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La Crociera di Lara.... parte 2


di Lararomano
09.01.2019    |    1.235    |    2 9.5
"Quando aprii gli occhi vidi che si era calato i pantaloni e in mezzo alle gambe un cazzo bellissimo, dalle proporzioni perfette si faceva bello di se..."
La Crociera era iniziata nel migliore dei modi, io e Massimo avevamo già saziato nel nostre voglie e ora avevo bisogno di un cambio, soprattutto del costume che era tutto bagnato dei miei umori. Mi cambiai e uscimmo di nuovo a visitare la nave. Questa volta l’eccitazione stava lasciando spazio alla curiosità. Giravamo i vari pontili per scoprire le varie attrazioni e i servizi a disposizione dei clienti e ci accorgemmo che si trattava veramente di una crociera senza pregiudizi. Diversi uomini e donne giravano liberamente abbracciati e si baciavano come se niente fosse. C’erano anche diverse coppie che si integravano bene nelle varie situazioni, probabilmente si trattava di scambisti, avevo letto che la crociera era aperta a tutti senza alcun pregiudizio. Nel frattempo la nave aveva preso il largo in direzione Barcellona, la prima tappa che avremmo raggiunto l’indomani. Girando per la nave Massimo era attratto soprattutto dai quei servizi tipicamente maschili: la palestra, la piscina, la sala giochi ecc. mentre io da buona femminuccia quale ero in quella situazione mi lascia conquistare da estetista, boutique, centro massaggi ecc. Dopo pranzo decidemmo così di dividerci, ognuno poteva liberamente seguire i suoi svaghi e i suoi interessi, e ci saremmo ritrovati più tardi per organizzarci per la cena. Le mie attenzione furono subito rivolte al servizio di manicure e pedicure. Una delle cose che ho sempre desiderato ma non avevo mai realizzato era avere le unghie da donna smaltate di rosso. Un rosso che mi piaceva definire da vacca, si perché tutte le volte che lo vedevo portato da donne mi facevo chissà quali fantasie erotiche. Decisi che era giunto il momento anche per me di avere delle bellissime e lunghissime unghie rosse smaltate. Dopo aver consultato il parere dell’operatrice decisi di puntare sull’applicazione di unghie finte per le mani mentre per i piedi scelsi un intervento di pedicure e applicazione semplice di smalto. L’operatrice, una gentile ragazza di circa 30 anni, mi fece accomodare su una poltrona in una stanza. C’era già una signora che stava facendo un trattamento simile e che era seguita da un ragazzo molto effemminato di nome Marcos. Passai un paio d’ore piacevoli a parlare con la signora Giulia, la mia compagna di trattamento, una signora sui 50 anni di Roma che era in vacanza con il marito. Sembrava molto interessata dal mio stato pur senza farmi domande particolari sulla mia situazione. Mentre ci facevamo curare le nostre unghie parlavamo tranquillamente di moda sfogliando i vari giornali che avevamo in consultazione e talvolta anche Sara e Marcos, i due estetisti, dicevano la loro dandoci i loro consigli. Pian piano vedevo le mie mani e i miei piedi diventare sempre più belli. Mi sentivo ancora più donna. Il risultato fu splendido soprattutto quando infilai i sabot. Vedere le unghie dei piedi smaltate di rosso mi faceva sentire donna e zoccola. Finii il trattamento più o meno nello stesso momento della signora Giulia e insieme uscimmo dal negozio di manicure.

Giulia mi disse: “Sai Lara che con le unghie smaltate stai molto bene, sei ancora più femminile e penso che ti donino molto”

Ringrazia Giulia per il complimento, e non mi sembrava vero di aver trovato una donna come amica con cui condividere i vari momenti femminili di quella vacanza.

