trans
Il ricatto I

11.01.2017 |
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"Non so come ci sia finita in questa situazione, se dovessi raccontarla non saprei da dove iniziare, forse la cosa migliore è iniziare da quando mi sono..."
"Forza Sara! non fermarti! Vai finchè non vieni dentro di me!" Marco mi implora di andare sempre più forte e veloce ma io non ce la faccio più, è la prima volta che lo prende ed è già affamato di cazzo come una vera troia. "Vengo Marco! Non ce la faccio più!" Gli do gli ultimi due colpi e poi lascio che il mio sperma esca copiosamente. Non so come ci sia finita in questa situazione, se dovessi raccontarla non saprei da dove iniziare, forse la cosa migliore è iniziare da quando mi sono trasferita a Torino per l' università. Finito il liceo mi sono trasferita dal mio paese della Liguria a Torino per frequentare l' università, i miei facoltosi genitori hanno voluto che frequentassi la facoltà di giurisprudenza lì, io dal canto mio ero molto felice perchè avrei potuto finalmente liberare la mia natura di travestita senza più la paura di essere scoperta, nascosti nelle valige avevo sistemato il mio gaurdaroba femminile, composto da vestiti di ogni genere dalla lingerie ai leggins, parrucche e anche qualche sex toy, accumulato negli anni via internet con i soldi di famiglia stando attenta a non farmi scoprire. Da "Sara" avevo già avuto qualche incontro fugace e veloce in Liguria organizzati su dei siti internet e non ero più vergine nè davanti nè dietro ma Torino i miei incontri sarebbero stati decisamente diversi e più appaganti con la casa tutta per me. Appena arrivata nel mio nuovo appartamento salutai i miei genitori che mi avevano accompagnata e poi cercai qualcuno con cui inaugurare casa in bellezza; scopai con un uomo per due ore quella sera. Passai un anno così cercando uomini, trav e trans sui siti per incontri e poi me li scopavo nel mio appartamento, iniziai anche a indossare mutandine e calze sotto i miei vestiti da maschio e alcune volte anche dei jeans da donna molto simili a quelli maschili, fino a che un giorno dopo lezione mi si avvicinò un tizio che non conoscevo mi si avvicinò mentre rimettevo nello zaino le mie cose e mi disse: "Tu ti chiami Sara non è vero?" Di primo impatto rimasi turbata poi ripresi freddezza e gli dissi: "no non mi chiamo così, io poi sono un maschio non mi vedi?" "Infatti tu sei un travestito e il tuo nome sui siti è SaraXtrav (nota: nome inventato qualsiasi riferimento è casuale)" un brivido mi corse sulla schiena e ammutolii poi lui continuò "Io sono Mark20cm (altro nome inventato) e ho notato il tuo profilo da tempo ma solo un paio di settimane fa mi sono accorto che Sara era molto vicina a me, ho anche notato gli indumenti femminili che indossi, ho fatto 2+2 confrontandoti con le tue foto e ti ho scoperta" "e adesso che lo sai- risposi io- cosa vuoi da me?" "Io ti voglio" "E non potevi semplicemente mandarmi un messaggio sul sito?" "Non hai capito niente, io ti voglio solo per me" " io non lascio l'esclusiva a nessuno e se non hai altro da dirmi ti saluto" mi girai ma poi venni trattenuta dalle sue parole "Non vogliamo, vero, che tutti i tuoi video e le tue foto che ha pubblicato sui siti diventino di dominio pubblico o sbaglio?" "Questo è un ricatto" "No un accordo, adesso portami a casa tua" "E se ti denunciassi?" "Non cambierebbe il fatto che tu dovresti rendere pubblico tutto quello che fai in privato". Ricattata e arrabbiata in silenzio lo accompagnai a casa mia e mentre camminavamo con voce dolce volta a farlo desistere gli dissi: "Vuoi usarmi come tua schiava?" "Non fare quella voce con me che tanto non funziona e poi non mi piacciono i rapporti di dominanza" fu un sollievo per me, la mia unica esperienza da schiava era stata terribile. Arrivammo a casa e lui fece un paio di complimenti di consuetudine poi mi mandò a cambiarmi. Mi misi un perizoma fucsia sotto insieme a delle calze a rete sostenute da un reggicalze di pizzo nero, il tutto velato da un babydoll di raso, non mi truccai ma mi misi una parrucca bionda a caschetto. Tornai in soggiorno e lo trovai nudo e lui mi disse: "Sara sei molto meglio che in foto, adesso vieni lui è pronto per la tua bocca" iniziai a spompinarlo senza troppa voglia poi lui visibilmente scocciato mi prese per la testa e pensai che voleva iniziare a scoparmi la bocca e invece mi baciò appassionatamente con la lingua e poi mi disse: "so che non vuoi ma se te lo fai andar bene vedrai che non riuscirai a smettere fra un po'". Mi lasciò decisamente stupita e le mie guance arrossirono, non avevo idea di quello che mi stava succedendo e ripresi il suo cazzo in bocca e lo iniziai a spompinare dolcemente, non velocemente o facendomi penetrare la gola ma con dolcezza, assaporando ogni suo centimetro con le labbra e massaggiandoglielo con la linguae spesso utilizzando le labbra e la lingua insieme sulla sua cappella, inizia a sentirlo pulsare e quindi iniziai ad aumentare il ritmo e gli palpai i testicoli e alla fine mi venne in bocca mentre io continuavo a leccarglielo e a spompinarlo anche mentre veniva poi uscì e mi mise un dito sulle mie labbra e mi disse: "aspetta non ingoiare ancora" e mi baciò sempre dolcemente con la lingua e assaporavamo entrambi il sapore del suo sperma. Poi tirò fuori la lingua e potei ingoiare tutto, lui intanto si rivestì e disse: "È la prima volta che qualcuno mi spompina in questo modo, sei molto brava Sara adesso devo andare, ci vediamo domani a lezione" "S-sì ciao" fu l' unica cosa che riuscii a balbettare.Fine prima parte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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