trans
Moments of Glory
di culettosodo
20.03.2024 |
3.681 |
10
"Ebbene, carissimi, ho voluto provare il nuovo locale in zona Brescia Ovest, di cui tanto mi avevano parlato per via dei pomeriggi sexy che vi si svolgono..."
MOMENTS OF GLORY..Ebbene, carissimi, ho voluto provare il nuovo locale in zona Brescia Ovest, di cui tanto mi avevano parlato per via dei pomeriggi sexy che vi si svolgono. In realtà è già sera, c’è una festa con varie trav ed è meglio così, la notte sa indulgere al peccato.
Mi tocca sloggiare momentaneamente una trans brasiliana dal camerino (un tempo per uno sgarbo così avrei rischiato una coltellata, oggi sono poche e più composte). Mi sistemo con gli ultimi ritocchi ed eccomi pronta ad affrontare decine di occhiate vogliose..
Non ho ancora terminato il mio primo giro di perlustrazione, che un signore sui 65 e lo sguardo da sagrestano pentito mi dice “Oh, ma che bella donna!”. Lo prendo per mano, come una parrocchiana che vuol essere subito confessata dal primo venuto e mi fiondo nel più vicino privè disponibile; non so quale numero di privè, i numeri sono stati disegnati da uno che ce lo doveva avere già tutto in fondo al culo, tanto sono tutti sbavati ed incerti. Se non si è capito, lo stile del locale è un po’ da favela carioca, ma meglio così, mi fa sentire più una travona d’assalto.
Lui mi fa poggiare con il viso verso lo schienale del divanetto, abbassa il mio perizoma nero ricamato sfoggiando un sorriso da ex seminarista, mentre io muovo il sedere contro la sua faccia al ritmo della musica da discoteca e lui comincia così a leccarmi il buco del culetto, infilando abilmente la lingua come un camaleonte assetato. E’ senza barba ed io lo apprezzo molto, così non mi irrita la pelle tanto delicata colà. La mia mano è guantata di pizzo rosso, gli accarezzo energicamente i capelli ingrigiti, gli spingo la testa tra le mie chiappe, mentre lecca con gusto e senza fretta, comincio a mugolare, mi piace e so che piace.
Poi mi fa mettere gambe all’aria e comincia a leccarmi le palle ed a succhiarmi il cazzo piccolo, io comincio a ridere perché è sempre così, quando mi succhiano mi vengono in mente cazzi asinini o della tribù dei Vatussi ed al confronto mi viene da ridere. Mentre lui succhia decido di aprire la serratura del privè e la porticina si spalanca davanti ad una trav dal viso angoloso ed il naso alla Zanicchi, che parla con un uomo e sorseggia un cocktail. “Ah però – dice lei – è già il primo spettacolo?” Io sorrido ma il mio lui se ne accorge e chiude subito la porta, non gli piace che tutti sappiano quello che si fa nel prive’…
Mollo il seminarista e mi aggiro nuovamente tra la gente; un bresciano sulla quarantina mi porta in un privè più grande, con un letto. Tira fuori una canna di tutto rispetto ed io divento una femminuccia delicata, mi avvento sul cobra, mugolo come se gustassi il gelato più buono al mondo. Il suo cazzo si ingrossa, si riempie di sangue caldo, diventa quasi una proboscide, ma cosa aspetto a prenderlo nel culetto? E’ che mi va di rallentare i tempi ed i gesti, lecco la sua cappella più lentamente, con la punta della lingua, per farlo impazzire un po’. Lui soffia, sbuffa come un toro e mi dice “sìì, troia come sei brava! Te lo voglio piantare nel culooo…”.
Naturalmente io obbedisco a quella richiesta così sincera e sentita e lui già mi struscia la cappella bollente tra i glutei umidi. Faccio appena in tempo a servigli il bel lubrificante dalla forma fallica che lui già penetra con forza tutto quello che c’è da penetrare. All’inizio il mio culetto è stretto, ma sollecitato con forza e con amore si allarga, eccome se si allarga…Mi spinge a colpi di cazzo verso la fragile parete, i miei fianchi resistono bene, ma lui si arrampica sui miei fianchi, scala il mio corpo da troiona per spingere con più forza, con più foga e comincia la sinfonia che mi piace tanto, che fa: “Prendi, puttana! Prendi..che culo da troia!” E poi “Ti piace il cazzo, eh troia? Vacca.. sei una Vacca!”.
Mentre il bresciano mi fotte il culo a ritmo della musica disco, sento che è tutto bellissimo, tanto intenso e volgare da sembrare l’Inferno o il paradiso delle troie, fate Voi. I miei gemiti si perdono nella musica a palla, ma a volte sono così intensi da perdersi fuori dal privè, tra la gente che parla, che ride, che sorseggia e bacia, che succhia cazzi, che ride e che gode…
Lui mi pompa sempre più forte, spingendomi lentamente di lato, dove mi accoglie davvero una bella sorpresa, un cazzo interessante che spunta impertinente da un’apertura, un glory hole di cui non sapevo l’esistenza! Non posso farmelo sfuggire, non ho il cuore di ignorare un cazzo così bisognoso di labbra accoglienti..lo pendo in bocca e sento che c’è del talento, lo capisco subito. E così passo dei momenti stupendi, eccitanti, con un cazzo che mi pistona il culo con forza e costanza, con le palle che toccano ritmicamente contro le mie chiappe ed un altro cazzo che mi delizia le labbra, i bordi della cappella leggermente ruvidi, come quello di un pirata che ha vissuto tante avventure per mare, ha scopato sul tavolaccio di legno tante nobildonne e principesse, ma anche tanti mozzi effeminati…
“Voglio entrare! Alza la voce lo sconosciuto di là dalla parete. Ecco che il mio partner rallenta i colpi e si ferma: “andiamo al bar? – mi dice. Ecco, prendo entrambi per la mano ed andiamo a prendere da bere, come un gruppo di amici…CONTINUA
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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