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Imitando le dive del porno..


di Membro VIP di Annunci69.it culettosodo
24.06.2024    |    5.516    |    17 9.9
"Ormai sono andata in quel locale in Lombardia più volte e devo dire che la media dei voti che si è meritato è più alta rispetto ad altri locali..."
Ormai sono andata in quel locale in Lombardia più volte e devo dire che la media dei voti che si è meritato è più alta rispetto ad altri locali. Evidentemente in provincia c’è più voglia di sesso che nelle grandi città, dove si perdono tempo ed energie preziose tra ristoranti, bistrot ed eventi vari. Evviva la provincia ed i suoi cazzi sempre in tiro!
Entro, sorrido alla receptionist e penso a come si deve sentire tutte le volte che sente urla, grugniti e gemiti provenienti dai vari privè, separati dalla reception solo da sottili pannelli. Noto che si è fatta più carina, meglio truccata e più magra. Chissà se stare a contatto con troie come noi non possa migliorare lo spirito..
Vado nel piccolo, anzi angusto spogliatoio ed una volta vestita e truccata, mando una mia foto al mio amante ligure: così vuole lui, immagino che gli serva per eccitarsi con le troie che incontra quando dice di dover lavorare molto. La vita è così, pazienza; mando la foto e ricevo il consueto commento arrapato. Ora ho il permesso, anzi direi quasi l’obbligo di fare tutto il sesso che mi pare.
Appena sbarcata nel buio corridoio del locale, mi apparto con un sessantenne in uno delle stanzette, forse la numero 9 o forse la 10, non ricordo; lui mi fa succhiare un cazzo impiegatizio, che definirei privo di grandi slanci, ma poi vedo più in basso un altro cazzo impertinente, che spunta guardingo da una botola laterale, una roba in stile glory-hole da favela. Mi intenerisco di fronte a quella richiesta d’aiuto così sincera e così penetrante. Decido di chinarmi dolcemente, per incrociare bene il mio culetto con quel bel bastone da 20 cm ed ecco la sorpresa: il mio partner momentaneo e tardo-impiegatizio mi aiuta ad infilare il cazzo impertinente nel mio culetto, lubrifica ed accarezza, poi guida l’asta direttamente alla ricerca del buco pulsante di voglia. Che Carino..
E finalmente la nuova cappella penetra, si fa strada tra le mie chiappe ancora sode e vogliose, dapprima a fatica, poi con più energia; un po’ di dolore c’è, la strada è ancora stretta ed asciutta, ma la via è tracciata, inesorabilmente tracciata. Comincia così lo stantuffamento, mi piacciono il ritmo ed il rumore delle palle contro le mie chiappe, mi fanno sentire in preda all’abbandono e al piacere.
Dopo un po’ decido di andare nella stanzetta attigua, per conoscere finalmente l’inculatore misterioso, ma lui dopo pochi minuti di una scopata di buon livello, si stacca e torna ad infilare il cazzo nella botola, ma allora è proprio fissato…
Riprendo i giri di caccia tra i brevi corridoi colorati di rosso cardinale; mi reco davanti all’ingresso della sala cinema, intravedo nel film una suora che, ancora con il velo sulla testa, si fa inculare da un mandingo, mentre succhia un cazzo e geme come una troia. Film già visto, direi..
Sono in piedi davanti all’ingresso del Cinema, circondata da maschi di varia età e soprattutto da guardoni. Ho sollevato la gonna per mostrare il culo e non lasciare eventuali dubbi sulle mie voglie. Vedo gli sguardi vogliosi ed i mezzi sorrisi, vorrei che mi toccassero e mi chiedessero di seguirli nei privè, come si fa con una femmina calda, ma che è pur sempre una signora..
Ed invece accade che, mentre restituisco a mia volta un mezzo sorriso agli astanti, un piccoletto mi piomba alle spalle e mi prende per i fianchi, di sorpresa; in due secondi scarsi mi pianta nel culetto un cazzo che sembra un cotechino…comincia e pistonarmi come un dannato, ma io sono in piedi ed ho in mano la borsetta lucida rossa, sono una signora, che diamine!
Da subito il piccoletto, che non mi arriva alla spalla, mi piazza dei colpi di cazzo così forti che mi piego per permettere ai fianchi di resistere meglio alla sua foga. Mi sta inculando di brutto, la cosa mi piace eccome, ma lì nel corridoio, davanti a tutti, non si fa!! Dapprima mi lascio andare per qualche secondo, perchè mi piace mostrare agli altri quanto so essere troia, mi piace far capire fino a dove può arrivare la mia sfacciata voglia di cazzo, ma poi ritorno in me stessa e decido che così è troppo per una signora come me. Prendo per mano il ragazzo birbante, il cazzone-cotechino così si sfila dal mio culo con un rumore tipo “sguisschh...”, che ricorda i fotoromanzi porno di Gabriel Pontello, che circolavano un tempo in caserma.
