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Le prime e uniche volte, tanti anni fa


di Membro VIP di Annunci69.it Cicciolina
27.04.2022    |    1.876    |    84 9.9
"La cosa mi fece impazzire, mi sentivo, una ragazza speciale e lui in questo era molto bravo a farmici sentire..."
Finalmente ho la possibilità, di raccontare le mie uniche esperienze, accadute trentasei anni fa. Non mi dimenticherò mai, questa esperienza.
Avevo diciassette anni e mio padre, in estate, mi mandava a lavorare un paio di mesi. Quell'anno andai presso un suo conoscente, il lavoro consisteva nell'andare in giro, a riverniciare finestre e persiane.
Il primo giorno nulla di che, il capo un bell'uomo sui quarant'anni. Mi fece un sacco di domande, ma era comunque, gentile e discreto.
Andammo a Milano, a fare il mio primo lavoro con lui. C'era da finire di carteggiare delle persiane, intanto che lui le verniciava. Questo primo lavoro, era a casa di una sua amica, bella donna ma un po' strana, voce e lineamenti mascolini.
Sulla strada di ritorno, fece un paio di battute, a cui non feci caso...
Ricordo tutto, nei particolari.
L'ultimo giorno, di quel lavoro finito, li vidi darsi un bacio a labbra chiuse salutandosi. Incuriosito dissi, che era strana quella donna e lui mi disse che in realtà, era un uomo. La cosa mi incuriosì di più e iniziai a chiedere, visto che ne avevo già sentito parlare di uomini diventati donna e visto qualche foto, sui giornaletti per adulti.
Mi spiegò alcune cose... In realtà ne ero molto attratto della descrizione, ricordo che mi eccitava. Il capo se ne accorse e mi fece una battuta, sui miei pantaloni un po' gonfi.
Il giorno dopo, iniziammo un nuovo lavoro, non lontano da casa. A pranzo infatti potevo rientrare pranzare a casa mia...
Rientrando nel pomeriggio, c'era la sua auto, ma non c'era nessuno. Probabilmente, sentì suonare e mi chiamò dicendo, sono nell'orto, vieni.
Mi avvicinai ma non vedevo nessuno. C'era una roulotte, nel giardino che usava per le vacanze. Porta spalancata, mi avvicinai chiamando. Vieni sali, mi disse. Una volta salito era sul divanetto, coperto un po' dal tavolino, vieni vieni... aveva delle riviste pornografiche sul tavolino e disse guarda guarda... Incuriosito, guardai... Un po'di battute e mi accorsi che aveva un affare di tutto rispetto, fuori dai pantaloni. Hai visto? Si stava segnando, non dirmi, che non lo hai mai fatto?Timidamente e imbarazzato risposi si.
Vieni prova a toccare. Dissi di no, ma lui mi prese la mano e se la portò, su quell'affare durissimo rugosa e decisamente grosso e più lungo del mio. Feci resistenza, ma era decisamente più forte di me. Teneva la mia mano e gli chiesi di poterla togliere. Dai prova, iniziò a muoverla su e giù... Ogni tanto gemeva, ansimava un po'... Dopo un paio di minuti, tolse la sua, io mi fermai, ma quando tentai di togliere la mano, mi fermò ancora. Dai prova da solo... E iniziò nuovamente a muoverla. Staccò nuovamente la sua e io molto piano continuai. Vedevo che gli faceva piacere e mi diceva, vedi che sei brava. La cosa mi imbarazzava molto e nello stesso tempo, mi faceva piacere sentirmi dire così. Mi chiese di aumentare il ritmo, e aumentai... Anche i suoi respiri, i gemiti aumentavano e aveva questo coso enorme. Non stava tutto nella mia mano.... Quando ad un certo punto, tolse la mia mano e fece da solo, qualche secondo più velocemente e venne copiosamente sul tavolino e sulle riviste e qualche schizzo in giro.... Poi si ripulì e dopo un paio di battute andammo a lavorare.
Inutile dire che, imbarazzato e un po'incuriosito iniziai a fare ancora domande, chiedendo se fosse normale. Non mi era mai capitata una cosa così. Alla fine mi disse, vedrai domani... vieni ancora alla roulotte dopo pranzo.
La cosa si ripeté, il secondo giorno e li mi chiese di essere io ad accelerare fino alla fine. Praticamente mi schizzò pure addosso, involontariamente e la cosa finì con una risata...
Praticamente divenne un abitudine, finché non confessai, che mi sarebbe piaciuto vestirmi da ragazza... Il giorno successivo, mi portò dei vestiti da ragazza, sua nipote credo, era più o meno della mia età. Un vestitino bianco corto, mutandine a fiorellini, calze trasparenti... due fiocchi per i codini, visto che avevo i capelli lunghi e mi fece ammirare allo specchio... Va che bella ragazza saresti, veramente molto bella. Credo diventai rossa e eccitandomi.
I giorni a seguire, praticamente era diventato un rito, e lui chiedeva sempre di più... Mi chiedeva di provare con la bocca, ma avevo paura che non mi piacesse, anche se ammetto che mi attirava. Lui arrivò con il tempo a toccarmi il culetto, che diceva essere uno spettacolo. Piano piano, arrivò fino a infilarci un dito, poi un paio di dita, ogni volta. Fino al giorno che mentre lo segavo da brava, e con un paio di dita nel mio culetto, venni copiosamente anch'io. La cosa mi fece impazzire, mi sentivo, una ragazza speciale e lui in questo era molto bravo a farmici sentire...
Andò avanti fino a fine estate, poi non lo vidi più.
L'anno successivo, mio padre mi mandò altrove, nonostante, lui mi avesse cercato.
Da quella volta, non ho più avuto occasioni, anche se a volte mi sono travestito da sola, di nascosto. Mio padre mi avrebbe ucciso per una cosa così...
Finché non mi rassegnai, a essere un "uomo" per sempre, anche se dentro di me è sempre rimasto il sogno, il desiderio di essere femmina, come quelle volte.
Mi sono pentito, di non aver osato di più... ad assecondare di più quell'uomo la...
Ora, mi capita solo molto raramente, di provare a vestirmi da donna e giocare da sola, poi, devo nascondere sempre tutto, molto attentamente.
Che bei ricordi...
Chissà magari un giorno.

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