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Prime Esperienze

La prima volta a 3 di Tiziana


di Hawk35
16.04.2022    |    1.066    |    0 8.0
"Mi dimentico completamente del cazzo che ho in figa e mi concentro solo su quello che mi sta entrando dietro, cerco di rilassare i muscoli per facilitare..."


Ciao a tutti, sono Tiziana, felicemente sposata con un porco che una volta esaurito tutto quello che poteva fare da solo sul mio corpo, ha cominciato a guardare siti porno per trovare alternative e, alla fine è arrivato alla conclusione che mi dovevo fare scopare anche da un altro mentre mi scopava lui.
Ora, devo dire che io non sono certo una santa, ma le mie tradizioni religiose mi hanno sempre fatto fare l’amore tre le mie quattro mura e questo pensiero mi ha sempre bloccato.
Mio marito mi ha fatto il lavaggio del cervello ed è riuscito a convincermi che, in tre, faremo sesso, non l’amore.
Io non credo che le due cose si possano scindere, ma amo troppo mio marito e alla fine ho deciso di accettare, l’unica condizione che ho posto è che, se non mi piace, posso rifiutarmi.
Così, eccomi qui, in questa camera d’albergo, con mio marito con la lingua tra le mie cosce e io che tremo, aspettando di vedere aprire la porta del bagno dove un ragazzo sconosciuto,conosciuto su un sito di incontri di circa 30 anni, è andato a sistemarsi.
Per farmi la festa.
Cerco di concentrarmi su quello che mi sta facendo Paolo (mio marito), ma non riesco a distogliere lo sguardo da quella porta; quando lo vedo uscire con il suo cazzo già duro, faccio le debite analogie, subito noto che il giovane ha un uccello più grosso, direi forse più tozzo, come lunghezza sono simili e, quindi, dovrò subire l’attacco di due cazzi sui 20 centimetri.
Non riesco a distogliere lo sguardo da quel fisico, analizzo le sue curve e i suoi muscoli, devo dire che Paolo ha scelto un bel maschio per la mia prima esperienza a tre: questo, psicologicamente, mi tranquillizza, mentre il pensiero di essere scopata e sodomizzata nello stesso tempo mi da i brividi.
La lingua di Paolo comincia a fare i suoi effetti, sento il piacere crescere mentre il ragazzo si avvicina, mi fa alzare la testa e, subito dopo, mi fa sentire l’odore del suo uccello.
La mia bocca si allarga per accoglierlo ed io comincio il mio primo pompino extraconiugale autorizzato.
Sento le sue vene pulsare sotto le carezze della mia lingua, lui mi tasta le tette e ci mette un bell’impegno; vedo le sue anche spingere il suo membro nella mia bocca come se fosse una figa, entra sino a farmi mancare il respiro, io cerco di seguire i suoi ritmi, ma mi trovo in difficoltà: si spinge troppo dentro la bocca, vorrei dirglielo, ma proprio in quel momento il suo sperma caldo si sparge dentro di me; con la mano mi tiene la nuca e mi fa capire che gli piace se lo bevo, io non sono molto d’accordo, ma non riesco a respirare e allora lo succhio e lo bevo, aspetto che si afflosci per dirgli che deve darsi una calmata se vuole continuare a scopare con me invece, con mia sorpresa, lui tira fuori il cazzo ancora duro e teso, dice a mio marito di spostarsi e poi, prendendomi le gambe, se le mette sulla schiena e me lo mette dentro.
Porco giuda che botta, è entrato sino in fondo facendo sbattere le palle contro il mio inguine e mi ha lasciata senza fiato, solo adesso comincio a riprendermi, lo guardo mentre mi scopa guardandomi negli occhi e capisco che gli piaccio; vedo la sua passione proprio mentre mio marito si mette tra me e lui e, prendendo il posto dello sconosciuto, me lo mette tra le labbra.
Sono tutta concentrata sulle sensazioni che provo con quello stallone di prima scelta, tutti i miei muscoli vaginali sono sotto pressione, nel breve tempo di un minuto urlo il mio piacere sul cazzo di Paolo; mi sento tutta sconquassata, ma devo dire che quello ci sa fare o, perlomeno, si fa sentire bene, mi sta aprendo come una cozza e dopo molto tempo sento un certo bruciore alle pareti vaginali; non ho il coraggio di pensare a cosa mi farà quando vorrà mettermelo nel culo.
Io con Paolo lo faccio molte volte, ma sempre con cautela; intanto, sento la sborra di mio marito mischiarsi a quella di prima e anche questa volta devo ingoiare tutto, conoscendo i gusti di Paolo.