“Ora che fai?” mi chiese la mia nuova amica. Non sapevo ancora bene cosa fare, ero attratta dall’idea di fare un trattamento di bellezza, un massaggio o qualcosa di simile. Giulia mi consigliò di andare a fare un trattamento di scrub per ammorbidire la pelle. Me lo consigliò vivamente dicendo che sarebbe piaciuto anche al mio compagno. Vicino all’estetista c’era un centro massaggi e così presi per buono il suggerimento di Giulia. Ci salutammo dandoci appuntamento per la cena o il dopocena. Entrando nel centro massaggi mi trovai di fronte una ragazza molto carina a cui rivolsi le mie richieste. C’era un trattamento che faceva al caso mio, unico problema la massaggiatrice era attualmente occupata in un trattamento, per cui sarei dovuta tornare tra un paio d’ore. Tuttavia c’era disponibile Philippe, un massaggiatore. Di solito la politica del Centro era donna con donna e uomo con uomo, salvo che il cliente non fosse disponibile farsi trattare anche da un operatore di sesso opposto. Sorrisi di fronte al problema, visto che mi trovavo di fronte ad una confusione di genere creato dal mio stato. Accettai di buon grado di essere messa nelle mani di Philippe. Philippe mi accolse nel suo studio dopo pochi minuti. Era un bel ragazzo moro con pizzetto e capelli corti. Indossava una divisa azzurrina tipo quella degli infermieri con una maglietta a manica corta da cui si intravedevano muscoli non troppo evidenti ma ben scolpiti. Di origini francesi aveva lineamenti marocchini e parlava italiano in modo abbastanza chiaro con quella erre moscia tipica dei francesi. Dopo le presentazioni mi invitò a spogliarmi dietro il separè, indossare il perizoma e stendersi sul lettino. Con un po’ di imbarazzo feci come mi aveva detto. Fortunatamente il perizoma era un po’ più contenitivo dei soliti e così riuscii a nascondere bene il mio clitoride. Un po’ imbarazzata mi piazzai di fianco al lettino in attesa delle istruzioni di Philippe che con il suo accento inconfondibile mi disse: “signora Lara si stenda pure a pancia in su, se vuole può mettere questa salvietta a protezioni delle parti intime” eseguii i suoi ordini e mi sdraiai sul lettino. “ho preparato questo estratto di olio, bucce di arancia e nocciole che andrò a spalmarle su tutto il corpo, poi inizierò a massaggiarla con un guanto particolare per stimolare la circolazione dopo di che le chiederò di fare una doccia e come ultima fase le spalmerò su tutto il corpo un burro di karitè che renderà la sua pelle molto morbida e profumata” Fui ammaliata dalle sue parole e dalla sua spiegazione e mi abbandonai al calore delle sue mani. La prima parte del trattamento non fu particolarmente piacevole ma le mani di Philippe si muovevano dolcemente sul mio corpo e mi facevano sognare. A occhi chiusi fantasticavo su quel bel ragazzo che mi accarezzava su tutto il corpo. Finito la prima parte del trattamento feci una doccia per togliere i residui dello scrub, mi asciugai in un telo e poi mi sdraiai nuovamente sul lettino pronte per Philippe, il quale mi disse: “ora viene la parte bella del trattamento, cercherò di essere molto delicato, se vuole può lasciarsi andare e chiudere gli occhi… se si addormenta la sveglierò io”. Dissi un va bene non troppo convinta, era difficile riuscire ad addormentarsi mentre si viene accarezzati da un bel giovanotto e la cosa mi apparve ancora più impensabile quando senti le mani calde e, questa volta morbide di Philippe sul mio corpo. Sentivo le sue mani spalmare una crema morbida e calda e la mia fantasia iniziò a farsi largo dentro di me. Sarà stato che forse anche Philippe si accorse del mio eccitamento che sentii le sue mani avvicinarsi sempre di più alle mie zone intime. Le sue mani calde ad ogni passaggio si avvicinavano sempre di più al mio clitoride solleticandolo e ciò lo rendeva sempre più sensibile. Philippe mi fece girare e mi consiglio di togliere il tanga per un miglior massaggio delle natiche. Non me lo feci ripetere. Con il clitoride bello arzillo mi stesi a pancia in giù sul lettino. Le mani di Philippe si concentrarono all’interno coscia e alle natiche. Allargai un pochino le gambe per rendere il massaggio più facile ma in verità era proprio un invito a Philippe ad essere più audace nel massaggio. Philippe raccolse l’invito. Le sue mani iniziarono a solleticare il mio culetto e dopo un paio di passaggi veloci si concentrarono sul buchetto della mia figa anale. Ero eccitata e le sue mani ben oliate. Il primo dito entrò velocemente dentro di me facendomi sussultare dal piacere. Entrava e usciva senza fatica, in pratica aveva iniziato a scoparmi con il dito. Io gemevo come una troia in calore sotto i colpi di quel giovanotto. Quando aprii gli occhi vidi che si era calato i pantaloni e in mezzo alle gambe un cazzo bellissimo, dalle proporzioni perfette si faceva bello di se. Philippe venne di fronte a me e mi infilò il suo cazzo in bocca. Era grosso e duro, forse il più grosso che avevo preso fino ad allora. Mi spingeva forte in gola fino a togliermi il fiato. Ogni tanto mi lasciava respirare tirandolo fuori e in quelle occasioni lo leccavo con avidità e una voglia incredibile. “ma che bella troietta che sei Lara, lecchi benissimo lo sai?… secondo me vuoi anche essere scopata, vero?” avevo quel bellissimo cazzo in bocca e non potevo rispondere ma i miei mugolii erano chiari. Passo dalla parte opposta del lettino, mi fece girare e mi tiro verso di se. Ero sdraiata a pancia in su con le gambe aperte. Philippe punto il suo arnese sul mio buchetto e con una piccola spinta entro dentro di me. Lasciai uscire un piccolo grido, un misto di dolore e di piacere. Sentivo quel bellissimo cazzo entrare e uscire nella mia figa anale con una facilità che mai avrei pensato. Evidentemente Philippe mi aveva oliata per bene e ora se ne approfittava. “scopami Philippe sono la tua troietta, ho sempre desiderato farmi scopare così, ti prego non smettere…. Fammi tua… voglio prenderlo tutto….” Ero in preda ad un piacere immenso e anche Philippe era particolarmente eccitato. Lo sentivo spingere con un ritmo sempre più intenso e capivo che era vicino a venire. Con un movimento ripidissimo usci dalla mia figa, saltò sul lettino e mi venne in faccia. Il mio viso era coperto della suo sperma. Ero inondata, non ero mai stata scopata con una tale foga e nemmeno ero mai stata così inondata di piacere. Erano passate solo poche ore dall’inizio della crociere e avevo già fatto sesso due volte, non male come inizio. Philippe finita la carica erotica mi aiutò a ripulirmi dolcemente e mi chiese se ero rimasta soddisfatta del trattamento. La mia pelle era morbidissima, come non potevo essere soddisfatta? Lo salutai e mi ripromisi di tornare a trovarlo nei giorni futuri. Ciò non accadde, non perché non ne avessi voglia ma perché le mie avventure erotiche su quella nave erano solo all’inizio e tante altre occasioni mi hanno allietato durante quella bellissima vacanza…. Continua…
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