tradimenti
La discoteca


26.03.2025 |
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"Beviamo qualcosa poi entriamo in pista..."
Quella coppia mi aveva attratto sin dall'annuncio e poi dai primi scambi di battute con Giuseppe avevo capito che le sue fantasie cuck combaciavano con le mie, che da tempo ormai adoravo giocare in modo più o meno spinto con donne sposate o fidanzateDonne desiderose di provare quel qualcosa in più... dal semplice flirtare a cena con un terzo, sotto lo sguardo del compagno fino al sesso spinto e liberatorio con uno sconosciuto in camera matrimoniale, mentre il marito era costretto a restare in salotto o ad assistere seduto sul pavimento...
Sara era proprio una bella ragazza. Sguardo magnetico, due belle tette e un magnifico culo... le foto erano splendide e facevano risaltare la sua voglia di farsi guardare... di eccitare...
Dopo alcune settimane in cui ci eravamo solo scritti attraverso il sito, il primo incontro lo avevamo fissato in una discoteca del veronese, a metà strada fra Trento e Bergamo.
Io ero arrivato prima, c'era ancora poca gente e me ne stavo al bancone a sorseggiare un drink e ammirare qualche culetto di passaggio.
Poi vi vedo arrivare all'ingresso, dove lasciate le giacche al guardaroba.
I miei occhi mentre vi avvicinate sono solo per lei ovviamente, il desiderio di conoscerla è evidente anche dal bozzo nei miei pantaloni stretti... ma sono certo che Sara apprezza quando ci baciamo e i nostri corpi aderiscono l'uno all'altro.
Ha già avuto modo di vedere il mio membro duro in qualche foto che ci siamo scambiati, ma ora che è tanto vicino la sento indugiare volentieri nell'abbraccio...
Faccio l'occhiolino a Giuseppe, facendogli capire che apprezzo come ha gestito sin qui la situazione.
Sara è vestita esattamente come le ho ordinato. Camicetta sbottonata, reggiseno nero in vista, gonnellino corto ma non troppo, autoreggenti e un bel tacco. L'intimo sono certo che è rimasto in macchina, assecondando i miei desideri.
Comunque a breve controllerò, lei lo sa...
Beviamo qualcosa poi entriamo in pista.
Giuseppe, consapevole del suo ruolo stasera, se ne sta un po’ in disparte e dopo qualche minuto si siede su un divanetto a guardarci.
Ciò che vede sono le mie mani che spesso scendono sul suo sedere, tastandone la consistenza senza ritegno.
Ciò che vede è come si appoggia al mio pacco, strusciandosi piacevolmente, indurendolo nei miei pantaloni...
Ciò che Giuseppe intuisce è la sua fica umida, eccitata, desiderosa di una lingua, di dita che la frugano e ovviamente di un bel cazzo che la scopi a lungo...
Quando il desiderio raggiunge l'apice, il punto di non ritorno... convinco Sara a seguirmi nel bagno degli uomini. E' un po timorosa ma la voglia di sentire quel palo fra le mani dopo tante fantasie prevale.
Giuseppe subito non si accorge che non siamo più in vista, fa il giro completo del locale, prova al bancone, messaggia a Sara senza esito alcuno… nulla....
Poi entra nella zona dei bagni e fa appena in tempo a notarci nel momento in cui entriamo in quello degli uomini.
Sa che deve aspettare, che non deve disturbarci, queste sono le regole che gli ho imposto e che in fondo... lo eccitano...
L'antibagno è ampio. Io e Sara prendiamo tempo davanti agli specchi, giusto il tempo di accertarci che ci sia un attimo di calma.
Intanto non le tolgo le mani di dosso e la mia mano si accerta finalmente che non indossi le mutandine...
La sento bagnata, molto, ma soprattutto calda...
Il suo miele cola sulle mie dita mentre la frugo un po, senza esagerare... potremmo essere notati.
Poi, in un momento di calma, ci infiliamo nell'ultima toilette in fondo alla fila.
Il tempo di avvisare Giuseppe con un messaggio "entra... ultima porta" e le mie mani sono finalmente libere sul corpo di Sara.
Le apro la camicetta, completamente, palpando le sue splendide tette... lei ansima e mi bacia, portando le mani giù, sul mio pacco gonfio...liberandolo... e iniziando a segarlo.
Lo sente sempre più duro fra le dita... so che vorrebbe prenderlo in bocca, me lo ha detto... ma sappiamo di non avere tempo per tutto quello che vorremmo... purtroppo...
La faccio voltare di schiena contro il muro e le sollevo la gonna sulla vita...
Cazzo che culo fantastico, le foto non rendevano affatto... mi diventa di marmo solo a guardarlo...
Il tempo di infilare un preservativo e poi appoggio la cappella laggiù... la faccio sentire a Sara che spinge il culetto indietro, cercando il cazzo... il cazzone che desidera da tempo...
Spingo un po’, basta pochissimo perché è tanto tanto fradicia e seppure stretta lo accoglie... mugolando sommessamente...
Giuseppe è là fuori e sono certo che l'ha sentita, che è consapevole che lo sta cornificando... che quel membro lungo è duro è dentro la fica di sua moglie, che la sta scopando come Sara sognava, come anche lui desiderava...
Io avverto tutto questo da come la sento letteralmente grondare di piacere... il mio amico entra che è un piacere anche se è stretta, tanto è bagnata...
Sara mi chiede di scoparla più forte, vuole farsi sentire da Giuseppe... è tanto infoiata dalla situazione...
Glielo faccio sentire tutto fino in fondo. Lunghi e lenti affondi... mentre sento che si sta toccando... le sue dita sul clitoride...
Ha voglia di godere, chissà da quante ore aspetta questo orgasmo...
Quando arriva si trattiene, ma il suo corpo freme e si scuote...
Affondo gli ultimi colpi poi a malincuore lo faccio uscire... tolgo il preservativo e le vengo sul culo e sulla schiena, macchiando la gonna...
Ci baciamo per qualche minuto, esausti ma con l'adrenalina a mille...
Promettendoci che la prossima volta sarà in un contesto diverso, più adatto per farti godere e per farti... guardare...
Poi esce per tornare da te...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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