Sento le carezze sul mio corpo mentre lo stallone continua a pomparmi senza ritegno, mi sento godere ancora di più quando un dito entra nel mio culetto e, quando vengo messa in modo che tutti e due possano penetrarmi, capisco che sta arrivando il momento cruciale di quella prima sera.
Mio marito è stranamente più resistente del solito, evidentemente è entrato bene nella parte e gli piace vedere che vengo scopata da un altro con quella foga; infatti, ci mette pochissimo a tornare duro, comincia a baciarmi il sedere e poi il buchino e lì usa anche la lingua.
Immagino che effetto debba fargli stare così vicino ad un altro cazzo, lui che ha sempre detto che gli fanno schifo gli uomini.
‘Ti scoccia se quando è pronta, glielo metto nel culo io?’
Queste parole rivolte a mio marito da parte del ragazzo mi fanno un poco incazzare, trattano il mio corpo come se io non ci fossi, se non fosse per come mi sta facendo godere questo bastardo di sconosciuto sicuramente mi ribellerei, ma tutti i miei sani ragionamenti si perdono sotto quelle sensazioni e così, quando con un cenno d’intesa, mio marito decide di donare il mio culo all’estraneo io, remissiva, mi preparo a sentire la sua carne dura farsi strada in me.
Il ragazzo fa stendere Paolo sul letto, poi mi esce dalla figa e, alzandomi come un fuscello, mi fa fare la smorza candela su mio marito, sadicamente, mi spinge dalle spalle per farmelo entrare tutto.
Il cazzo di Paolo trova strada facile, la mia figa ha subito delle botte intense da parte di quel bastardo per un quarto d’ora ed è bella larga; quello che mi preoccupa è il mio culetto, che è ancora bello stretto.
Dopo avermi spinto e tenuta dalle spalle, lui mi fa piegare verso mio marito e mi fa mettere ben prona, la mia bocca arriva all’altezza della bocca di Paolo e in quella posizione il mio sedere si alza inevitabilmente: sento le mani del ragazzo allargarmi le natiche, capisco cosa vede e rabbrividisco aspettando; mio marito mi bacia e con le mani scende a sua volta sul mio culo e accarezza la mia pelle, in quel momento sento la pressione della cappella sul mio forellino e subito dopo sento una fitta intensa che mi fa capire che è iniziata la sodomia.
Mi dimentico completamente del cazzo che ho in figa e mi concentro solo su quello che mi sta entrando dietro, cerco di rilassare i muscoli per facilitare l’entrata, ma il mio culo, che di solito è già stretto di suo, con il cazzo davanti è ancora più stretto e questo fa si che la penetrazione anale sia più difficile e per me più dolorosa, vorrei scappare, ma ormai sono stretta tra i loro corpi e le loro mani mi abbracciano forte tenendomi ferma; l’unica cosa che si muove sono i due cazzi.
Dietro mi sento lacerare: come prevedevo il ragazzo ama essere violento, gli piace sentirsi dominatore e non lo manda certo a dire.
Entra deciso, quando vede che fa fatica a sodomizzarmi afferra forte i fianchi e poi, con un colpo secco, mi fa urlare, sento lo sbattere delle palle e capisco che più di quello non può entrare e allora cerco di muovermi per soffrire meno; poi piano, il dolore si attenua, sento i gemiti di piacere dei miei uomini e i miei sospiri che crescono, un caos di parole erotiche e volgari aumenta l’atmosfera erotica e per la prima volta ho un orgasmo da doppia penetrazione.
Non so di chi sia il merito, so che è talmente forte che per 10 secondi mi sembra di svenire, le mie urla di piacere scuotono anche loro e presto sento il caldo fiotto del loro sperma scaldarmi davanti e dietro.
Sono completamente sfinita da quella prima volta e i due corpi che mi fanno da coperta lo sono altrettanto.
In quel letto enorme, in quell’albergo sconosciuto, ho provato per la prima volta quest’esperienza e sicuramente le sensazioni che ho ricevuto sono altamente positive; se, come penso, anche Paolo è rimasto soddisfatto potremo rifarlo, magari questa volta il ragazzo lo cerco perché no, potremmo fare partecipare anche un’altra donna o, addirittura, essere io con tre uomini’
Mentre la mia fantasia vola e i miei buchi tornano pian piano normali, mi addormento fantasticando.
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