Gay & Bisex
IL MIO PRIMO POMPINO
di Cicciolina
03.08.2024 |
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"Mi piacevano i suoi modi di fare, il suo modo di maneggiare il pesce, di guardare le persone, di guardare e parlare con le donne, o di fumarsi una sigaretta..."
Racconto di fantasia, per quanto riguarda il pompino... anche se i personaggi e le altre cose, sono accadute realmente. Ero un ragazzino di 17 anni. Inizio estate 1988. Adoravo le ragazze, ma non nel senso, che ero attratto da loro, ma le invidiavo e adoravo letteralmente, i loro modi di fare, di dire le cose, la loro fisionomia, i fianchi, il loro culetto, le tettine, i capelli lunghi, i loro lineamenti... alcune di loro, per i tempi erano anche abbastanza troiette, smaliziate e soprattutto, le invidiavo molto per tutto questo.
Non le invidiavo per i ragazzi che le ronzavavano intorno, con le mani, sempre dappertutto, anche se in parte si.
A me piacevano gli uomini, magari maturi, sopra i quarant'anni anche cinquantenni o più maturi ancora.
In particolare, mi piaceva da morire, il papà di un mio compagno di scuola, i quali, avevano una pescheria. Lui, fisico possente, leggermente brizzolato, con un pò di pancia. Mi piacevano i suoi modi di fare, il suo modo di maneggiare il pesce, di guardare le persone, di guardare e parlare con le donne, o di fumarsi una sigaretta. Avrei voluto mi toccasse il culetto, o le tettine, così come facevano i miei compagni con le amiche. Sognavo.
Meno male, che nessuno, aveva mai sospettato nulla di me, a quei tempi, era facile essere denigrato, emarginato o umiliato per queste mie tendenze.
Quando rimanevo sola a casa, non mi segavo, come i miei compagni. Appena potevo, mi travestivo da ragazzina, prendendo i vestitini e biancheria intima, di mia sorella maggiore, o di mamma, anche se non mi travestivo sempre.
Mi veniva naturale, sditalinarmi il culetto, le prime volte, solo con le dita, poi con oggetti, tipo manici di spazzole, cacciaviti, o qualche verdura a forma fallica, mai di grosse dimensioni. Lo facevo a pancia sotto, con il culetto leggermente sollevato dal cuscino, che sfregando con la mia pisellina, mi faceva venire, imbrattando sempre, qualche asciugamano, che mi affrettavo poi, a mettere in lavatrice di nascosto.
Il mio primo orgasmo anale, lo raggiusi con un salame, piccolo, credo di 4 centimetri di diametro, ma piuttosto lungo. Come lubrificante usavo il burro o olio, con i preservativi, che rubavo dal comodino di papà.
Facevo già, la pipì seduta come le ragazzine a quei tempi e sempre il bidet, perché adoravo, sfregare le dita sul buchino.
Un giorno, facendo un giro in bici, passai a trovare il mio compagno, con la speranza di vedere, anche suo padre. Mi eccitava da morire mentalmente, l'idea di vederlo. Provai a suonare il campanello, visto che il negozio era ancora chiuso, ma non rispondeva nessuno, quando sentii chiamare dal cortile
"chi è?"
"Avete bisogno?"
No, risposi, sono un compagno di G.
Lo cercavo, ma vedo che non c'è, dissi.
"Vieni, entra pure dal cancello grande in cortile".
Entrai, posando la bici al muretto e mi avviai al magazzino aperto, da cui giungeva la voce.
"È andato via con i suoi genitori, oggi è lunedì, il negozio è chiuso".
Vidi un uomo sui 50, forse di più, ancora più grande e grosso del papà di G, brizzolato anche lui e praticamente quasi identico, al padre del mio compagno, in viso.
"Ciao sono lo zio di G."
disse.
Mi brillavano gli occhi, ed ero praticamente impietrita.
Indossava, un grembiule bianco e sembrava stesse pulendo, le cose del negozio, quando notai subito una protuberanza sul grembiule. Il mio sguardo, si posò subito fisso lì, su quella protuberanza e lui che mi guardava. Mi chiese:
"ti piace?"