Ecco che con un sussulto di pudore tiro il piccoletto per il braccio nel più vicino privè, stando peraltro attenta con la coda dell’occhio a che non chiuda la porta dietro di sè, mi piace comunque che vedano la mia troiaggine all’opera, il marketing è sempre la cosa più importante.
Con l’aria di chi è condannato a subire inevitabili sevizie ed anzi ne anticipa coraggiosamente i tempi, appoggio le braccia sul lettino imbottito ed inarco il culo, per mostrare al ragazzo il bersaglio dove deve puntare; lui non si attarda in domande o richieste di chiarimenti e mi pianta il cazzone tra le chiappe, dicendomi chiaramente “prendi, troia! Dai che ti piace!”. In effetti ha proprio indovinato ed ecco che lui riprende ad incularmi con foga, questa volta con affondi più profondi e tempi più stabili. Mi incula con una forza ed una profondità tale da farmi gemere continuamente, non riesco a trattenere gli urletti e gli incitamenti: “Ahh..sì si fottimi tutta, aprimi il culo!!”
Ma il tizio non ha bisogno di incitamenti, spinge come un ossesso ed il suo cazzo mi penetra il culo fino nell’intestino, mi sta letteralmente impalando ed io non posso perdere un attimo di quel trattamento, di quei colpi così energici che ti rendono davvero più appagante la vitaccia, anzi sembrano darle un senso più…profondo!
Continua il piccolo ad arrampicarsi sulle mie chiappe per sfondarmi meglio, mi sento una preda ricercata e preziosa, devo piacergli davvero se mette tutta quell’energia nello scoparmi in continuo! Mi incula così forte che il mio cazzetto comincia a gocciolare, e non si tratta di pipì. Lui mi costringe a mettermi di lato, sul bordo del lettino, mi entra così tra le cosce mezze accavallate mentre io ora riesco a guardarlo in viso e chiudo gli occhi languidamente ad ogni colpo di cazzo più forte degli altri..
Lui mi guarda con aria da duro sciupafemmine e mi dice : “Che troia che sei, ti voglio inculare sempre!”; una bella promessa di fedeltà, che dite? Poi mi ordina di sdraiare la schiena sul lettino, di sollevare il bacino verso di lui e di mettere così le gambe sulle sue spalle. Eseguo il comando, ma non così bene, perché lui mi prende i fianchi mi solleva il culo all’altezza del suo pene. Ma come fa a sollevarmi così facilmente, io peso 92 chili e lui forse 65??
Ricomincia così lo sfondamento di culo, ma stavolta è ancora più profondo , la sua cappella è adesso perpendicolare al mio buco, la spinta è più diretta e quindi mi fa urlare come una matta di dolore e di piacere! Le mie urla ed i miei gemiti continui provocano l’arrivo di varie persone sulla soglia del privè, intravedo mani curiose che si appoggiano agli stipiti, capisco che alcuni si stanno segando furiosamente di fronte al nostro spettacolo. E’ bello essere efficaci e persuasivi come una diva del porno, ti aumenta l’autostima e ti si allarga il culo….
Dopo circa un ‘ora il ragazzo viene, schizzando fiumi di crema calda, non dico dove…decidete voi.
E così, nella calma sopraggiunta dopo le copiose schizzate, riesco a sapere il suo nome ed il numero di cellulare (potrei perdere un toro simile??). Mi dice di essere stato divinamente con me e mi promette di ritornare da me dopo un po’.
In realtà il piccolo cazzuto, che dev'essere un operaio deciso ed energico, avvezzo ai pesi ed alle fatiche, si dà subito da fare con altre trav, usando lo stesso sistema dell’agguato da dietro le spalle. E che posso farci, non è mica mio marito..!
Comunque torna da me altre due volte, dandomi tutta la sua foga erotica selvaggia, ma la terza volta non riesce più a penetrarmi, quattro inculate in un’ora e mezza lasciano il segno anche sui fisici più prestanti.
Decido di fare altri due incontri hard, ma l’effetto non è lo stesso, al confronto questi sembrano due impiegati del sesso, burocrati che mirano ad imboscarsi, nell’apatia delle scartoffie. Decido così di andarmene, la strada del ritorno è lunga e per oggi ho avuto abbastanza cazzo…



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