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Il Resort pt01 - Il ragazzo della manutenzion
di LaSasy
24.07.2024 |
627 |
7
"Anche se adesso un pochino mi dispiace per quella ragazza che prese gli obiettivi la mattina dopo..."
Per un periodo ho lavorato in un resort come fotografa interna, in uno di quei resort di lusso a 5 stelle nel sud Sardegna. Quando arrivai il resort era appena aperto ufficialmente, erano i primi di maggio, non era ancora caldissimo e l'aria secca del mare mi stava già facendo bene. Nella mia stanza ero sola, stanza che avrei condiviso in futuro con altre ragazze, ma nel mentre ero sola e ammiravo la divisa che avrei portato per tutta l'estate; maglietta bianca, calzoncini rossi.
Essendo appena arrivata non trovai difficoltà ad ambientarmi, in poco tempo avevo già fatto conoscenza con qualcuno e sopratutto avevo adocchiato qualcuno... in quel periodo tengo a precisare che, causa lo squilibrio ormonale, ero sempre in tiro e avevo sempre voglia... insomma un pericolo pubblico!
Due giorni dopo lo staff era ancora misero e i visitatori si contavano sulle dita di una mano, ma quel giorno era dannatamente caldo e il climatizzatore non funzionava, chiamai la manutenzione e nel giro di dieci minuti venne un ragazzo a bussare alla mia porta;
"Sono il ragazzo della manutenzione, sono qui per il climatizzatore"
"Vieni tranquillo"
Ovviamente io senza vergogna, maglietta larga che arrivava a metà coscia, mutandine rosa che si intravedevano oltre la maglia bianca e rigorosamente senza reggiseno, anche se a quel tempo la misura era ancora piccola rispetto ora.
Comunque lo vidi, aveva dei lineamenti leggeri quasi femminili, magrolino ma soprattutto un sederino niente male, lo guardai entrare come un leone guarda un cosciotto di zebra.
"Il climatizzatore credo sia in blocco, non so come fare"
Mi fece un cenno imbarazzato, anche se a me non importava di vedeva bene che ero a seno scoperto sotto ma mi piace pensare che in quel momento era imbarazzato per ben altro.
In breve tempo il climatizzatore tornò a funzionare, lo ringrazai a dovere e poi aggiunsi;
"Dopo io pranzo in giardino, se vuoi ci vediamo lì"
Mi aspettavo un rifiuto, ma rimasi piacevolmente sorpresa quando mi disse :
"ho la pausa alle 12:45, se ti va bene"
"Perfetto"
Non aspettavo altro, ma solo quando era uscito dalla stanza mi accorsi che la mia erezione non era più contenuta e metà del mio pene era già fuori che pulsava.
Mi misi dei pantaloncini rosa acceso con banda bianca e una canotta di Eevee con la sua evoluzione Sylveon, rosa e bianca (Si sono una fan pokemon), infradito bianche.
Mi recai nel cortile interno del resort, era un posto tranquillo e in quel periodo non c'era ancora il via vai dello staff che ci sarebbe stato da Giugno, questo lo rendeva il posto perfetto per stare un pochino isolati lontani da occhi indiscreti. Finalmente arrivò anche lui, prese posto nella panchina davanti a me e dopo un saluto iniziammo a mangiare e a parlare del più e del meno. Ma alla fine annebbiata dalla voglia gli feci cenno di fare un attimo silenzio e dal lato dei pantaloncini feci uscire il mio pene che oramai a fatica riuscivo a trattenere da com'era duro, all'inizio sobbalzó misto tra lo spavento e la curiosità e questa cosa mi eccitava di più, con un gesto rapido mi misi accanto a lui e prendendogli la mano, che in quel momento sentivo che era in mio potere, glielo feci toccare;
"Beh tranquillo gli piaci senti"
Fece un gesto con la testa come per annuire, lo feci scivolare fino a fargli sentire le mie palle che in quel momento erano piene pronte a esplodere.
"Scusa un attimo ..."
Gli dissi mentre spostai il mio pene dal lato a sopra, così era più comodo e iniziai a segarmi mentre lui ancora teneva la mano sotto e sentivo che mi palapava i testicoli curioso e eccitato.
Mi era bastato quello per venire copiosamente e bagnarmi tutta la maglietta e i pantaloncini.
"Dopo ti aspetto al magazzino dell'attrezzatura fotografica, verso le 16:30"
Non stetti neanche a sentire cosa poteva rispondere, oramai era mio.
Dopo una breve doccia e un cambio attesi l'ora dell'appuntamento, passai la scheda e entrai nel magazzino per vedere gli obbiettivi da usare per l'indomani, ma il motivo scatenante era quel ragazzo. Detto fatto! Dopo poco l'ora prestabilita lui si fece vivo, mi avvicinai e con un po' di modi rudi lo misi a sedere sopra una delle casse, lo tirai fuori e praticamente lo avevo sbattuto sulle sue labbra, sembrava restio all'idea, ma dopo due carezze dissi in modo rassicurante:
"Tranquillo non c'è niente di male, non ti verrò in bocca stai sereno"
Avevo sentito che aveva perso la rigidità ma vedevo benissimo che era la prima esperienza, forse non la prima ma un novizio... e questo mi faceva ancora più impazzire!
Iniziai a tenerlo per le guance e guidarlo avanti e indietro delicatamente, sentivo la mia cappella scorrere sopra la sua lingua e dopo dovetti staccarmi, dopotutto gli avevo promesso che non gli avrei fatto ingoiare.
"Mi fai impazzire"
Lo alzai e dopo aver limonato un bel po' lo misi sdraiato a pancia sú, gli tolsi i pantaloni e le mutande e lì vidi che oltre a una boccucia rosea era anche minidotato, era perfetto, il suo pene eretto non era lungo nemmeno quanto il mio indice, oramai avevo perso la testa, sentivo che il controllo sul mio corpo se ne era andato.
Presi un pochina di crema delicata per mani e la spalmai wul suo buchetto e piano piano inserivo il mio dito per prepararlo.
"Mi farà male?"
Mi chiese con uno sguardo che cercava conforto
"Andrà tutto bene"
Iniziai a entrare e uscire, lui si mordeva la maglietta per non urlare o gemere troppo forte, io ero più abituata al silenzio ma i colpi si potevano sentire.
Andavo sempre più veloce e a fondo, sentivo scorrere dentro di lui con una leggerezza e piacevolmente stretto. Dopo qualche minuto senza che lo toccassi o che lui si masturbava iniziò a schizzare, si era sporcato tutto e faveva attenzione a non sporcarsi la maglietta, era tenerissimo ed era venuto davvero molto.
"Sei come un animaletto"
Lasciai la presa sulle gambe per apposggiarmi di peso con i palmi sul terreno per aumentare la spinta del bacino fino all'ultimo colpo dove rilasciai tutto dentro di lui.
"Sei stato bravissimo"
Lo baciai a lungo fin tanto che il mio pene tornando a riposo non fuoriuscisse da solo lasciando colare gran parte del seme sulla cassa dove eravamo appoggiati.
Dopo essersi rivestiti e grazie a qualche salvietta che avevo anche puliti, siamo usciti da quel posto... anche se adesso un pochino mi dispiace per quella ragazza che prese gli obiettivi la mattina dopo.
Ci siamo continuati a frequentare più volte in seguito, era diventato il mio toy, se lo chiamavo lui veniva subito e per quei giorni era una cosa positiva avevo un modo per occupare il tempo libero prima dell'alta stagione.
Le avventure al resort non sono finite qua, ne ho combinate abbastanza e piano piano cercherò di scriverle tutte
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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