Imbarazzato risposi cosa?
"Il cazzo?"
"Vedo che ti sei imbambolato a guardare"
Non perse un attimo e lo prese, facendolo uscire dal grembiule.
Ancora più impressionato, dalle dimensioni di quell'arnese, sia per lunghezza che diametro... completamente scappellato e lucido. "Vieni"
mi disse,
"tocca pure, non aver paura, mica ti mangio"
Iniziò ad avvicinarsi lui, mi prese la mano e la poggiò su quel magnifico cazzo...
"tocca pure, saprai bene come si fa".
Timidamente, iniziai a segarlo, piano piano.
Non credevo ai miei occhi e al calore che emanava, quell'arnese nella mia mano piccola, "è un pò asciutto" disse, mi fermò e ci fece colare, la sua saliva.
Era decisamente ancora meglio, sentire la mia mano scivolare sopra fino alla cappella... credevo di sognare. E subito, si sedette, mi invitò a inginocchiarmi, mi mise una mano sul capo e la spinse, fino a raggiungere pochi millimetri da quel cazzo stupendo...
"prova ad aprire la bocca, vedrai che ti piacerà"
Sapevo cosa intendeva, lo avevo visto sui giornaletti porno, dei miei compagni. Iniziai a leccarlo come un gelato, fu una sensazione strana, stupenda... mi rendevo conto che non era solo, un sogno stupendo ma era una cosa, che avevo sempre desiderato, provare ad essere usata oralmente, da un uomo maturo.
Iniziai e pochi istanti dopo, a cercai di farlo entrare tutto, nella mia bocca. Mi eccitava da morire e sentivo la mia pisella, sfregare leggermente sulla sua gamba. La sola cappella, era davvero grande, e faticai non poco, a farla entrare tutta... mi spinse un pò di volte più giù, provocandomi leggeri colpi di vomito, ma non smisi... era troppo, buono quel sapore, che poi scoprii essere precum, lo guardai in viso mentre lo succhiavo, lo vidi godere e dire
"siii... brava, sei proprio una bella troietta... mmm non smettere". Sentirmi dire così, mi mandò alle stelle, e pochi istanti dopo, iniziai a mugugnare e a venire copiosamente, nelle mutandine e pantaloncini. Anche lui, dopo non poco spompinaggio, inizio a mugugnare più vistosamente, lo vedevo guardarmi e alzare gli occhi... sentivo quell'arnese diventare ancora più turgido e sembrava quasi pulsare, fino a riversare sborra, non so quanta, di questa sua crema, nella mia bocca e in parte intorno alla bocca. Fu stupendo, non credevo fosse così calda, buona, un sapore dolceamaro... direi divino.
Si tirò su, si ricompose un attimo e andò a prendere qualcosa, per farmela sputare, ripulire tutto, ma quando arrivò, avevo già ingoiato tutto e mi ero ripulita la bocca con le dita, mi guardò sbalordito e disse,
"ah ti è piaciuta vedo"
mi scappò, un timido sorriso e dissi, tantissimo. Poi mi disse,
"vai pure se vuoi, ti aspetto lunedì prossimo se ti va".
Ci rimasi un pò male, essere mandata via, ma allo stesso tempo, una felicissima troietta per questa mia prima esperienza, sapendo, che avrebbe voluto rivedermi, mi eccitava già... forse nemmeno le mie compagne e amiche, avevano mai provato una cosa così Stupenda.
Tornai a casa felicissima e con quel saporino delizioso che sentivo ancora.
Non facevo altro, che a pensare a quell'immagine di lui che lo fa sbucare dal grembiule, a tutto quello che è successo in quei momenti... e appena sono riuscita, dovetti sditalinarmi come una ragazzina perversa. Mi sentivo qualche istante in colpa, ma passava praticamente appena ripensavo, a quell'arnese nella mia bocca. Quella settimana, la passai a ripensare continuamente a lui e sditalinarmi più volte, nell'attesa di rivedere quel magnifico cazzo, per fargli al più presto, un'altro pompino... e gustarmi ancora la sua cremina deliziosa, sentirla schizzare e riempirmi la bocca...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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