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Mia moglie con il ragazzo


di Hawk35
29.06.2021    |    1.089    |    0 9.0
"“Io vado di là, che sono già in ritardo..."
Racconto preso da internet

Erano state alcune frasi dette da un’amica di mia moglie a mettermi la pulce nell’orecchio.
Perché Giorgio, il figlio di una sua amica, veniva spesso a casa nostra quando io ero al lavoro?

Ho una moglie di 42 anni, con un corpo molto ben tenuto. Il suo seno è ancora bello sodo e questo fa apprezzare ancora di più le sue dimensioni. Le piace provocare e fa di tutto per metterlo in mostra. Le piace anche indossare abiti aderenti così che il suo culo possa essere ammirato. L’ho sempre assecondata in questo. Mi piace quando gli uomini si girano a guardarla o tentano di attirare la sua attenzione. A volte, specie se andiamo in certi posti dove può mostrarsi facendo finta di non farlo, esce senza mutandine e poi sbadatamente fa intravvedere la sua figa depilata. Questo ci eccita moltissimo.

Non mi ci volle molto a scoprire che Giorgio, un ragazzo di 19 anni, veniva regolarmente a casa nostra due volte la settimana. Sempre negli stessi giorni e sempre alla stessa ora. E si fermava sempre due ore. Il sospetto era certezza, ormai. Anche perché mia moglie non mi aveva mai raccontato di queste visite. Volevo vederli e un giovedì tornai a casa cinque minuti prima del solito orario di arrivo del ragazzo. Inventai una scusa con mia moglie. Avevo una importante call conference, ma avevo dimenticato i documenti che mi servivano nel computer di casa. Mi sarei chiuso in studio e, per favore, non mi disturbasse. La tirai un po’ a lungo così che lei non potesse avvisare Giorgio. Fu lei a dirmi che sarebbe passato il figlio della su amica Chicca per prendere una cosa da portare a sua madre. E il campanello squillò. “Io vado di là, che sono già in ritardo. Salutamelo.” E mi chiusi nello studio. Non poteva immaginare mia moglie che da lì ero in grado di vedere e sentire cosa accadeva nella sala che fa anche da ingresso al nostro appartamento. Feci finta di non aver visto come era vestita. Una specie si lunga canottiera da mare. Grazie alle lunghe spalline il seno si intravvedeva bene e certamente non portava la mutandine.
Lei andò ad aprire e fece con l’indice il segno del silenzio. “Ciao Giorgio. Sei puntualissimo. Mio marito è di là nello studio che lavora. Vieni qui a sederti sul divano.” La faccia del ragazzo era tra lo stupito e l’impaurito. Si sedettero accanto, ma un po’ distanziati. “Mio marito è appena tornato a casa per un imprevisto. E’ nel suo studio preso da una call.” Lui fece una faccia un po’ strana e a voce bassa commentò “Che peccato! Meno male però che è già arrivato.” Mia moglie gli si accostò e sorridendo: “Ci avrebbe trovato in camera da letto. Io ero già pronta per te.” Lui allungò una mano sulla coscia di lei e risalì fino a spingersi sotto il vestito. “Sì, eri già pronta, senza mutandine. Ne avevi proprio voglia, eh?” Lei gli fece l’occhiolino e disse: “Togli la mano, è troppo pericoloso.” Il ragazzo non lo fece, anzi mise un braccio sul collo di mia moglie e infilò l’altra mano sotto il prendisole a stringerle una tetta. “E’ troppo pericoloso” ribadì mia moglie. Il ragazzo aveva iniziato a masturbarla. “Ti accarezzo solo un attimo. Vedrai che non succede nulla.” Mia moglie lo lasciò fare. Si vedeva che era contenta di lasciarlo fare. “Vedi, porcellona, che ti piace.” Le morsicò dolcemente il collo e poi con la lingua le leccò un orecchio. Mia moglie aveva allargato le gambe e potevo vedere la mano di lui che la masturbava velocemente. Ci volle poco a farla venire.

“Avrei voglia di farti venire anche io.” Mia moglie aveva preso ad accarezzarlo fra le gambe. “E’ pericoloso, ma ne ho troppo voglia.” E mia moglie gli sbottonò i pantaloni e gli fece uscire il cazzo proprio in tiro. Prese a masturbarlo, poi si chinò e, dopo avergli lavorato la punta con la lingua, se lo fece scivolare tra le labbra. Era un pompino veloce. Si vedeva che voleva farlo venire in fretta. Lui chiuse gli occhi e le fece fare quello doveva fare. Non ci mise molto mia moglie a farlo venire nella sua bocca. Poi glielo leccò tutto. In fretta, poi, si ricomposero.

Lui “Hai visto che tuo marito non si è accorto di nulla?”
Lei sorrise “Mi dispiace, Giorgio, che abbiamo dovuto fare tutto in fretta.”
Lui infilò di nuovo la mano sotto il prendisole di mia moglie. “La prossima volta te la lecco tutta prima di riempirtela.”
Lei lo accarezzò fra le gambe. “La prossima volta me lo metti dappertutto.”
Lui sorrise. “Lo vuoi anche nel culo, vero? Ti piace quando te lo sfondo.”
Lei “Assolutamente sì. Mi piace un casino.”
Lui ridendo “Comunque se il cornutone è in casa, a me va bene anche solo un pompino.”
Lei “Sì, ma mi piace farli per bene. E’ vero che sono brava a succhiarlo?.”
Lui fa cenno di sì con la testa. “Per oggi mi accontento. Quando ci rivediamo?”
Lei “Domani mattina lui ha un impegno fuori città.”
Lui “Domani mattina gli crescono un bel po’ le corna.”
Ridono e mia moglie gli dice che è ora che vada. Lo accompagna alla porta. Lui la saluta infilando di nuovo la mano sotto il prendisole e accarezzandole la figa.

Guardare mia moglie che spompinava il ragazzo mi ha eccitato. Devo trovare il modo di vederla quando lui tornerà. Adesso è questo il mio chiodo fisso.
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