La Regina e le sexy ancelle.

La Regina e le sexy ancelle..
“Simona, vai in quel locale di Milano Est il Venerdì sera - mi dicono - E’ l’apoteosi delle trav!” Ma sì, ci sono stata centinaia di volte in trent’anni, fin da quando era pieno di sudamericane! Quelle come me, trav a tempo perso e con il badge del lavoro nel portafogli, potevano fare sesso in pratica solo per un mese all’anno, quando le suddette sudamericane migravano in Brasile per il Carnevale e finalmente i maschi si accorgevano della nostra presenza.
Ad ogni modo decido di tornarci un venerdì sera e subito all’ingresso incrocio Valentine, la super-sexy trav toscana che da tanti anni (anche per lei passano, sigh) mi mostra a quale livello di stra-ficaggine si possa arrivare e quale sia l’impietoso gap che mi riguarda. Ma oramai sono lì e devo ballare: prendo un drink, sorrido alle altre trav perchè è sempre bene tenere buone relazioni diplomatiche con chi appare un avversario, ma che può divenire anche un prezioso e godurioso alleato...
Decido di addentrarmi nel privè, anche se so che è ancora presto e che sarà pressochè vuoto, e lì accade ciò che cambierà la mia serata. Nella breve strettoia d’ingresso il mio fisico imponente, unito ad un davanzale artificiale che aumenta la già ampia circonferenza corporea, costringe una coppia a farsi da parte.
Ehi, ma che coppia curiosa! Lei, donna verace, dice di chiamarsi Neera, come la scrittrice di romanzi di fine ‘800 che raccontava l’unicità e la sensibilità femminile. E’ accompagnata da una trav alta, Sonia, dall’aria intellettuale; ma che insolita commercialista che ti sei portata, cara! – penso tra me – e mi avvicino al viso sorridente Neera, per nulla imbarazzata. Due parole, bei sorrisi, il respiro profondo ed il cuore che un po’ ansima…Lei ride compiaciuta delle mie tette finte e mi mostra lo strap-on nero che ha legato ai fianchi prosperosi.
Ebbene, quante volte noi trav sognatrici abbiamo fantasticato su femmine attive e un po’ diaboliche che ci sfondano il culetto con un sorriso deciso e sprezzante sulle labbra? Io tante volte, capirai, ma le esperienze vissute sono state poche e non esaltanti. Forse Neera capisce I miei timori, I miei desideri invero neanche troppo nascosti ed esplode in un sorriso adorabile, che sparge comfort a piene mani.
Sarà anche banale, ma quel sorriso ed il bacio delicato che ne è seguito sono stati per me come un colpo di fulmine. La prendo per mano e con il cuore che continua a battere più veloce del solito, la porto nel privè a sinistra.
L’amica Sonia si stende sul letto a sinistra, un po’ come a dire che stando “a latere” potrà stenografare o verbalizzare tutto ciò che accade; Neera, invece, si corica alzando con la mano l’abitino e mostrando un splendido culo, intorno a cui è legato uno strap-on nero che farebbe la felicità di ogni trav.
E lì ho avuto il secondo colpo di fulmine: quel culo generoso ma deciso a me è parso subito un culo autorevole e perchè no, autoritario, padrone del destino di una puttanella, anzi diciamo pure di una troiona come me.
Mi chino in atto di sottomissione a coccolare ed a succhiare quel membro siliconico, noto che a lei fa piacere e dopo non più di mezzo minuto lei mi fa’ mettere a pecorina e mi spalma la crema lubrificante. Wow, penso, che momento eccitante sto vivendo, speriamo che all’inizio sia delicata perchè sono ancora stretta..
Lei è davvero esperta, spinge lentamente, mi guarda con la coda dell’occhio e chiede a Sonia (che carina la ragazza!) di guidarla nel dosare la spinta. Lentamente ma inesorabilmente entra tutto e lei comincia a stantuffarmi, dicendomi parole delicate e poi sempre più decise, mi dice che ho un bellissimo culetto rotondo e sodo, bello da pompare. Ecco una sculacciata, le adoro, poi un’altra sculacciata più rumorosa! Sento qualche parolaccia, “ti prego dimmene altre, sei la mia padrona ed io sono tua..”
La divina cavalcata va avanti per un po’, lei mi tiene per I fianchi e mi sento proprio in Paradiso e vorrei farlo sapere al mondo intero! Percepisco che alle nostre spalle si è radunato un gruppo di persone, curiose, forse vogliose…Lei, mentre gioiosamente mi scopa, mi chiede il mio nick: Culettosodo, da vent’anni almeno! – dico io e lei si mette a ridere, era proprio quello che immaginava. Così dicendo mi stacco momentaneamente, anche per ringraziare Sonia, che ha reso più agevole il nostro amplesso: comincio a succhiarle il membro, che piano piano sembra gradire le mie cure e prende consistenza..
Irrompe nella stanzetta un’altra trav, bionda, che vuole farsi scopare al più presto; giusto così, è bene condividere le cose belle. Io continuo a succhiare il cazzo di Sonia, finchè Neera mi chiede di tenerle I fianchi perchè la trav bionda spinge molto e lei rischia di finire rovinosamente per terra. Si va avanti così per un bel po’, tanto che perdo anche il bel cazzo che stavo succhiando a beneficio di un tale che si è intrufolato; intanto dietro di me il popolo rumoreggia, perchè le mie spalle larghe inevitabilmente nascondono la vista della scopata in corso, mentre sostengo gli sforzi di Neera.
Dopo almeno mezz’ora di cotale supporto, decido che è meglio lasciarli al loro godimento, sgombrare la vista dei voyeurs e andare a mettere sotto I denti qualcosa; sono stata abbastanza altruista e ciò è sempre bene, peccato che altri spesso non lo siano.
Giro un po’ il locale, vedo tanta gente, alcune donne in negligè supersexy, che parlano e parlano…ma poi a che ora andranno al privè? Ma ci andranno?
Mi siedo sul divanetto con un piattino di prosciutto tonnato, di fianco ad un tizio che si guarda intorno con aria da viveur; - Ciao, da dove vieni? Ti interessano quelle come me? – gli chiedo. “Sì, ma sai nella vita me ne sono fatte così tante; ti dirò, io ero nel clan di Fabrizio Corona e mi scopavo chiunque mi capitasse, saltavano in auto o entravano apposta nei bagni maschili… “. Quindi hai già dato – dico io - manca solo la lapide su cui incidere il numero di fiche e di culi che hai violato in tutta una vita di sacrificio…. Lui non coglie l’ironia, forse non sente bene e caccia pure uno sbadiglio. In quella Neera esce finalmente dal privè, visibilmente provata; allarga lo sguardo, chissà se si ricorda di me….CONTINUA