trans
una calda sera d estate
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25.02.2017 |
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"Un po delusa sono salita in macchina e ho preso il telefono guardando se c erano messaggi quando improvvisamente ho sentito bussare al finestrino, mi sono..."
Era una calda sera di metà luglio e io ero a casa sola e vogliosa, come sempre, e ho iniziato a girare un po per varie chat alla ricerca di qualche bel maschio.Non trovando nessuno di interessante e sempre più vogliosa ho deciso di fare una cosa che non avevo ancora fatto;diventare dafny e uscire in pubblico.Mi sono fatta una doccia, mi sono truccata e profumata, ho indossato un perizoma e un reggiseno imbottito in pizzo nero, un vestitino molto corto e attillato e dopo essermi messa sopra una tuta e una maglietta, ho preso le scarpe la parrucca e sono uscita.Non avendo una meta precisa ho deciso di prendere l autostrada e andare verso Torino.Stavo guidando un po agitata quando, arrivando in prossimità del primo parcheggio che si trova scendendo, ho notato che c erano due tir e istintivamente ho messo la freccia e sono entrata.Erano due tir uguali uno dietro l altro e i due autisti stavano parlando vicino alla cabina del primo.Erano le 21,30 circa e non era ancora proprio buio così ho potuto vederli abbastanza bene ed erano due bei maschi ben piazzati, come piacciono a me.Ero molto agitata ma la voglia era tanta e mi sono decisa;mi sono sfilata la tuta e la maglietta ho indossato un paio di sandali con tacco molto alto ho messo la parrucca, una controllata al trucco e sono uscita.Ho fatto un giro intorno alla macchina e subito mi hanno notato ma hanno continuato a parlare facendo finta di niente.Un po delusa sono salita in macchina e ho preso il telefono guardando se c erano messaggi quando improvvisamente ho sentito bussare al finestrino, mi sono girata di scatto, era uno dei camionisti.Apro la portiera e lui, con un accento straniero probabilmente rumeno,mi dice: "ciao bella, cosa fai tutta sola? ti abbiamo notato prima bel fisico complimenti, cerchi compagnia?"Avevo la salivazione azzerata e sono riuscita solo a dirgli timidamente:" si"
Lui mi ha sorriso e: .."ti va si salire in cabina e divertirci un po?"
ho fatto cenno di si e mi sono incamminata con lui verso il tir. Siamo saliti, io ero li in piedi un po agitata, ha chiuso le porte, tirato le tendine e poi si è avvicinato a me mi ha abbracciato, sentivo le sue mani sul mio culo e avvicinando le sue labbra vicino al mio orecchio dice:
"sei una bella troia, vediamo quanto sei brava"
e mi ha spinto sul lettino.Ero seduta e lui in piedi davanti a me ha cominciato a sbottonarsi i jeans.Adesso potevo vederlo bene, davvero un bel maschio sulla quarantina, capelli neri lineamenti maschili, possente e muscoloso con una fitta peluria che usciva dalla canotta.Mi ha guardato e sorridendo ha tirato fuori il cazzo, non ancora ben duro ma già bello grosso e sopratutto spesso.Mi sono avvicinata e ho iniziato ad annusarlo e a leccarlo dalla base alla punta, un paio di volte su e giu ed è diventato subito duro come il marmo e aveva un buon sapore di maschio.A un certo
punto mi ha messo una mano dietro la testa e puntandomi il cazzo davanti alla bocca dice:
"succhia troia fammi vedere quanto piace"
era deciso forte , me lo ha spinto fino in fondo e tenendomi la testa mi scopava la bocca, prima lentamente poi aumentando il ritmo e dicendo che ero una gran troia succhiacazzi. Io ero al massimo dell eccitazione e volevo essere sfondata dal mio camionista, così mi sono staccata e mi sono girata mostrandogli il mio culetto che ha
preso subito a leccare con avidità. Sentivo la sua lingua che bagnava bene il mio buchino facendo entrare un paio di dita per prepararlo a quello che avrebbe infilato tra un po. Poi si alza, prende un preservativo e dice:
"adesso ti sfondo troia, ti monto come vacca" e appoggiando la cappella al buco inizia a spingere.Trova un po di resistenza ma non si ferma e continua a spingere finché non sento le sue palle battere contro il mio culo. Inizia a spingere prima piano poi sempre più forte con colpi duri e profondi. Sono in estasi, mi sento piena e bella aperta vorrei non finisse più, ogni tanto mi da una sculacciata chiamandomi troia, puttana, vacca.
Il ritmo si fa sempre più forte il suo respiro sempre più affannoso, sento il cazzo pulsarmi dentro e capisco che sta per venire.Lo tira fuori di colpo, mi sento vuota, si toglie il preservativo e mi svuota una quantità enorme di sborra calda sulla schiena e sul culo e la sento colare lungo la coscia.
Ancora ansimante mi dice:
"si, sei una bella e brava troia."
Mentre mi do una sistemata vedo che sta mex con qualcuno e quando dopo averlo salutato faccio per aprire la porta e lui;
"se ne vuoi ancora il mio amico ti sta aspettando." Lo guardo, sorrido e scendo, faccio un paio di passi e la porta dell altro tir si apre. Mi incammino e arrivata vicino salgo...
ma questa è un'altra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per una calda sera d estate:
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