza di una donna che sa quel che vuole.
Mi fa spazio, mi vuole ancora… chiede di averci entrambi dentro.
Non ci penso due volte e la penetro di nuovo mentre Max non arretra.
“Due cazzi in figa mi avete messo…. Due cazzi in figa!!!!” Questa volta il tono di voce è più alto, vuol farsi sentire dal marito che assiste da dietro.
“Sto per venire, cara… preparati a sentirmi”
Pochi colpi in una situazione così eccitante mi portano all’apice del piacere, esco velocemente, mi strappo il preservativo e la innondo del mio caldo seme sui glutei, sulla schiena…
LEI continua la sua danza sul corpo di Max sempre più eccitata.
Mi riposo qualche minuto ma LEI mi richiama all’ordine.
“Mi è rimasto l’uccello duro…. Mi fai un effetto pazzesco”
“E allora usalo di nuovo… vi voglio ancora”
Max sente queste parole e vuole esplodere: anche lui esce dal suo corpo e masturbandosi le riempie i seni di schizzi.
Non le do tregua.
Sono ancora duro e voglio godere di nuovo.
La abbraccio e la faccio di nuovo mia
“Voglio sentirti godere, cara!”
“Non credo che riuscirai!” …. Eh no… questo non doveva dirlo.
La bacio in bocca… quasi un bacio di addio… le faccio capire con un gesto del dito che deve mettersi comoda e rilassarsi: questo momento è solo suo!

Percorro il suo corpo verso il basso e mi ritrovo con la natura esposta davanti alla bocca.
Il suo sapore è delizioso, misto di umori miei, suoi e di Max.
La lecco con attenzione per lunghi minuti, sento gonfiare il clitoride ad ogni passaggio, sento crescere il suo coinvolgimento. Entro in sintonia con ogni centimetro della sua intimità, esploro quali sono i punti più sensibili… passa il tempo e ormai parliamo la stessa lingua… capisco dove insistere, per quanto tempo, con quale ritmo.
La sento che sta per esplodere… mi fermo… la penetro con tre dita… riprendo a stimolarla con la lingua con dolci tocchi di punta… e da dentro ricerco la rugosità della parete tanto ricca di sensibilità…
Vedo il piacere che riparte e… non mi fermo più finchè non inizia a fuggire dalla mia presa.
Scatti tonici …
Piccoli urli…
Ancora scatti…
E’ il suo momento…
Glielo lascio godere senza pausa fino a quando si placa.


Risalgo il suo corpo… la raggiungo per un altro profondo bacio… sono nuovamente eccitato…

“Stronzo… mi hai fatto venire!!!!!!!”

Questa frase mi ha ronzato nella testa per altri minuti nei quali ho ripreso a scoparla alla ricerca, questa volta, solo del MIO piacere….. quasi doloroso da quanto ricercato!